🔥Fire🔥

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Sono le 6:00 del mattino ed è suonata la sveglia di mia sorella per l'ennesima volta, dal momento che è impostata ad ogni 5 minuti, perché sa che altrimenti non mi sveglierei mai. Mi alzo dal letto assonnata, con gli occhi sbarrati dal sonno, vista la nottata passata a guardare Netflix, probabilmente l'unica gioia del peggiore venerdì di mai, del peggiore non lunedì di sempre. Buongiorno a me e a voi. Pronti per sopportare una Jazmine più insopportabile di sempre. Diamo inizio all'anno più brutto di sempre. Mi sveglio o meglio mi alzo, perché sto dormendo in piedi, sciacquo il viso, senza nemmeno guardarmi in faccia, perché altrimenti lo specchio si romperebbe e non vorrei avere 7 anni di sfiga,dal momento che ne ho tanta, mi tengo quella che ho,e vi assicuro che mi basta e mi avanza pure . Mi vesto in fretta, prendo le prime cose che trovo in superficie e ritorno a sdraiarmi sul divano del salotto, in attesa che mio padre si alzi e ci porti a scuola. Se non fosse per mia sorella, io potrei svegliarmi pure a 7:30, però sarei sempre in ritardo, perché la mia scuola è un po' lontanuccia da casa. Guardo il telefono:sono le 6:55. Mio padre abbandona mia sorella in stazione, poi lascia me davanti al bar di fronte alla mia scuola, che apre solo alle 7:30 .Sono appena le 7:00. Quindi non basta che debba svegliarmi prima, devo pure aspettare fuori dal bar al freddo. Guardate sono già stanca di venire a scuola e siamo appena al primo giorno. Ma è il primo giorno dell'ultimo anno, si spera almeno . Eh già sono al quinto anno del liceo scientifico, non chiedetemi come abbia fatto,perché non lo so nemmeno io. Ciò che conta non è come abbia fatto, ma che ce l'abbia fatta. O sbaglio?

Finalmente hanno aperto la porta di ingresso della scuola. Era ora.Stavo congelando fuori. Appena varco la soglia della scuola, mi si stringe il cuore, una sensazione strana, si tratterà di ansia, ma non saprei. Non penso sia la stessa ansia che provi prima di un esame, di un test, di un interrogazione orale, di una presentazione orale, di un colloquio al lavoro, di una gara sportiva. È una sensazione più grande. Mi si stringe il cuore così fortemente che sento il cuore battere all'impazzata, come se volesse uscire. Li sento bene i battiti, uno ad uno, colpisce così fortemente che il mio fiato ne risente. Non so cosa stia succedendo. Non so perché abbia questa reazione . Mi continuo a ripetere: non succederà, non riuscirei a sopportarlo una seconda volta, non potrei sopravvivere una seconda volta, non voglio rivivere per una seconda volta. Paura. Dolore. Terrore. Ecco qual è l'effetto che mi fa sto ospedale appena varco questa porta. Magari qualcuno penserà: si tratta solo di ansia da prestazione, ansia scolastica, ansia da ultimo anno, ansia del futuro , ansia di dare il massimo. Magari. Ho molta paura di deludere i miei genitori, ma prima di tutti, me stessa. Non aspettatevi nulla da me. Non voglio complimenti. Non voglio parole carine . Lasciatemi stare. Lasciatemi in pace. Non abbiate fiducia in me. Non sono nessuno e continuerò a essere quel nulla. Non mi interessa primeggiare, avere la media più alta, essere la ragazza più alla moda, più popolare, con più amici, più simpatica, più gentile, più amichevole . Non mi interessa essere prima, come non mi interessa essere ultima. Non mi interessa niente di tutto ciò. Voglio solo che mi lasciate in pace, non chiedetemi come sto, non chiedetemi cosa vi racconto, non fatemi domande, non chiedetemi nulla . Voglio solo la quiete, la pace, la tranquillità. Desidero solo questo. QUIETE. Non ho voglia di competere con nessuno, perché non me ne faccio nulla di un voto più alto, di una classifica più in alto, di un trofeo . Cosa mi faccio di tutto questo, quando non so nemmeno chi sono e cosa voglio. Chi sono?
Non voglio che qualcuno mi ami, non se lo merita, perché finirò col trasportarlo nell'oscurità delle cavità più profonde del mio cuore . Voglio amarmi. Ma come si fa ad amare qualcuno, di cui non ci si fida più.Come si fa a provare sentimenti così forti per qualcuno, di cui non ti fidi per niente. Ho deluso tante persone . Ho ferito molte altre. Ma non volevo, giuro che non volevo farlo. Sono un uragano, che distrugge tutto quello che trova accanto. Non risparmio nessuno. Non amo nessuno, se non i miei genitori, ma ho causato tantissimo dolore. Non sapete quante lacrime hanno versato i miei per me . Non volevo tutto ciò. Non voglio che qualcuno soffri come hanno sofferto i miei. Non so magari sono vittima di una maledizione : faccio soffrire tutte le persone che ci tengono a me . Allontanatevi, per favore, vi sto supplicando, lasciatemi stare. Per favore non ce la farei a vedere qualcun altro soffrire. Non potrei . Non posso. Non devo. Me lo sono promessa. Piuttosto che ferire qualcun altro, preferirei soffrire io al suo posto. Io reggo al dolore , alle ferite.Oramai ci sono abituata alle cose negative. Non mi aspetto nulla. Mi lascio trasportare dalla Provvidenza. Il caro Manzoni ci insegna ad avere fede e credere. Io credo.Io ho fede in Dio, ma non ancora in me stessa . Non posso permettermi di amare qualcuno così passionalmente, così fortemente, non mi posso permettere tutto ciò. Ho promesso a me stessa che non devo più aspettarmi nulla da nessuno. Non verserò più una lacrima per nessuno, se non per me stessa . Non piangere. Non piangere. Sai per vincere, devi saper perdere. Non è stata colpa mia. Sono persa. Non so come uscire dal labirinto del mio cuore. Non piangere.Non sorridere a comando , perché è più facile.Urla il tuo dolore .Rido a squarciagola, perché se no piangerei fino a diventare cieca. Piangerei fino a non riuscire più a distinguere la pupilla, vedreste solo degli occhi rossi, stanchi di vivere, stanchi di soffrire, di provare dolore, abituata alla violenza, abituata al male.
Professoressa:
<<Ragazzi, mi raccomando studiate bene Alessandro Manzoni, che a breve ci sarà una prova scritta.>>
Il suono della campanella mi risveglia dal caos che provo. È un suono così acuto , come un urlo, un urlo di salvezza, di fuga. Qualcuno mi aiuti a fuggire da me stessa.

https://youtu.be/H3t1dmZTNVI👇🏽👇🏽👇🏽👇🏽👇🏽👇🏽👇🏽

We are all scared to be lonely with ourselves, with our thoughts, with our feelings, passions and fears.
-JJ

Rosso fuoco - JIFFYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora