Basta, diamo un po' spessore a questo Diario. Basta parlare di peni piccoli o ragazzi aitanti che si rivelano delle merde. Dobbiamo portare il sentimento, l'amore vero. Le emozioni che da anni Gemma Galgani spera di trovare al Trono Over e che puntualmente avverte quando vede il suo conto in banca aumentare a ogni secchiata di Tina Cipollari. Il secondo capitolo sarà romantico, dolce, vi farà sognare come quando il Sabato sera mangiate la pizza dopo una settimana di dieta, ma ho già detto troppo, non posso andare oltre. Lascio il mio spazio all'amico della settimana, che vi racconterà la sua pazza frequentazione. Preparate i fazzoletti e My Heart Will Go On in sottofondo, perché Nicholas Sparks ha solo da imparare.
"Ti sei mai chiesto qual è il lavoro più romantico di sempre? Per favore, non essere banale e non rispondermi con wedding planner o cose del genere. Il lavoro più romantico di sempre, te lo assicuro, è il mio.
Sì, probabilmente ti starai chiedendo di cosa mi occupo nella vita di tutti i giorni. Io mi occupo di te. Il mio unico pensiero al mattino è quello di farti stare bene, di spronarti a vivere la vita nel migliore dei modi. No, non sono un life coach o uno psicologo: io sono un farmacista.
Davvero, non c'è nulla più di romantico e speciale di conoscere tutti i problemi fisiologici del tuo ragazzo prima ancora di uscirci. E' un'informazione preziosa, davvero. Se ho prescritto a un mio cliente delle compresse per evitare l'aria della pancia e questo, con la scusa di ringraziarmi, ci prova con me e mi invita a cena, non gli propongo di certo di andare mangiare fagioli al messicano. E, se finiremo a letto, eviterò di fargli fare il passivo. Se non lo avessi saputo ora mi ritroverei senza vita in una camera a gas con ... meglio non continuare, questa parte puoi immaginarla da te.
In realtà ci siamo conosciuti proprio così. Veniva in farmacia da me una volta o due alla settimana. Gli servivano dei farmaci per una cura speciale per sua nonna. Davvero, non erano i suoi. Quello di prima era solo un esempio. O forse no. Chissà.
Con la scusa di ringraziarmi, per la pazienza dimostrata durante il ritiro dei farmaci, mi invita a mangiare un panino con il prosciutto crudo a pranzo. A me il prosciutto crudo non piace, ma lui sì. Così accetto ed è lì che è inizia il tutto. Ci scambiano i numeri, iniziamo a sentirci spesso. Sempre più spesso, fino a riuscire di nuovo e di nuovo. Fin quando non inizio ad invaghirmi di lui a quei livelli da 118. Del tipo che cammini per strada e inizi a sorridere ai passanti e loro credono che tu abbia bisogno della 104. La conoscenza si fa seria, anche quando lui si trasferisce dall'altra parte della città e tu ogni sera e sei costretto a fare un'ora di macchina ogni notte per vederlo. Ogni singola notte. Ogni singolo giorno. Io e non lui.
In effetti, dopo quasi sei mesi, mi accorgo che sono sempre io ad andare lui. Così, gli propongo di fare il contrario per una sera. Gli dico che può rimanere a dormire da me, visto che abito anche da solo e potremmo avere un minimo di intimità in più. Ma lui rifiuta, affermando che non può allontanarsi da casa. Bene, allora stanotte non ci vedremo gli dico e da qui che il caso umano prende il sopravvento su di lui. Mi dice che non faccio mai niente per lui, che non lo penso, che non merito il suo amore. Quando sono io che da sei mesi a questa parte vado tutti i santi giorni da lui, spendendo cifre esorbitanti di benzina, senza mai chiedergli un euro. Lo faccio perché ci tengo a lui, ma ha scelto di recitare il ruolo della principessa sul pisello. Così litighiamo, sono offeso. Dubito ci tenga realmente a me e inizio ad ascoltare Lana Del Rey disperato sul letto, quando improvvisamente lo schermo del mio cellulare si illumina. Mi ha scritto! Forse ha cambiato idea, forse ha capito di aver sbagliato. Speranzoso apro la chat e leggo:
So che abbiamo litigato e che probabilmente non vorrai sentirmi e hai tutto il diritto di farlo
Beh, cavolo. Come inizio promette bene. Vuole chiedermi scusa ed io sono pronto ad accettare. Non vedo l'ora di aprire la porta di casa e riabbracciarlo.
Ma non è che potresti continuare a farmi lo sconto sui farmaci che ti ho ordinato? Cioè sarebbe poco carino da parte farmeli pagare a prezzo pieno dopo tutto quello che c'è stato!
Chiuso il messaggio.
DOPO TUTTO QUELLO CHE C'E' STATO. Ha chiuso e più che interessato a me era interessato al mio lavoro e agli sconti in farmacia. Il mio lavoro, ripeto, è quello più romantico di tutti. E ora ne sono ancora più convinto, perché permetti agli altri di scopare quanto tu rimani a casa a piangere su un coglione che vuole lo sconto.
Certo che ti faccio lo sconto
Gli rispondo
Basta inserire, nel momento del pagamento, il codice: vattene a fanculo".
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Diario di uno sfigato - Friends Edition
HumorNon mi importa che tu sia etero o sia gay, queer o bisessuale. Bianco, nero, giallo o arcobaleno. Se almeno una volta nella vita hai incontrato un caso umano, beh puoi essere mio amico. Io sono Maurizio, lo sfigato seriale per eccellenza, e questo...