Margot ricevette una lettera in bottiglia.
Patrick gliela passò.
"Cara Margot, so che mi stai cercando, ma già ti avverto, invano. Io non ritornerò da dove sono scappato, non da te, ovvio, ma da me stesso, da ciò che sto sopportando da troppo tempo e che ti sto nascondendo. Sto soffrendo molto Margot, le cure aiutano, ma non troppo. Margot, volevo dirti, prima della mia morte che io ti amo come l'immensità del mare, infinite volte ti ho descritto nella tua bellezza. Ti amo ancora, ma ora devo risolvere un mio problema, che non deve essere anche tuo, non ti deve coinvolgere o preoccupare. Ti ho lasciato perché non volevo dirti come stavo e che lo capissi. Dovevo isolarmi da tutti. Se vuoi venirmi a trovare, fallo ma con la consapevolezza che non sarai ospite. Scusami Margot per non avertelo detto prima. Ho deciso di raccontarlo dopo che sei partita a Emily e le ho chiesto di convincerti di ritornare, inventandosi qualsiasi scusa plausibile. SCUSAMI ANCORA, MARGOT, ma era per te. Te l'avevo detto. Ti amo e sei bellissima. Lo so che sei bellissima, anche ora, in questo istante, mentre stai leggendo questa lettera. Quando io morirò vorrei farti il mio ultimo complimento e un tuo abbraccio, un tuo bacio. L'ultimo. Ti amo, spero anche tu, anche adesso. E non aprire la lettera per quando mi odierai, eh! BACI, JASON! Ci vedremo, forse."
Le scesero lacrime amare che le rigavano le guance.
Patrick restò muto e le donò la sua spalla.
Lei si gettò su di lui, sul suo petto e lui, con lo sguardo basso, le diede un bacio sulla testa. Patrick ci teneva a lei, quasi quanto Jason. Ma Jason era di più.
Jason era la sua vita, il suo sfogo, il suo divertimento. Ma in quel momento anche l'attesa di abbracciarlo non era più una speranza emozionante. Aveva perso la sua allegria.
"Torniamo a casa. VOGLIO tornare a casa." disse, spingendo Patrick per il petto, per staccarsi dal suo abbraccio soffocante.
"NO, MARGOT. Io non farò ritorno a casa, finché non vedrò la Margot che ho c0nosciuto inizialmente. Ritorna tu e sii coraggiosa. Anche se Jason non ti vuole e ha i giorni contati lui non ti ha evitato. Solo vuole stare per conto suo. Lui non vuole che tu te ne vada, ma che restassi il giorno della sua morte accanto a lui e che se tu volessi andare da lui, lui non ti manderà via. Fidati."
"O-ok. Ma se non è così torniamo diretti a casa tua e io nella mia. Soffrirò, piangerò e aspetterò scendere i petali della vita di Jason. Andrò a trovare la sua tomba ogni giorno, anche da vecchia. E soffrirò, ma non importa, sono abituata."
"No, Margot, non abbatterti in questo modo. Jason non è ancora morto e sta facendo una cura. Vedrai che tutto andrà per il meglio."
"In realtà non ne sono così sicura." disse e osservando il mare e poi Patrick, si gettò.
"MARGOOOT!! NOOOO!"
Margot, non sapendo nuotare, beveva in continuazione acqua e si agitava, finché, vinta, si rilassò e sprofondò.
Patrick si tuffò per raccoglierla.
Margot scendeva verso il fondale con gli occhi chiusi e priva di sensi.
Per lei Jason era tutto, era la sua fonte vitale e si sentiva morire dentro. Non le importava più se il suo amore c'era ancora. Lui stava per morire e non gliel' aveva detto. Prima a Emily e poi a lei. NO. Basta piangersi addosso.
Poi Margot riaprì gli occhi, sputando fontanelle di acqua.
"MARGOT!! Oh, finalmente! Ti credevo morta ormai!" disse Patrick in lacrime e l'abbracciò stretta.
"Oh Patrick! Ma perché mi hai riportata in questo mondo? Jason è la fonte vitale della mia esistenza e senza di lui io mi sentirò vuota."
"Ma non per questo devi morire! Tu puoi ancora vivere! E Jason anche! Margot, come te lo devo dire? Se Jason morirà tu non è che non avrai più la tua fonte vitale, ma la forza di reagire. Il dolore che provi è grande, ma se solo lo vuoi, potrai sempre venire da me o chiamarmi e potrai contare sulla mia spalla, capito?"
"Oh, Patrick, grazie. Ma nulla ha più un senso. Le mie giornate grigie, ora sono vuote, spente, bianche. Non hanno più colore."
Patrick restò in silenzio. Margot era davvero distrutta. Forse non doveva fargliela leggere, forse. Ma probabilmente l'avrebbe trovata e ne sarebbe rimasta ancora più affranta. Lui voleva che lei contasse sulla sua amicizia, almeno.
Margot, avendo poche forze, si lasciò abbandonare, cullandosi dalle onde del mare e si addormentò.
Quando si svegliò era pomeriggio inoltrato e il tramonto incendiava il cielo.
"Fermiamoci.""Va bene."
Sbarcati, furono travolti da un chiasso tremendo. C'era un mercato e la gente era colorata, vestiti di colori accesi.
"Oh, benvenuti! Eccoli finalmente! Forza partiamo!" disse una ragazza dai capelli corvini e dagli occhi color verde smeraldo.
"Oh, ma con chi abbiamo l'onore di parlare?" chiese Patrick, anche per rallegrare Margot, che in effetti accennò a una risata.
"Stacey, il mio nome è Stacey. E il vostro?"
"Patrick, piacere." Disse, prendendole la mano e baciandola.
Lei si commosse ma Margot ignorò quella smanceria.
"Margot, piacere. Ma esattamente dov'è che dovremmo andare? Forse si è sbagl..."
"Sì, ecco. Noi non ricordiamo la direzione e la destinazione, cara Stacey."
"Oh, beh, lo scoprirete strada facendo." disse, con un occhiolino per Patrick, sorridendo emozionata.
Stacey passò il resto del tempo attaccata a Patrick e Margot intanto sbuffava in continuazione.
"Senti Patrick, non è che faresti cambio, così ti scrolli da Stacey e parliamo della nostra destinazione? ... Non è che dovremmo dirle che si è sbagliata e riportarla a casa sua?"
"Beh, magari potremmo farlo quando ci darà la prima indicazione."
"Bene, ora svoltate a destra, per favore."
Un colpo di tosse di Margot convinse Patrick a confessare la verità.
"Ehm, scusami Stacey, ma noi non vireremo dove dici tu perché, vedi, noi non siamo chi tu credi che siamo. Noi stiamo andando in giro per il mondo in cerca di un ragazzo..."
"Il mio ragazzo, ex, ma non ha importanza. Bene, ora dimmi, vuoi che ti riportiamo a casa?" disse, diretta, Margot.
"E-ecco, non, non lo so... ANCHE NO!"
"Oh, non dirmi che anche tu vuoi scappare via per noia!"
"No, no..."
"Bene, ora dove andiamo, Patrick. Anzi, Stacey, tu cosa ci consigli?"
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Bussola: la direzione verso te (è il nord?)
RomanceJason lascia la sua ragazza Margot, per motivi di salute che lo portano ad isolarsi da tutti e da tutto, senza però avvertire nessuno della partenza e, della malattia, a Margot. Solo lei è al corrente della sua fuga e decide di intraprendere un viag...