Capitolo 13

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CAMILA

Accidia.

Noia.

Gli ultimi giorni erano stati scanditi solo da queste due malsane.

Tendevo ad estraniarmi dal mondo, non volevo vivere nella mia realtà, era come se cercassi in ogni angolo dell'universo una qualche evasione per non essere me stessa, per non vestire i miei panni.

Tentavo di rifugiarmi nell'esistenza di altri, mi incaponivo fantasticando di essere quella cantate famosa o quell'attrice, immaginavo me stessa in quei red carpet vivendo la loro vita dorata; oppure mi impersonavo nei panni delle protagoniste dei miei film e libri preferiti.

Pensavo che ogni cosa fosse migliore rispetto alla mia vita, rispetto a quel dolore.

Dalla morte di Madison erano passate ormai due settimane, ma il dolore non accennava a scemare, anzi ogni giorno era più intenso.

C'era una nota luminosa tuttavia nella mia oscurità, paradossalmente non ero sprofondata nuovamente nella mia solitudine, accanto a me si era stabilita una presenza costante: Shawn.

Se qualcuno me l'avesse detto un mese prima probabilmente gli avrei riso i  faccia, ma anche se io stessa stentavo ancora a crederci questo era accaduto, Shawn giorno dopo giorno mi era rimasto accanto e ormai faceva parte della mia vita; le mie sensazioni in merito non le avevo ancora decifrate.

-Camila-

Riconobbi subito quella voce, il proprietario era stato il protagonista dei miei ultimi pensieri e sorrisi immediatamente.

-Ciao Shawn- risposi senza voltarmi- sei in anticipo oggi-

-Già- rispose grattandosi la testa - Ho pensato di arrivare qui prima, visto che il bus arriva con mezzora di anticipo-

Lui arrossì e io non potei fare a meno di sorridere come una tonta.

-Sto pensando di iscrivermi al servizio dello scuolabus- continuò lui.

-Perchè?- chiesi confusa- tu hai la macchina-

Il rossore sulle sue guance si fece più intenso.

-Si, ma ecco...- iniziò a passarsi una mano tra i capelli freneticamente- Madison ti accompagnava e anche io voglio farlo-

Abbassai lo sguardo alle sue parole.

-Non voglio la pietà di nessuno-

-Non è pietà- mi rispose con sguardo ardente- neanche quella di Madison era  pietà e lo sai, voglio solo passare del tempo extra in tua compagnia e siccome tu non  vuoi che ti venga a prendere a casa, prenderò io il bus-

-Non è che non voglio- gli risposi -È solo che sarebbe strano tutto qua-

-Perchè?-

-Non lo so nemmeno io- gli risposi

Il suo sguardo si fece più intenso, mi bruciava dentro. Non sapevo se io ero in grado di provocare  le stesse sensazioni in lui, ma ogni cosa di lui per me era come una scintilla che esplodeva in un fuoco prorompente.

Restammo a guardarci così per secondi, minuti o forse ore, finché lui avanzò verso di me e mi avvolse tra le sue braccia protettivo.

-Non so spiegarlo Camila, ma ti prego non allontanarmi ora-

-Non ho alcuna intenzione di farlo- gli risposi sorridendo e insieme ci avviamo verso l'entrata della scuola.

***

Le lezioni furono più noiose del solito quel giorno o forse quella era solo la mia mera impressione.

Sbadigliai annoita e uscii dalla classe di storia con passo pesante.

Shawn mi aspettava al nostro solito tavolo per pranzare e appena mi vide sorrise.
Mi concentrai sul suo sorriso per evitare lo sguardo d'odio che mi regalò April in quel momento.

La mia amicizia Shawn non era andata molto a genio ad April; fino a quel momento non mi aveva detto nulla, ma non perdeva occasione di lanciarmi sguardi inferociti.

Avevo paura, anzi terrore.

-Lo so che non vuoi parlarne, ma April mi ha di nuovo guardata in quel modo- dissi a Shawn.

Lui si girò istintivamente verso di lei  che in tutta risposta attaccò le sue labbra a quelle di Jordan Miller.

-Credo che ha altro a cui pensare- mi disse Shawn ironico- comunque sia staremo attenti, non ti accadrà più nulla-

Mi rivolse di nuovo quello sguardo, lo stesso di quella mattina, lo stesso in grado di scavarmi dentro e sostenne i miei occhi finché un'ombra non attraversò i suoi.

-Non ti accadrà nulla- ripeté con lo sguardo basso, più a se stesso che a me -Sei l'unica persona che considero amica in questo momento, ti proteggerò-

Le sue parole inspiegabilmente mi lasciarono un senso di amaro in bocca.

Non me ne capacitavo.

Mi aveva detto delle cose bellissime, eppure nel momento stesso in cui mi aveva classificata come amica, sentii una punta affilata trafiggermi  il petto.

Mi schiaffeggiai mentalmente per questo.

Avevo smesso di fantasticare su Shawn.

Eravamo diventati amici, probabilmente per colmare il senso di vuoto che aveva lascito Madison e non volevo altro da lui se non  amicizia.

Mi ripetei questo come un mantra mentre riempiva il mio vassoio di cibo; tuttavia nonostante la mia ferrea volontà e razionalità, quel senso di amarezza non mi abbandonò neanche per un secondo quel giorno.

Note

Ciao 😁😁😁

Finalmente sono riuscita ad aggiornare... scusate il ritardo 😅😅😅

Spero che il capitolo vi piaccia un bacio 😘😘😘😘😘😘

❤❤❤

HEAVEN - Shawn Mendes & Camila Cabello-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora