3. JHON

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15 Giugno 2010

Mi è dispiaciuto andarmene cosi, e trattarla in quel modo, ma non posso fare altrimenti. Non posso nemmeno uscire in santa pace! Sono circondato, seguito e monitorato.
Ci mancava anche la cameriera del campo, alla lista delle spie. Come se io non le riconosca!

Ho ricevuto il messaggio da Keller in cui mi chiedeva di andare subito in centrale, ed ho improvvisato.
Ma per quel poco che posso sono stato sincero, non le ho mentito riguargo l'arrivo di mio fratello Peter, non ci vediamo da qualche anno e devo raccontargli di quel che mi sta succedendo. Ho bisogno di sfogarmi e avere un parere sincero. Chi può darmelo se non mio fratello? Mi fido solo di lui, perché quello che gli dirò, non dovrà mai saperlo nessuno!

Fermo ad un semaforo decido di mandare un messaggio ad India. Sento il bisogno di chiederle scusa, di non farle del male...e questo va oltre tutto quello che pensavo o immaginavo di provare. Non mi crederanno mai che a furia di seguirla, ascoltare la sua voce, ammirare il suo modo di essere così vera, un po’ sbadata si , ma determinata allo stesso tempo, io mi sia affezionato a lei.
Non voglio farla soffrire e se...alla fine io mi innamorerò di lei?
Chi potrebbe salvarmi da tutto questo?
Forse nessuno.
Alla fine dei conti sarò io a dover rimetterci…e forse anche lei.

~ Scusami se sono andato via così....tu non centri nulla, anzi…avrei preferito stare con te e conoscerti meglio. Il messaggio di mio fratello con una visita a sorpresa,  mi ha preso alla sprovvista. Non sono abituato e preparato ad avere ospiti. Spero capirai India...Non so cosa mi hai fatto ma penso sempre a te. E da qualche parte ho letto che : se sei nei pensieri di qualcuno, sei già in un posto speciale…spero di rivederti presto...un bacio ~
Si, così va bene. Invio, mi accendo una sigaretta e riparto.

Arrivato a Downtown, spengo la sigaretta, la getto nel cestino appena fuori il grande ed alto palazzo del FBI e ci entro, controvoglia.

Il suono di un messaggio ricevuto mi distrae, mentre aspetto il piano giusto in ascensore.
~ No non ti perdono mi dispiace...~ aggrotto la fronte alle sue parole.
E poi subito un altro messaggio:
~ Scherzo! Va bene…capisco, non preoccuparti!  Ti avrei aiutato a prendere qualcosa per casa se me l’avessi detto…anche io penso spesso a te….ma non montarti la testa :P...buona serata…~
Adoro questo suo modo di scherzare, sa sempre come sorprendermi ed ha sempre la battuta pronta.
~ Credevo dicessi sul serio! ;)...ho tutto sotto controllo. Grazie e buona serata anche a te...~
Esco al 30imo piano, invio il messaggio e spengo subito il cellulare mentre vedo Nataly venirmi incontro.

《Chi si fa vedere da queste parti...finalmente...Jhon!》
《Rilassati...non sono certo qui per te! Sono stato costretto a venire...》
《 Ah quindi sei costretto a fare il tuo lavoro? Poverino…Ma non farmi ridere Jhon...non capisco cosa ti stia succedendo ultimamente…non ti presenti a lavoro, non rispondi nemmeno alle mie chiamate…mi meraviglio che sei ancora su questo caso…》
《Evidentemente non ho nulla dirti…e sono appena tornato dalle ferie. Non devo certo dare conto a te di quello che faccio del mio tempo!》 le rispondo  impassibile.
《Ah...ora è cosi?》 Alza il tono della voce avvicinandosi a me.

Il capo Keller compare alle spalle di Nataly come un ombra e la riprende, con la sua solita calma e fermezza.
《Agente Shilou la squadra ha bisogno di sintonia e fiducia,  si dia una calmata…quello che c'è tra voi rimane fuori da queste mura! È chiaro? E lei Agente Parker, mi segua nel mio ufficio!》  mi fa segno di seguirlo.
《Chiaro!》 Afferma Nataly mentre mi guarda con rabbia.

Nataly è di origini giapponesi, bassina ma molto formosa e bella; dal viso delicato, circondato da lunghi capelli color miele...non è stato difficile cedere alle sue avances.
Ma allo stesso tempo questo suo aspetto innocente nasconde un cuore di ghiaccio, è il tipico agente che fa tutto per interesse ed il suo interesse era entrare nel mio cuore per poi rubarmi i casi migliori. Riferiva anticipatamente ogni mia mossa e intenzione facendo credere di aver avuto lei quelle idee, per poi prendersi tutti meriti .
L'ho lasciata fare per un po' dopo aver avvertito il capo e la mia squadra.
Cosi siamo usciti insieme  solo per qualche mese, e si sa, oltre per ovvi motivi, le storie tra colleghi non vanno mai a finire bene e quindi l’ho liquidata, dandole un valido motivo per la mia scelta. È evidente che lei speri ancora in qualcosa e la pensi diversamente, nonostante mi abbia assicurato che sarebbe stata d’accordo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 25, 2022 ⏰

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