-Ashtoreth?--Sì, signora Dowling?- rispose Crowley, usando la sua voce in falsetto.
-È un vero peccato che tu non abbia avuto figli. Saresti stata una mamma perfetta-
15 anni dopo l'Apocalisse che non fu. Sud Inghilterra.
Crowley non sorrideva mai.
Certo era un demone, e i demoni non sorridono a prescindere. Hanno tutti un'espressione accigliata e cupa, sono scostanti e poco accoglienti. Questo aspetto in Crowley era particolarmente accentuato, perfino in un momento di relativa tranquillità come quello. Dopo l'apocalisse che non fu, infatti, Crowley aveva iniziato a convivere con Aziraphale, in una casa grande e decentrata, ovviamente in Inghilterra.
Era felice? Sì, abbastanza. Ma avrebbe potuto esserlo molto, molto di più.
-Angelo?-
-Dimmi, caro-
-Sapevi che i maschi delle stelle marine partoriscono le stelline al posto delle femmine?-
Aziraphale smise di leggere la sua grammatica giapponese e alzò gli occhi verso il soffitto, dove era sdraiato Crowley come una sorta di Spiderman.
-No, francamente non lo sapevo-
-Hm- borbottò Crowley -E sapevi che le pinguine scaricano le uova appena deposte ai pinguini e li abbandonano per fare la bella vita?-
-Non credo che le pinguine facciano chissà quale bella vita, caro. Non nel Circolo Polare Artico, almeno-
-Invece è vero. Sono delle poco di buono- continuò il demone, serio -Lasciano ai maschi l'annoso compito di accudire la progenie per accoppiarsi con pinguini filibustieri di altre colonie-
-Mah...- articolò Aziraphale, sistemandosi la sua berretta da notte. Era infatti notte, l'angelo era coricato a letto, Crowley invece dormiva come sempre appeso al muro.
-E sapevi che il galagone...-
-Crowley, caro- lo interruppe Aziraphale -Mi stai forse cercando di dire qualcosa?-
-Io? No...- mentì il demone, distogliendo timidamente lo sguardo -Pensavo solo che... Se può diventare madre una pinguina, posso diventarlo anche io-
Dopo quella frase ci fu un attimo di silenzio. L'angelo, dopo un attimo di confusione iniziale, sgranò gli occhi e poi fece una risata -Madre? Tu!? Oh, Crowley!- rise, divertito -Giuro che mi fai impazzire!-
-Perché? Cosa c'è da ridere?- gli rispose, offeso e rosso in viso.
-Cosa c'è da ridere?- ripeté l'angelo, sconvolto -Sei un demone, caro! Ecco cosa c'è da ridere! E comunque c'è anche un altro problema, piuttosto eclatante-
-Quale?-
-Sei un uomo!- osservò Aziraphale con ovvietà -Non puoi diventare madre a prescindere-
Crowley tacque e lo guardò intensamente, sentendosi arrossire. Vincere l'imbarazzo è complesso, ma rivelare un segreto custodito per anni e anni a volte sembra perfino impossibile. I segreti sono come scudi contro il mondo esterno, barriere invisbili e del tutto personali, che promettono di proteggere da delusioni, imbarazzi e debolezze. Custodirli è una scelta strategica, ma tenerli dentro equivale a vivere gravati da un peso, che aumenta col passare del tempo. Il segreto che celava Crowley ormai stava diventando insopportabile, gridava tanto era opprimente. Ci voleva molto coraggio per confessarlo, ma soprattutto ci voleva la persona giusta. Crowley sapeva che Aziraphale era la sua persona giusta, solo che la paura di essere deriso o non accettato gli aveva impedito di aprire bocca per ben sei millenni...
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Ineffable Offspring
FanfictionDopo l'Apocalisse-che-non-fu, Crowley e Aziraphale decidono di andare a vivere insieme, nel sud dell'Inghilterra. Tutto va (più o meno) a gonfie vele, peccato solo che Crowley nasconde un imbarazzante segreto, che ha celato all'angelo fin dalla nott...