Hermione è una dei primi membri dell'Ordine che tocca terra. Sana e salva, si ricorda di respirare, precipitandosi a controllare che anche Harry sia rimasto in vita e sia illeso. Quando i due finisco di abbracciarsi, Ron li raggiunge con Tonks che, alla vista del marito, tira un sospiro di sollievo, "Sei vivo." gli sussurra, prima di baciarlo lievemente.
Poco dopo anche Fred tocca terra, paralizzandosi alla vista del gemello ferito, sanguinante sul divano. Una scarica di odio comincia a scorrergli nelle vene, accarezzando il braccio di George, ridendo a quella sua stupida battuta.
Hermione, dall'altro lato della stanza, non stacca gli occhi dai due, desiderosa di abbracciare Fred, di dirgli che non è successo nulla, che passa, ma rimane ferma, cancellando l'espressione sofferente sul suo viso.
Il dolore comunque, con il passare dei giorni, si attenua, facendo spazio alla felicità per il matrimonio di Bill e Fleur, accentuata anche dalla ripresa veloce di George. Persino Ginny si abitua ad avere Harry a fianco ancora una volta, comprendendo la sua scelta di intraprendere vie diverse, per non metterla in pericolo. Perciò, alla vigilia della festa, gli animi di tutti fanno pace con i propri tormenti.
"Dov'è George?" chiede Hermione, sollevando gli occhi dalla borsa in cui sta ravanando, osservando Fred sulla porta.
"Sta dormendo." alza le spalle, facendo un passo nella stanza. Lancia uno sguardo alla manciata di libri che Hermione tiene al suo fianco e poi alla piccola pochette nelle sue mani.
Le guance di lei arrossiscono colpevoli, mentre si affretta a far sparire tutto dalla vista di Fred, che alza gli occhi al cielo sorridendo.
"Mi credi davvero così stupido?" le chiede, chiudendosi la porta alle spalle.
"Sarebbe conveniente, a volte." confessa Hermione, passandosi una mano nei capelli, esausta dalla dura giornata. Osserva, mentre il colore del cielo è già tendente al blu, che Ginny non è ancora tornata in camera. Ha deciso di parlare con Harry?
Scaccia questi pensieri dalla testa, concentrandosi sulla figura di Fred, che le è sempre più vicina, troppo vicina.
Le mani di lui accarezzano la sponda del letto con un dito, facendole desiderare di sentirle ancora, come due anni prima, "Cosa ci fai qui?" gli chiede quindi, deglutendo.
Ma non le serve una risposta, lo sa da sola. Sono giorni che si scrutano nell'ombra, desiderosi di assaggiarsi nuovamente. Dopo che George era stato ferito, l'avevano capito. La vita è troppo breve, sfuggevole, crudele, per non divertirsi.
Avevano provato a non cercarsi, tenendosi impegnati con i preparativi per la festa, con scarsi risultati, finendo sempre per scontrarsi con gli occhi, bramosi.
Di fatto nessuna parola sgorga dalla bocca di Fred, che ormai l'ha raggiunta, costringendola ad alzare il volto, per non spezzare il contatto visivo. Le mani di lui cominciano ad accarezzarle l'incavo del collo con gentilezza e lentezza, bruciandola, per risalire poi verso le morbide guance.
Nota come siano più magre di quanto le ricordasse, a differenza delle labbra, che sono rimaste piene. Le bacia piano, prendendo poi un grosso respiro: è vero? Sta succedendo?
Hermione si alza sulle punte, passandogli le dita tra i capelli rossastri, annusando quel profumo di pulito che tanto le era mancato, sentendosi di nuovo viva, presente. Continuano a baciarsi infinite volte, costringendo le loro lingue ad assaporarsi senza sosta, lottando per avere il controllo di quella passione. Fred le passa una mano sulla schiena, per avvicinarla meglio, giocherellando con le ciocche dei capelli che le ricadono sulle spalle, infilando quella ancora libera sotto la maglietta di lei, per accarezzarle il ventre piatto. Hermione, su quelle labbra, sospira, aggrappandosi al collo di lui, premendogli il seno sul maglione. Un maglione che lui si toglie poco dopo, scompigliandosi i capelli già in disordine per colpa delle dita di lei, che adesso solleticano il petto di Fred.
STAI LEGGENDO
Come un sassolino nella scarpa (Fremione)
FanfictionLe tremano le gambe quando Fred le si piazza davanti, durante la ronda. Si fissano per qualche secondo, senza fiato, ma con mille parole da dirsi. Rimangono a studiarsi, illuminati dalla luce dalla luce della luna che entra dalla finestra, nella spe...