2)Ci vuole davvero coraggio

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Abbiamo appena finito l'allenamento e stiamo tornando a casa tutti insieme ovvero Sasha,Daniel,Simon...Hunder ed io.
"Dany stasera vieni a dormire da me?"chiedo a mio cugino che circonda con un braccio le mie spalle
"Okay.Ma passiamo prima da me devo prendere il pigiama"
"Ragazzi io vado a domani"Saluta Sasha
"Ciao"rispondiamo in coro
"Hunder ma tu dove abbiti ?"Gli chiedo
"Qualche palazzo dopo quello di Simon"
"Ah e con chi?"
"La finisci di fargli l'interrogatorio"mi ammonisce mio cugino
"Cosa ho fatto di male voglio solo conoscerlo"metto il broncio
"Magari organizzi un appuntamento"risponde sempre Dany il quale si guadagna un ceffone da parte mia che sono completamente rossa
"Noi siamo arrivati"ci avvisa Hunder "Ciao bro"saluta mio cugino che ricambia con una pacca sulla spalla
Poi dopo avermi fatto un'accurata radiografia si avvicina dandomi un bacio sulla guancia.Svengo.
"Ciao bellissima"scavatemi una tomba mi ha chiamato bellissima mantenetemi
"C-ciao"balbetto facendogli un cenno con la mano in segno di saluto

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"Avevi una faccia orribile sembravi un cavallo che starnutisce"abbiamo finito di mangiare la pizza e Daniel sta ancora commentando la mia faccia mentre salutavo Hunder che ho scoperto è suo amico da molto tempo e che già lo conoscevo anch'io da prima che prendesse quell'infortunio.Ci metto tempo ma poi mi viene in mente tutto
"Possiamo chiudere l'argomento della mia faccia di cavallo?Grazie"alzo gli occhi al cielo

Siamo entrambi nel letto a parlare del più e del meno dovete sapere che vivo da sola,i miei genitori sono divorziati da quando avevo otto anni perché papà maltrattava mamma
Lei ora è andata a Napoli da i miei nonni e papà invece gira il mondo grazie alla sua grande  agenzia di moda.

Mi hanno abbandonata pensano solo al mio benessere  mai una chiamata ,mai una visita ,mi danno solo una cifra di soldi ogni mese non mi lamento di questo ma vorrei provare cosa significhi abbracciare la propria madre ,fare passeggiate con il proprio papà e anche se non lo faccio vedere dentro soffro e giorno per giorno la ferita diventa più grande  sono forte si però poi sono anche fragile mi sono dovuta costruire uno scudo di menefreghismo e acidità per andare a avanti questo loro non lo sanno ,hanno voluto una figlia per poi lasciarla vivere da sola?Chi farebbe una cosa del genere? ci vuole davvero coraggio

D'un tratto vedo il telefono di Daniel scivolargli dalle mani infatti si è addormentato.
Mi posiziono meglio sul suo petto ed e così che cado anch'io tra le braccia di Morfeo.

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Il risveglio ovviamente è tragico,sono in ritardo

Infilo velocemente un maglioncino rosso con uno jeans strappato e le mie vans

Cerco di sistermare nel migliore dei modi il nido d'uccelli che ho in testa e mi avvio a scuola

Inizio a correre sono in ritardo di quaranta minuti
nel farlo vado a sbattere contro qualcosa di duro e cado a terra.Ahia.

Alzo lo sguardo e per poco non mi strozzo con la mia saliva Hunder è davanti a me con un sorrisetto divertito sulle labbra

Ci guardiamo per diversi istanti poi mi porge la mano per aiutarmi ad alzare
"Ma che hai un muro di cemento sotto quella maglia"dico mentre aggiusto lo zaino sulle spalle
"Perspicace"tira fuori una sigaretta e se la accende senza mai interrompere il nostro contatto visivo,non sarò io a cedere
"Come te lo credi eh"alzo un angolo della bocca portandomi un ciocca di capelli dietro l'orecchio
"Ci vediamo Hunder"faccio per superarlo ma mi blocca un polso
Il suo viso è vicinissimo al mio sono sicura di essere dello stesso colore del maglioncino

I suoi occhi sono neri come la pece ,scorgo l'ombra di qualche lentiggine e alcuni ciuffi di capelli gli ricadono perfettamente sul volto .Ma cos'è un opera di Michelangelo?

Si avvicina sempre di più osservando la mie labbra"Stai sbavando"mi sussurra all'orecchio
Schiudo le labbra portando una mano sopra di esse
"Ma non è vero"rispondo ancora scioccata
"Ci vediamo Jade Holland"scandisce bene il mio cognome e mi scompiglia i capelli

Resto a fissare la sua possente figura fin quando non sparisce dalla mia vista

Ma tu vedi un po' come si vanta e come fa a sapere il mio cognome?

Prendo il cellulare e segna le nove e venti sono in estremo ritardo ho battuto il record mondiale sono fritta come un baccalà

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Entro nella classe della terza ora ovvero chimica e raggiungo la mia amica Melanie
"Ma dove sei stata pensavo non venissi"dice a bassa voce
"Incidenti di percorso"svio il discorso e faccio finta di ascoltare la lezione che per mia fortuna finisce subito

"Holland"sento urlare alle mie spalle

No
No
No
Ti prego Gesù

"Sei sorda?devo prendere un appuntamento da amplifon"mi giro con assoluta lentezza
Sono gli amici di Lucas e c'è anche lui che mi fa segno di avvicinarmi

"Stasera usciamo"lo dice come se fosse un ordine
"Non posso"decido di sfidarlo
"Vuoi capire che fai quello che cazzo dico io o no"scende velocemente dalla moto e mi sbatte al muro
"Ho detto stasera usciamo"ripete a denti stretti
"Non posso uscire"alzo il tono di voce e in risposta mi arriva uno schiaffo sulla guancia destra

Cerco di trattenere le lacrime che premono per uscire
"Lasciami"dico un filo di voce
Mi tira per il colletto del maglioncino facendo sfiorare i nostri nasi
"Che facciamo stasera mh?"sorride sghembo
"Usciamo"sto tremando non riesco a connettere il cervello
"Così ti voglio le cose non voglio ripeterle due volte"fa scontrare le nostre labbra e cerca accesso con la lingua

Faccio quello che vuole gli permetto di fargli toccare la mia pelle al di sotto della maglia senza difficoltà sarebbe inutile dimenarmi riceverei solo schiaffi

Morde il mio labbro inferiore e mi sfugge un gemito

Mi vergogno e mi faccio schifo sono davanti a tutti i suoi stupidi amici mentre lui mi comanda a bacchetta

La vita che voglio non è questa devo mettere fine a questa storia una volta e per tutte

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