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Partiremo la prossima settimana .
Questa frase mi risuona nella testa , non riesco a toglierla dai miei pensieri .
Vedo tutto nero , sento il casino della mia testa e il casino che c'è fuori .
Apro per un attimo gli occhi e vedo degli occhi grigi , dei capelli ricci neri e poi..
È Ian che mi sta portando in braccio da qualche parte ...
Devo scendere da qui , perché questo sconosciuto mi sta portando via ?
"Ian.." Non faccio in tempo per parlare che mi si chiudono gli occhi .

                                       ***

Tu sei sola e resterai per sempre sola , non meriti di essere amata , da nessuno .
Dimentica tua sorella , se n'è andata per non vederti .
Tuo padre non ti vuole come figlia .
Tua madre ti vuole usare come zerbino, non ti rendi conto di quanto inutile tu sia ?

Apro gli occhi ,  vedo tutto confuso annebbiato e sento il mio viso rigato dalle lacrime , un incubo .
Sono dentro una macchina , dietro nel posto dei passeggeri ci sono Rose , Lucas , e Andrea che  dormono .
Accanto a me c'è Ian , lui si gira per guardarmi e io mi giro dall' altra parte .
Continuo a piangere , non riesco a fermarmi.
Siamo vicino ad un parco, vedo le foglie che cadono dagli alberi  e mi ricordano me .
Sono io che cado e non riesco a tornare al mio posto , una foglia inutile ormai morta come me ..
"Fermati ."
"Ti devo portare da qualche parte , non so dove abiti quindi dimmelo che ti ci porto ."
Io faccio per aprire la portiera e lui si accosta con la macchina .
Scendo in fretta e mi metto a correre .
Quanto è bello il vento sulla mia  faccia , vorrei essere libera come lei , vorrei sintirmi viva e fresca .
Sento delle gocce sulla mia pelle, sta piovendo , il cielo sta piangendo come me .
Sento dei passi , qualcuno si avvicina e io cerco di nascondermi ma mi trova .
"Perché sei scappata?"
"Perché non ce la faccio " sto ancora piangendo .
"Ma dai avrai 16 anni e piangi come una bambina , ma finiscila ." Dice con un sorrisetto.
Perché mi devono tutti trattar male?
"Non ho 16 anni , ne ho 18  e tu non dovresti farti i fatti miei , sei solo uno sconosciuto quindi vattene ." Sbraito guardando il prato.

Mi siedo a terra e mi appoggio ad un albero e Ian fa la stessa cosa .
Mi guarda e poi dice "Non me ne vado. "
"Scusami se sono così strafottente  , ma non posso farti tornare da sola a casa oppure Cath mi ucciderà. "
Penso alla mia amica , non l'ho vista in macchina di questo sconosciuto .
"Dove hai lasciato Cath?"sbotto.
"È voluta restare con quel ragazzo , e mi ha chiesto di portarti a casa ."dice guardandomi.
"Beh io torno a casa . A piedi ." Noto i suoi occhi freddi , distaccati come il ghiaccio .
"Va bene , non posso insistere, ciao ."
Si alza , mi guarda con occhi dolci e poi se ne va .
Mi ha lasciata veramente qui?
Non mi interessa , chi è questo sconosciuto lunatico ? -niente -.

Inizio a camminare , dopo 5 minuti sento il rumore di una macchina .
Mi giro e vedo Ian che fa un sorrisetto compiaciuto , io lo guardo schifata e continuo a camminare .
Ian suona il clacson " Elide , sali che ti porto a casa ."
Decido di non rispondere e cammino più velocemente mentre lui continua a seguirmi con la sua macchina .
Elide . Ma quanto è scemo questo ragazzo ?
Non mi devo fare questi complessi per degli sconosciuti , e poi perché Cath mi ha lasciata andare con delle persone che conosco solo da poche ore ? Certe volte mi fa arrabbiare , ma è l'unica amica che mi vuole bene e mi sta vicina .

Sono arrivata a casa , vedo da fuori che le luci sono tutte spente. Beh non penso importi qualcosa a che ora arrivi , buono a sapersi .
Attraverso il cancelletto per entrare in giardino e qualcuno mi saluta.
"Ciao Edith , è stato molto bello conoscerti dobbiamo rivederci per bere di nuovo." Dice  Lucas , ha le guance arrossate probabilmente per aver bevuto molto .
"Grazie , alla prossima " dico con un sorriso timido .
Mentre sto per aprire la porta , sento aprire la portiera della macchina e qualcuno è dietro di me .
Vedo Ian che mi guarda e dice;
"Non mi ringrazi , nemmeno ?"
"Grazie." Dico con una faccia schifata .
"Ian ,l'ultima volta te ne sei pentito .
Vieni in macchina e portami a casa ."
Dice Lucas.
Ian lo guarda con occhi che vorrebbero uccidere e se ne va , senza neppure salutare.

Vado in camera mia , dove tutto tra un pò avrà inizio.
Mi metto il pigiama , mi metto a letto e guardo il tetto ormai abituato ai miei sguardi .
La mia vita fa così pena , potevo meritare di meglio e invece sono qui a piangermi addosso .
Oggi è stata una giornata così brutta che non la dimenticherò.
Non voglio partire , voglio stare qui , non voglio stare sola con la mia famiglia che a malapena mi parlano .
Voglio stare sola , con nessuno e nemmeno con i miei pensieri .
Domani dovrò dirlo a mia madre , a quella donna strafottente e arrogante , non vorrei parlare con lei ma devo avvisarla che io resterò qui fino a quando non deciderò dove andare all' università.
Finirò quest' anno qui e poi andrò via , lontana da tutti .
Cerco di dormire , ma sento dei rumori fuori dalla finestra .
Vado a guardare che succede , e vedo dei capelli ricci neri..
Ian.
Che vuole adesso ? Vuole tormentarmi ?
"Che vuoi ?" Sbotto , cercando di non svegliare i vicini .
"Ti sei dimenticata la giacca e la borsa nella mia macchina , ma se non li vuoi non te li do."
"Sono le 3.00 del mattino , non potevo portarli più tardi  ? Comunque due minuti e scendo a prenderli."
Questo qui è pazzo .
Metto una tuta e una giacca di jeans e scendo .
Quando apro il portone me lo trovo davanti .
"Facciamo una passeggiata ? "
"Alle 3.00 ? Con una persona che non conosci ? Dopo una serata che non mi hai rivolto la parola vorresti fare una passeggiata ?" Sono un arrabbiata .
"Si."
Che persona cocciuta che é , ma vorrei schiarire i pensieri e penso mi faccia bene camminare .
"Ok , vengo.   " dico un pò a malincuore .

                               

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