Accartoccio il medesimo foglio strappato dal mio quaderno di chimica,gettandolo nella pattumiera di fianco ai miei piedi scalzi.
Sbuffo.
Sarà la millesima volta che leggo e rileggo lo stesso paragrafo pieno di parole a me incomprensibili,ma a quanto pare gli Idrocarburi non ne vogliono proprio sapere di entrarmi in testa e gli appunti presi fin'ora non hanno aiutato granché.
Porto ambedue le mani sul viso,e ormai arresa decido di lasciar perdere;riprenderò più tardi.
Annoiata più che mai e con un dolore lancinante alle tempie,trovo la forza per dirigermi giù in cucina giusto in tempo per preparmi un tè caldo.
Giunta davanti alla mia enorme dispensa,fatta per di più da centinaia di gusti diversi di tè,e aver deciso velocemente -per quanto strano possa sembrare- di bere quello ai lamponi,ne estraggo la bustina semitrasparente.
Promettendomi di dover comprarne dell'altro assolutamente,visto le ultime due bustine rimaste,verso l'acqua in una tazza -la mia preferita- e alzandomi in punta di piedi verso il forno a microonde,posiziono dentro l'oggetto di ceramica aspettando che il timer suoni.
Piccole ciocche di capelli sfuggite all'improvvisata coda di cavallo fatta poche ore prima solleticano le mie guance,facendomi ridacchiare.
Sfilo via l'elastico nero dalla mia improponibile acconciatura raccogliendoli subito dopo in una crocchia disordinata,munita di un mollettone trovato sul mobile della tv poco distante da me.
Il timer suona e con grandi falcate mi precipito a tirare fuori da lì la tazza colma di acqua bollente, evitando se è possibile,delle probabili scottature sulle dita.
Felice di essere riuscita a non fare chissà quali casini,immergo la bustina di tè all'interno della tazza lasciandolo alla sua infusione.
Afferro dalla credenza anche delle fette biscottate integrali e dello zucchero,posizionando entrambi sul bancone della cucina.
Metto al loro posto anche le due bustine di tè,sobbalzando al percepire il suono interrotto del campanello.
Alzo gli occhi al cielo.
Non avevo in programma di vedere nessuno.Sicuramente sarà Mathilde,un'anziana signora bassa e paffuta nota come mia vicina di casa.
È tremendamente pettegola e acida a volte,e sicuramente sarà venuta qui a chiedermi chi sia il proprietario dello scooter blu notte parcheggiato qui di fronte.
Finisce per litigare sempre con chi occupa quel piccolo perimetro di fronte la sua abitazione,usato per lo più da lei e le sue amiche ficcanaso per sedersi lì munite delle loro sedie in legno cigolanti.
Il campanello suona un'altra volta e sbuffo sonoramente.
I suoi pettegolezzi sono davvero così importanti da non poter aspettare?
Scuoto la testa,correndo il più velocemente possibile verso l'anziana signora posta dietro la porta.
Pronta a sorbire le lamentele che da qui a poco avrebbero lasciato le labbra secche di Mathilde,tiro giù la maniglia precedendo una sua qualsiasi frase.
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my favorite literature prof||LT.
FanfictionBecca 17 anni. Louis 25 anni. Lei studentessa. Lui il suo insegnante di letteratura. apparentemente,un amore impossibile. Saranno,nonostante tutto,destinati ad un lieto fine insieme?