Capitolo 4:

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Preso dal capitolo precedente:

<<Heei, amico ha detto che la devi lasciare stare. >> al suono della sua voce capii subito che era Federico, ad un tratto tutta la rabbia, tutta la paura che provavo pochi istanti prima sparì e venne rimpiazzata dalle tipiche "farfalle nello stomaco" non capivo il perché. Ma quella situazione mi faceva sentire sicura e protetta.

<< Mh.. Adesso te la fai con i drogati?>> mi chiede Marco con la sua voce odiosa.

<< Io non me la faccio con nessuno.>> sente le mie guance che si colorano di rosso però, non capisco il perché.

<< Allora questo tuo "amichetto" chi è? >> Marco fa il gesto delle virgolette con le dita.

<< Bhe.. questo "amichetto" ha un nome ed è Federico, ma se preferisci puoi chiamarmi Fedez! >> Fedez(?) ma che cazzo di nome è? Però mi sembra di averlo già sentito oppure ho bevuto troppo e non capisco più niente? Credo che sia più probabile la seconda ipotesi.

<< O-oh F-Fedez? Scu-scusami non ti avevo riconosciuto... è-è buio...>> risponde Marco la cui faccia era improvvisamente sbiadita. Poi con passo veloce va via. Okay, adesso non capivo più niente.

<< Chi è Fedex?>> chiedo a Federico, avevo detto bene era Fedex oppure fedèx? No aspetta..era Fedez, ad interrompere i mie pensieri è Federico.

<< Te lo spiegherò dopo ora andiamo. >> prende il mio polso con un po' troppa forza e iniziamo a camminare verso il parcheggio. Ci fermiamo davanti una macchina nera.

<< Sali. >> mi ordina con tono duro, e ora cosa gli prende.

<< Dove stiamo andando? >> gli chiedo, però penso di aver fatto la domanda sbagliata perché si avvicina a me velocemente con gli occhi che sembravano fiamme.

<< Vuoi salire in questa cazzo di macchina?! >> quasi urla, il suo tono è duro e arrabbiato. Cerco di nascondere la paura che provo al momento, però non ci riesco. Inizio ad indietreggiare fino a toccare con la schiena la macchina.

<< C-che h-hai? >> sento la mia voce tremare. Provo a cercare con lo sguardo qualche via di fuga perché lui continua ad avvicinarsi a me.

<< Cazzo. >> gira la testa prima di tornare a guardare me. Si avvicina ancora un po' fin quando non sento il suo bacino toccare il mio, mi chiude i polsi nella sua mano, inclina la testa. Mi bacia.

Mi bacia.

Un lungo e casto bacio, le sue labbra carnose sono appoggiate alle mie, con la lingua chiede l'accesso alla mia bocca ma io non lo faccio entrare. È ancora troppo presto per un vero e proprio bacio.

Si stacca da me, appoggia la sua fronte sulla mia siamo ancora entrambi affannati per colpa del bacio precedente, lui accenna un piccolo sorriso e anche io.

<< Non dovevo. >> dice Federico. Sento il mio cuore crollare e rompersi in mille pezzi, non capisco il perché. Ma d'altronde cosa mi aspettavo?


#GIANNI

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 15, 2014 ⏰

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Love. || Fedez and Emis KillaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora