2. Cinque Galeoni

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Hermione fissa instancabilmente la busta richiusa che ha tra le mani, mentre il suo cuore batte ancora a mille. Aver ottenuto dieci oltre - la - previsione e un eccezionale le sta dando alla testa, impedendole di muoversi.

E d'improvviso, le torna in mente che l'unico a cui vorrebbe dirlo veramente è Fred: vorrebbe andare da lui, sorridente, mostrandogli di essere stata perfetta come al solito, nonostante le sue istigazioni, i suoi baci e la sua sola presenza.

Ce l'ho fatta, questo vorrebbe dirgli, solo per trovare una scusa per parlargli. Perché di occasioni non ce ne erano ancora state, da quella volta nella Stanza delle Necessità, nemmeno un singolo sguardo. Come da concordato, d'altra parte: conclusosi l'ultimo anno dei gemelli ad Hogwarts, avrebbero smesso di cercarsi, come se non fosse mai successo, perché era una pazzia, un desiderio incontrollato, stupido.

Chiude la busta nel cassetto del suo comodino, sprofondando nel suo letto, imponendo alla sua mente di zittirsi, di non provare minimamente a riempirsi di nuovo di immagini del suo sorriso, dei suoi capelli e di quei suoi occhi magnetici che, ringrazia, non ha ancora visto girare per la Tana da quando è arrivata.


§


"Dovremmo almeno andare a salutare Harry. " sostiene George, chiudendosi la porta dell'appartamento alle spalle, fissando lo sguardo sul gemello, che si sta massaggiando la spalla affaticata dal troppo lavoro.

"Perché, è già arrivato?" si informa, premendo le dita sul muscolo indolenzito.

"Da una settimana, mamma continua a ricordarcelo." gli fa da eco l'altro, scomparendo per un attimo nella cucina, riemergendo poi con un paio di bicchieri d'acqua, "Non possiamo fare finta di non esistere per sempre. "

Fred non comprende quale sia il problema di scomparire e di non farsi vedere mai più: è un modo semplice per non affrontare la vista di Hermione, ma non lo può confessare al gemello, non adesso che si è promesso di dimenticare.

"Ehi, lo sai che ho avuto una relazione segreta con Granger per tutto il quinto anno e non riesco ancora a superare la cosa? Perché so che, se la guardo negli occhi, avrò solo voglia di baciarla ed è per questo che faccio finta che mamma non ci stia scrivendo, che Harry non sia arrivato e che tu, adesso, non mi stia ricordando nulla", pensa, bevendo tutto d'un fiato l'acqua che George gli ha portato poco prima.

"Quando vuoi andare?" si sforza di chiedere, respingendo Hermione nella parte più recondita della mente, dove era stata rinchiusa solo per qualche giorno, dopo la sua partenza da Hogwarts.

"Domani?"


§


Quando Fred e George si smaterializzano nel salotto della Tana, le grida di Ginny informano tutti quanti della loro presenza.

"Mi avreste dovuto avvisare, ma come al solito fate sempre di testa vostra." commenta Molly, incrociando le braccia al petto, non riuscendo a nascondere un sorriso di felicità: avere quasi tutti di nuovo sotto al tetto è un evento straordinario.

Ron è uno dei primi a scendere le scale per accoglierli, portandosi dietro l'articolo in prima pagina del loro negozio, "Ci siete finiti, vi siete visti?" chiede pimpante, mentre anche Ginny lo rilegge per la decima volta, con il cuore pieno di orgoglio.

Harry è il prossimo che arriva, congratulandosi per una cosa che, gli fanno notare, non si sarebbe mai potuto avverare senza il suo aiuto, "Ti siamo ancora debitori." sottolinea George, stroppicciandogli i capelli scuri.

Come un sassolino nella scarpa (Fremione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora