Jason prese il motorino, infilò il casco, accese il motore e sfrecciò diretto verso una meta indefinita.
"Il porto, eccolo." La barca, eccola. Tutto era perfetto. Così se l'era sognata la fuga.
Saltò dentro l'imbarcazione, alzò le vele e osservando l'albero maestro una goccia gli cadde in faccia.
"Dannazione, sta per piovere." Tirò su il cappuccio della felpa e partì di corsa. Un marinaio gli bestemmiò dietro. "Ma guarda quel bastardo!" urlò, gesticolando.
Jason partì.
"Sono partito, Margot. Scusami. Ho preso la barca e sono scappato. Spero che tu lo capisca, o anche no. Sì, ci penso ancora a te. Non ti lascio sola e non lo farò mai. Ti amo ancora e sono contento che la lettera per quando mi odierai sia ancora dentro la scatola. A Michel ho scritto proprio ieri. Il suo numero l'ho preso da un cugino di un amico. Bye, amore. Non so quando ci rivedremo, ma accadrà, fidati. Ho fatto tutto solo per te, per proteggerti, anche se non ci crederai mai. XOXO". <<Lettera inviata>>. La spedì un minuto prima di partire.
<<Sì, ci penso ancora a te>>. Si ripeté Jason nella testa. Non voleva dimenticarla fin tanto che scappava verso una terra imprecisa.
"Mamma!! OH, MIO DIO, no!!!Non può essere davvero successo! Non può averlo fatto sul serio! Ma dove va? E perché per mare? Con il motorino il porto si raggiunge in un batter d'occhio da casa sua. Ma quando? Quando ha deciso? Perché? Non dirmi che si vuole suicidare! Oh no, questo non pensarlo, no. È scappato, c'è scritto..." si disse e disse ad Emily in chiamata alle 6 di un sabato mattina.
"Guarda il telegiornale! Lo dicono pure lì."
"Ragazzo scomparso... I genitori se n'erano accorti appena svegli e avevano subito denunciato la scomparsa. Un marinaio dice di aver visto un ragazzo prendere il largo con la sua barca circa alle 4 e mezza della mattina. Sembrava un pazzo. Aveva mandato una lettera un minuto prima di partire. Non si sa il destinatario però. IL marinaio lo osservava sospettoso, mentre si fumava la sua pipa in tranquillità. Il secondo dopo porconava. Sì, ho letto, Margot. Il <<porconava>> l'ho aggiunto io ma chissene. Sono al telegiornale, non potevano certo scriverlo. Il marinaio lo conosco comunque. E la lettera è la tua Margot. Ne sono certa, che è la tua. Per chi l'avrebbe mandata, altrimenti? Le lettere le manda a te, SOLO a te. Voi due piccioncini ve le mandate..."
"Per favore, Emily. Non ora. Lo sai che sto passando un brutto periodo. Io mi preoccupo per lui, chiaro? E la lettera, sì, lo credo anch'io. E il marinaio come fai a conoscerlo?"
"Sì, è un mio vecchio <<amico>> tra virgolette. È un amico di mio zio."
"Alf?"
"Sì, Alfredo, Margot. Dimmelo subito però che vuoi parlare con lui per avere i massimi dettagli su di lui. Sono preoccupata anch'io, sai? Per te, più che altro. Mi hai alterato il battito cardiaco a momenti. Chi è che mi chiama alle 6 di mattina il sabato? Margot Sanders, più che ovvio."
"Emily, sono la tua migliore amica. Ogni tanto ho bisogno di alterarti un po', no? Ahahaha, comunque, dai, fammelo conoscere questo ...?"
"Elio."
"Eliooooo, ahahaha."
"Tu hai problemi seri, sai?"
"Lo so Emily. È che mi tornano certi ricordi. Ti sei già dimenticata di Elio?"
"No, ma non rido come una matta. Pure il mio gatto si è spaventato, ahahaha. Dai, vieni da me."
"OK".
"Mamma vado da Emily."
"Ma tesoro, aspetta un attimo. Ma quello non è il tuo amico?"
"Mammaaa, per favoreee!"
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Bussola: la direzione verso te (è il nord?)
RomanceJason lascia la sua ragazza Margot, per motivi di salute che lo portano ad isolarsi da tutti e da tutto, senza però avvertire nessuno della partenza e, della malattia, a Margot. Solo lei è al corrente della sua fuga e decide di intraprendere un viag...