Il cuore le batteva a mille, le sembrava quasi che da un momento all'altro potesse balzarle fuori dal petto e atterrare sul pavimento: certo, sarebbe stata una scena piuttosto comica.
Il cuore pulsante a terra e lei riversa sul divano con il sorriso stampato sulle labbra...chissà come l'avrebbe presa la donna dei suoi sogni...
Ok, doveva smetterla di fare certi pensieri idioti.
Rapidamente lanciò un'occhiata all'amica, seduta vicino a lei. I biondi capelli le sfioravano dolcemente le spalle e il suo volto era totalmente concentrato nella visione del film. Film che stava scorrendo sullo schermo da circa un'ora, e Marion non avrebbe saputo dirne il titolo, né la trama, né una sola misera scena. In fondo, come avrebbe potuto seguirlo?
La donna che amava era lì, a pochi centimetri da lei, e non l'aveva mai sentita così distante.
La verità era che neanche lei sapeva cosa fare, quello che era successo il giorno prima ancora la scombussolava. Certo il comportamento di C18 non era stato normale: era andata in un bar, si era ubriacata ed era tornata a casa praticamente barcollando -e grazie a Vegeta che l'aveva riportata, sennò neanche ci tornava. Poi, sull'uscio, le aveva detto che la amava e l'aveva baciata. Ma tutto questo da ubriaca! Insomma, Marion non poteva certo fare molto affidamento sulla cosa.
Si era limitata a metterla a letto tranquillamente, sperando che le passasse la sbronza. Poi, quando si era svegliata, l'aveva trovata davanti al televisore e si era seduta vicino a lei.
Un'ora di film e neanche una parola.
Ormai Marion iniziava a temere che la C18 ubriaca e quella sobria avessero due idee completamente diverse circa il loro rapporto, eppure continuava ad avere un briciolo di speranza.
Improvvisamente C18 si girò verso di lei e Marion arrossì sotto quegli occhi gelidi.
"Ehm... Marion... ho ricordi confusi al riguardo... ieri, quando sono tornata... ho fatto qualcosa di strano?"
La ragazza dai lunghi capelli blu arrossì ancora di più, a causa di quella domanda. In effetti sì, se si considera strano arrivare a casa, dichiarare eterno amore alla propria migliore amica e infilarle la lingua in bocca. Ma sarebbe solo stato imbarazzante dirglielo, se non lo ricordava tanto meglio.
"No, no, niente"
Rispose quindi, cercando di sembrare convincente. C18 aggrottò le sopracciglia, con un'espressione confusa. Rimase per qualche istante immobile, come se stesse cercando di mettere insieme i ricordi, nebulosi a causa dell'alcool.
Improvvisamente si alzò, dirigendosi in cucina e puntando dritta al frigorifero.
"Allora si vede che quello che ricordo era solo un sogno"
concluse. Alzando le spalle in un gesto di noncuranza afferrò una bottiglia d'acqua dal frigo, che poi richiuse. Svitò il tappo e si portò la bottiglia alle labbra, cominciando a bere con tranquillità.
Marion si alzò a sua volta dal divano, avvicinandosi a lei con espressione scocciata.
"Abbiamo centinaia di bicchieri in questa casa! Abbiamo il set di bicchieri di cristallo, quelli normali in vetro, quelli in ceramica che hai voluto comprare a tutti i costi e anche quelli di carta... mi spieghi perchè è così difficile convincerti a usarne UNO?!"
C18 continuò a bere con tranquillità, per poi riavvitare la bottiglia e rimetterla in frigo, come se nulla fosse.
"Qual'è il problema?"
Chiese quindi con aria innocente, guardando Marion con una serenità da manuale.
Marion la squadrò, letteralmente irata.
"Bè, non hai mai pensato che potrebbe farmi schifo la tua saliva sul collo della bottiglia?!"
C18 non disse niente, semplicemente si avvicinò e prese Marion per i fianchi, avvicinandola a sé.
Lentamente avvicinò la bocca a quella della giovane, che era letteralmente paralizzata dal gesto dell'amica. Le loro labbra si sfiorarono, per poi congiungersi completamente, mentre la lingua di C18 cercava e catturava quella dell'altra in una danza lenta e armonica.
Durò pochi secondi, quindi C18 piano si separò dall'altra, che ancora teneva gli occhi chiusi ed era rossa come un pomodoro maturo.
Un lieve sorriso si fece strada tra le labbra della bionda.
"Questo però non ti ha fatto schifo"
Lentamente scese di nuovo su di lei, questa volta per un semplice bacio a stampo, mentre Marion era quasi indecisa tra l'alternativa di pietrificarsi e quella di sciogliersi.
C18 sciolse l'abbraccio intorno alla sua vita e fece qualche passo indietro, mentre Marion riapriva piano gli occhi, cercando di tornare alla realtà.
"N-no... direi di no..."
balbettò appena, sentendosi terribilmente stupida e patetica.
C18 sorrise, superandola e allontanandosi, per tornare sul divano, dove si sistemò comodamente, pronta a vedere il film che seguiva quello appena terminato.
Marion rimase qualche istante ferma nel punto in cui si trovava, sbattendo gli occhietti come un coniglietto confuso. L'aveva baciata... da sobria... Sì, va bene, sembrava un bacio dato più per gioco che altro, però C18 non le era mai sembrata un tipo da baciare gente a caso.
Si girò e tornò lentamente verso il divano, guardando C18 con curiosità.
"Perchè l'hai fatto?"
C18 alzò la testa per guardarla, ma non le rispose direttamente, si limitò a sorriderle e a porle la stessa domanda fatta in precedenza.
"Ma tu sei sicura che io non abbia fatto niente, ieri? Non ero mica così tanto ubriaca, giusto un po' su di giri"
un lieve sorrisetto le adornava il volto e Marion si ritrovò a sorridere come una scema, mentre C18 tornava a voltarsi per seguire le prime scene di quel nuovo film.
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Io. Te. Noi.
RomanceRaccolta di fanfiction sul pairing C18 x Marion (coppia fanon, dall'anime Dragon Ball) Immagino tutti sappiate chi è C18, per quanto riguarda Marion, non si tratta di un personaggio ideato da me, ma di un personaggio che non è presente nel manga, ma...