CAPITOLO 2

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Ashley

"Quale problema?"

Spalanco gli occhi.
Mi guarda ancora più sorpreso di prima.

"Aspetta qui."

Mi sussurra, posando una mano sulla mia spalla.

"Ma non se ne parla io."
"Sh."

Mette due dita davanti la mia bocca e mi blocco sul posto.

Mi lascia lì e va verso di loro.
Non sento molto da questa distanza,vorrei avvicinarmi, ma il mio corpo è totalmente bloccato da ciò che è successo due secondi fa.

Dopo neanche 2 minuti, ritornano insieme e si fermano a pochi passi da me.

"Harry che succede?"
"Niente Ash, non devi preoccuparti per me,ok? E non avevo neanche bisogno che mandassi lui."
"Prego eh.
Ci si vede in giro."

Uccido mio fratello con lo sguardo e prendo la mano del ragazzo che stava andando via.

"Non so cosa tu abbia fatto, ma ti ringrazio,davvero."

Si stacca dalla mia mano e va via.
Rimango un po' intontita dalla sua reazione, ma decido sul momento di non darci peso.

"Dobbiamo parlare."

Affermo, ma quando mi giro mio fratello non è più lì.
Ritorno dagli altri e lo cerco in mezzo a tutto quel casino. Vedo la mia migliore amica ancora intenta a parlare con quel ragazzo e mi avvicino.

"Maia hai visto Harry?"
"Se parli di quel ragazzo biondo che era con te poco fa, l'ho visto rientrare in casa."

Il ragazzo con gli occhi verdi magnetici mi risponde subito, gli lancio un finto sorriso ed entro in casa.

"Harry,
Harry.
Parliamone.
Dai."

Gli urlo cercandolo per casa.

Esco in giardino e lo vedo seduto sugli scalini mi ricorda come quando eravamo piccoli.
Mi siedo accanto a lui in silenzio a guardare le stelle.

"Sono in un guaio Ash.."

Afferma rompendo il silenzio.

"Che succede?"
"Da quando sei mancata ho avuto molti problemi, troppi e beh sono entrato in una Gang."
"In una cosa?"
"Una gang, ci sono entrato senza volere,ma non riesco più a uscirne. Loro non vogliono che io esca, mi hanno detto che sono troppo importante e sono bravo in ciò che faccio."

Rimango scioccata.

"E che fai?"

Dico con filo di voce.

"Non voglio che tu lo sappia."

Rimango lì, intontita e confusa.

Una gang? Ok, credo di essermi un po' persa.

"Hei, ne usciremo insieme, come in ogni guaio in cui ci siamo cacciati.. Ti ricordi quando eravamo piccoli?"

Sorride.

"Si, ci sedevamo sempre qui e ci raccontavano ogni cosa, qui abbiamo trovato le migliori soluzioni."

Guardo il cielo stellato un po' malinconica.

"Ma questo non è lo stesso.."

Continua.
Tocco la sua mano per rassicurarlo e quanto pare funziona.

"Vieni godiamoci la serata."

Lo prendo per mano ed usciamo nuovamente nel vialetto di casa con tutti gli altri.
La serata procede bene, siamo tutti un po' brilli, abbiamo fatto molte cazzate, ma non riesco a non levarmi tutto ciò dalla testa e come se non bastasse la mia migliore amica è sempre più ossessionata da quel ragazzo che non la vede nemmeno.

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