Capitolo Extra. La più preziosa delle rose

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Per ringraziarvi per le oltre 7K letture, e soprattutto perché avevo un sacco nostalgia dei miei bimbi, ho deciso di scrivere un capitolo extra sui nostri Niccolò e Charles. Il capitolo è incentrato su un momento romantico, avvenuto dopo ciò che succede nell'epilogo. Spero vi piaccia, io ho amato scriverlo. Vi ricordo che ho un profilo IG dove possiamo rimanere in contatto (aletta_jj_wattpad). A presto. 

Odio il caldo ma amo il sorriso di Charles

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Odio il caldo ma amo il sorriso di Charles. 

Quando mi propose di andare in vacanza insieme a Bali, approfittando della pausa invernale e sfuggendo così dal freddo milanese, non riuscii che dirgli di sì. Nemmeno due giorni dopo mi ritrovai in spiaggia, con tre strati di protezione 50+ e un cappellino ridicono a tenermi a riparo dal sole. 

«Non ti sai spalmare la crema», notò Charles gattonando sul telo che avevamo steso e avvicinandosi a me. Allungò il braccio e con la punta delle dita mi spalmò per bene la crema sulle spalle. Mi lamentai, e questo lo fece subito ridere. Girando la testa mi ritrovai il suo viso vicino al mio, le sue labbra come un'ombra sulle mie. Ci scambiammo un bacio veloce, anche se io avrei voluto potesse durare per sempre. Non ne aveva mai abbastanza dei suoi baci, così come qualsiasi cosa lo riguardasse. Volevo sempre il suo profumo addosso, i suoi occhi nei miei, il suo adorabile accento francese e le paroline sussurrate all'orecchio. 

Ero cotto, innamorato perso. In realtà lo sono sempre stato, fin dalla prima volta che ci siamo visti. E se solo mi fermavo a pensare a quante cose avevamo vissuto insieme mi sembrava assurdo, bello ma assurdo. Erano passati due anni da quando stavamo insieme ufficialmente e il nostro amore aveva smosso molte acque, perché di fatto non si era mai vista una cosa simile prima: un pilota e il suo ingegnere di pista una coppia.  Avevamo affrontato tutto insieme, gli elogi e le critiche e ne eravamo usciti più forti che mai.

«Andiamo a farci il bagno», mi disse alzandosi e allungando il braccio verso di me. Lo guardai nonostante avessi il sole in faccia e non ci pensai due volte prima di prendergli la mano. Lui fece per correre verso l'acqua, però io lo fermai e lo strinsi a me. 

«Preferisco fare il bagno insieme a te al tramonto», sussurrai. «Ieri è stato bello». Le mie parole lo fecero sorridere, e nel mentre appoggiò la guancia contro la mia spalla e la strusciò piano.

«Intendi dire che preferisci scoparmi in mare al tramonto?»

«Te l'ho sempre detto, so essere più romantico di te», mi vantai e lui scosse la testa. 

«Per San Valentino l'anno scorso ti ho fatto trovare il letto di casa costernato di petali di rose. Pensavi che le rose si fossero spetalate da sole?!» Alzai gli occhi al cielo e lui si mise a ridere. «Comunque d'accordo, rimani pure qui a leggerti le tue noiosissime riviste. Io vado a farmi un bagno». Senza aggiungere altro Charles scivolò via dalle mie braccia. Lo seguii con lo sguardo finché non si buttò tra le onde del mare.

Rimasi a pensare alle sue parole, perché in effetti lui sapeva decisamente essere più romantico di me. E così, mi ritrovai ad organizzare una seratina niente male. E che fosse niente male me lo disse Caterina, appena la chiamai per raccontarle tutto. 

Scintille || Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora