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Entrammo all'interno del locale. Era il pub più noto di Londra, e non solo per la sua fantastica musica, ma anche per l'occasione di incontrare persone famose lì dentro... diaciamo che la maggior parte delle persone ci andavano solo per questo.

Quella sera il locale era affollato. Tutto ciò che si vedeva era solo una gran massa di gente che si muoveva al centro della pista, la maggior parte molto ubriaca.

"Dai, divertiamoci!"urlò Jessica.

Mi prese per un braccio e mi buttò letteralmente nel bel mezzo della pista.

I corpi sudaticci che ci strisciavano contro erano veramente la prova che questa gente non capiva cosa faceva.

Cercai di non farci molto caso e iniziai a ballare come non mai per una buona mezz'oretta. La musica house è carica ed elettrizzante, ma in un certo senso scioglie via tutti i brutti avvenimenti ed è come se ti dicesse: "buttati! Fai ciò che ti diverte! Non starti ad ammuffire sempre nella tua stanza. Balla fino allo sfinimento e non pensare troppo al futuro, tanto nessuno lo prevede, quindi vivi il presente e vivilo al meglio".

Queste parole non sono per niente rassicuranti, ma ti danno quel motivo in più per goderti la vita, ricordo che Niall lo diceva sempre... goditi la vita e ha pienamente ragione, ma io non sono così.

"Ho bisogno di qualcosa... che ne dici di andare al bar?" chiesi ad un certo punto urlando all'orecchio di Jes. La ragazza acconsentì. Basta, voglio lasciare libera la mente e cercare di non pensarci troppo.

Dopo aver superato la gran folla, arrivammo al bar principale che si trovava al centro della grande discoteca.

"cosa desiderate signorine?" chiese cortesemente il barista con fare un pò malizioso, ma in quel momento me ne fregai di come ci si rivolse.

"qualcosa di analcolico, grazie" rispondemmo all'unisono.

Ci guardammo, ridemmo per il nostro assoluto tempismo e poi concordammo sul fatto che non volevamo subirci una schifosa sbornia. Era talmente brutto riprendersi e diventare cosciente, ma un passo falso e non la potresti più pensare così. Ci vuole un minuto per fare una totale cazzata. È troppo poco.

"Ecco a voi" il barista ci posò sul bancone due bicchieri. Credo fossero due Crodini.

Buttammo giù il contenuto e in quell'istante mi godei il bruciore scendere fino allo stomaco. Mi piaceva troppo tutto questo calore all'interno del mio corpo. Lo adoravo.

"ritorniamo in pista!" gridò Jes sopra la musica assordante.

Come immaginavo già da prima, non mantenemmo la promessa e come non detto, dopo due ore eravamo del tutto ubriache. Il trucco mezzo scolato e le guance arrosste ne erano la prova. Ricordo di aver buttato un numero indecifrabile di vodka alla ciliega e due belle bottiglie di birra. Non mi so controllare insomma.

"Scusami Jes ma devo prendermi una boccata d'aria!" urlai a Jes ridendo senza un preciso motivo.

Lei annuì, seguendomi all'esterno del locale.

L'alcol non mi permetteva di distinguere bene gli oggetti e le persone.

Non ricordo come feci a stare ancora in piedi, ricordo solo di andare a sbattere contro due occhi nocciola, dei capelli castani e un sorriso confuso, ma estremamente bello...

PERDONATEMIIIIIII!!

IN QUESTI ULTIMI MESI, SONO STATA IMPEGNATISSIMA E AVEVO ANCHE PENSATO DI NON AGGIORNARLA PIÙ...

GRAZIE, CERCHERO' DI AGGIORNARE IL PIÙ POSSIBILE.

CIAOO xxx

Thank you || Liam PayneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora