Tutto iniziò così...

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È appena passato ottobre. Le foglie cadono colorate, il cielo è grigio e ho una felpa enorme addosso. È decisamente autunno. Sono nel mio terrazzo che osservo il mare, con in mano un libro. Io amo leggere. I libri ti portano in un altra vita , dove sai già che finisce bene. Dove puoi essere chi vuoi, puoi viaggiare in solo un minuto dall'altra parte del mondo. E poi è incredibile come solo poche parole, possano trasmetterti emozioni così grandi. Mentre ero immersa nei miei pensieri, mia madre urlò:
- Alex, è pronta la colazioneeee!- io allora dissi:
- tra due minuti sono sotto!-
Io e lei siamo abituate ad urlare. Sempre.
Comunque io ho un altro fratello, di nome Jace. Ecco, bhe, lui è il più grande ed è "il figlio preferito". Lui ha già un futuro: sarà un calciatore. È bravissimo e lo vedo solo due mesi l'anno, perché è sempre fuori città. Io al contrario, non sono nessuno. Una semplice ragazza che da grande sarà una semplice donna. Insomma niente di che. Ma non vorrei essere così. Io vorrei essere "qualcuno". Si, insomma , importante, come Giovanna d'Arco o Marie Curie che segnarono la storia. Vorrei essere ricordata come qualcuno che ha cambiato il mondo.
Scesi sotto. La mia famiglia aveva già iniziato a mangiare. Mio padre disse: - Buongiorno, Alex. Oggi è il tuo primo giorno di scuola. Come stai!?-
È vero. È il mio primo giorno di scuola E come sto? Non lo so neanche io. Sono soprattutto preoccupata. Risposi dicendo che era tutto okay. Mangiai, presi lo zaino e uscii fuori. Ma non era affatto okay. Adesso che sono al liceo, posso diventare la più popolare della scuola, avere nuovi amici e chissà, innamorarmi. Ma so già che non sarà così. Alle medie ero molto timida e avevo solo pochi amici. Non riuscivo a fare amicizie, perché ero insomma, un po' diversa. Loro, i miei compagni, erano vuoti... Nel senso che erano tutti uguali e non ridevo con loro, non andavamo d'accordo. Ho sempre pensato di avere qualcosa di sbagliato...E perché adesso, in un'altra scuola, dovrebbe cambiare?!?
Mentre camminavo, ho acceso il cellulare e ho preso le cuffiette. Ho messo il volume al massimo cosi, il volume della musica potesse superare il volume dei miei pensieri.
Arrivai a scuola. Feci un sospiro profondo e salii le scale.

Una macchia di colore in questo mondo bianco e nero.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora