Quando vi ho detto che non era mai stata mia intenzione finire a letto con Charles, dicevo sul serio! Fu tutto talmente inaspettato da non lasciarmi nemmeno il tempo di pensare. Anzi, feci finta di farlo per due secondi scarsi e poi mi buttai. Sicuramente vi starete chiedendo com'è successo; beh dobbiamo ripartire della sera in cui gli dissi del quasi bacio.
«Beh, in realtà non ci siamo neanche baciati! Ti ho tipo appena sfiorato le labbra, forse nemmeno quello, perché mi ricorderei il suo sap... » disse interrompendosi subito dopo, rendendosi conto di aver ammesso di ricordarsi benissimo di quel bacio. Io sorrisi, divertito.
«Forse dovresti baciarmi ancora.» mi lascia sfuggire, scherzando. «O non sei abbastanza ubriaco per farlo e poi poter avere una scusa per negarlo?» Okay, fui acido e decisamente cattivo ma quella situazione cominciava ad andarmi stretta. Pensai che forse era meglio andarmene, prima di fare o dire altro, che magari avrebbe potuto peggiorare la situazione. Charles non fece niente per fermarmi e questo in parte mi deluse, ma mi fece anche arrabbiare.
Andai a dormire abbastanza presto, credendo che mi potesse bastare per smettere di pensare a lui, eppure verso mezzanotte me lo ritrovai davanti. Io, mezzo addormentato e con un pigiamo imbarazzante addosso, gli aprii la porta e lui, senza nemmeno dirmi una parola mi baciò. Quello fu un bacio vero, lungo e passionale. Mi morse il labbro, facendosi poi strada nella mia bocca con la lingua, andando alla ricerca della mia: insieme cominciarono a danzare, a scontrarsi e a non volersi più lasciare.
«Pensi ancora che io non sia un gran baciatore?» mi chiese staccandosi da me ma continuando a tenermi il viso tra le mani. Io scossi la testa, incapace di parlare. Quindi, lui ne approfittò per riprendere a baciarmi, questa volta però spingendomi verso il letto e facendomi stendere sotto di sé. Il mio corpo si muovette per inerzia, le mie mani toccarono le sue spalle mentre le gambe strisciarono contro le sue, fino a cadere contro il materasso.
Ma che stava succedendo? O forse, la domanda migliore era: stava davvero succedendo? Avrei tanto voluto chiederglielo, ma quando le sue labbra cominciarono a sfiorarmi il collo smisi totalmente di pensare. Chiusi gli occhi, buttando la testa all'indietro e gemendo quando mi morse la clavicola.
«Ssssh!» mi sussurrò contro l'orecchio, prendendomi il lobo tra i denti.
«Charles...» dissi cercando di attirare la sua attenzione. Lui mi guardò mentre la sua mano si fece strada nei miei boxer; era fredda e mi fece sussultare. La mia reazione lo fece ridere, ma solo per un secondo, ritornando subito serio. Cominciò a muovere la mano piano, poi sempre più forte e improvvisamente si fermò. Fui io a fermarlo.
«Che sta succedendo?» chiesi respirando rumorosamente.
«Stiamo per fare sesso?» chiese a sua volta.
«Io e te? Sesso?»
«Sì.» rispose dandomi un bacio sulla guancia. «Io e te.» aggiunse dandomi un bacio sulle labbra. «Sesso...te lo prometto, sarà dell'ottimo sesso!» Oddio!
No, non posso andare a letto con lui senza avergli parlato. pensai
E intanto gli tolsi la maglietta, accarezzandogli il petto e scendendo fino alla zip dei pantaloni.
No, non posso non dare peso a quello che sta succedendo. pensai.
E intanto i suoi pantaloni scivolarono via, le mie mani si strinsero saldamente attorno ai suoi glutei e lo tirai a me, baciandolo nuovamente.
No, non potevo...eppure lo feci. Quell'insieme di lingue, braccia, occhi pieni di eccitazione e erezioni imbarazzanti mi confusero. Eppure, ricordo limpidamente quando mi prese. Fu dolce e lo apprezzai molto, mi fece sentire come se tutta la felicità del mondo fosse tutta lì, concentrata dentro di lui. Raggiungemmo l'orgasmo insieme, intrecciati e sudati.
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Scintille || Charles Leclerc
FanfictionNiccolò non aveva mai avuto grandi progetti per il futuro; dopo l'università si sarebbe aspettato di trovare un lavoro che potesse piacergli abbastanza e riuscire ad avere del tempo per viaggiare e visitare posti nuovi. Sicuramente Niccolò non si sa...