CAPITOLO 4

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Ashley

"Perché?"
"Perché ne è valsa la pena."

Al suono di quella frase il mio corpo si riempie di brividi.

"Gli ho consegnato una persona che volevano da un po' di tempo.."
"In che senso?"

Ci guardiamo.

"Un uomo, li ha traditi ed ha chiesto asilo politico a noi inutile dire che gliel'ho dato  e ieri invece gliel'ho consegnato, nelle loro mani.. Mi sento uno schifo per questo."

Si porta le mani alle tempie e se le massaggia lentamente.

"So che sono di parte e so anche che essere un capo richiede sacrifici."

Alza lo sguardo verso di me.

"Non tutti  la pensano così.. Infatti I suoi compagni più fidati vorrebbero uccidere per questo, ma  non me."
"Daniel.. Ecco perché siete qui.."
"Non so che fare Ash."

Vedo la disperazione e la paura nei suoi occhi.

"La risolviamo insieme."

Si alza di scatto.

"No. Tu in tutto questo non ci entri. Te ne ho parlato perché avevo bisogno di sfogarmi con qualcuno e tu sei molto empatica,ma solo per questo. Non ho bisogno del tuo aiuto."
"Quando decido una cosa, non la tolgo dalla testa finché non la faccio."

Mi alzo anche io.

"Non sarai tu a fermarmi."

Continuo.
Mi sbatte al muro e porta il suo braccio vicino al mio petto comprimendolo leggermente.
Siamo ad un soffio di distanza e ci guardiamo intensamente.

"Questo non è un gioco. Qui rischi la tua vita e io non voglio."
"Non ho mai avuto bisogno di un baby-sitter, hai fatto questo per mio fratello ed ora mi tocca ricambiare che tu lo voglia o no."

Affermo decisa al massimo.

"Non permetterò che tu ti faccia del male."
"Questa è una scelta mia.
Ora se non mi lasci entro 3 secondi, lo schiaffo di l'altra volta ti sembrerà una carezza."

Mi lascia andare e se la ride.

"Mi sembri stanco, riposati, buonanotte Oscar."

Esco dalla stanza chiudendo la porta, controllo i ragazzi e stanno giocando così spensierati.

Sospiro.

Devo pensare a qualcosa altrimenti non troverò pace.

*

Devo dire che il buongiorno si vede dal mattino e oggi ho una voglia di tornare a letto assurda.

Scendo le scale velocemente e  mi dirigo in cucina.

"Già sveglio?"
"Volevo ringraziarti preparando la colazione, ma mi hai appena colto sul fatto."

Sorrido.

"Continua, non ho proprio voglia di disturbarti."

Mi siedo e poggio il mio telefono sul tavolo.
Lo guardo e non ce lo vedo proprio in cucina,infatti sta combinando un disastro.

"Aspetta ti aiuto."

Prendo la sua mano e lo aiuto girare la padella nel verso giusto.

"Visto? Non ti viene molto più semplice?"

Annuisce e allontana bruscamente la mano che era sotto la mia.

"Prendimi il burro per favore,è vicino al mio telefono"

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 11, 2020 ⏰

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