La Casa Di Luke

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Tyler stava venendo verso di noi più arrabbiato che mai, quasi quasi vedevo il fumo uscire dalle sue orecchie.

Io mi tirai uno schiaffo mentale, senza preavviso Tyler si fondò su Luke e iniziò a picchiarlo violentemente. All'inizio Luke non capì nulla poi iniziò anche lui a colpirlo violentemente. In tutto questo io urlavo piangendo "Vi prego smettetela, fatelo per me vi scongiuro".
A quelle parole tutti e due si girarono verso di me vendendomi con il volto pallido pieno di lacrime in ginocchio con le mani tra i capelli, si allarmarono subito e vennero subito verso di me.

Appena Tyler mi accarezzò la testa lo respinsi con tanta forza che non mi sarei mai immaginata di avere, lui aveva il viso sanguinante e aveva la faccia sconvolta dopo 2 minuti che Luke mi stava confortano e Tyler mi continuava a fissare mi alzai e gli dissi "non ti avvicinare più a me, non voglio che mi inizi a picchiare senza un motivo, per una volta dopo tanto tempo che avevo finalmente un sorriso vero sul volto senza dover fingere, avevo finalmente capito tante cose che non sapevo su mio padre e arrivi tu rovinando la mia felicità perfavore vattene" dissi tutto in un fiato.
Tyler con la faccia ancora più sconvolta pronunciò "va bene, me ne vado ma ti prometto che veglierò su di te ogni singolo giorno della mia vita, finché non sarò più in vita" detto ciò sparì lasciando un vuoto incolmabile. Io sapevo che avevo fatto la cosa giusta ne ero più che sicura ero finalmente felice dopo tanto tempo.
Luke mi propose di andare in un posto speciale raccoglierlo tutto e andammo in macchina per andare in questo posto misterioso.
Arrivammo dopo 1 oretta in un giardino maestoso con una villa enorme.
"Qui è dove abito io" mi disse
Io rimasi a bocca aperta
Arrivati davanti alla porta ci viene subito ad aprire una graziosa signora sulla cinquantina di anni :"bentornato signorino Miller, benvenuta signorina?" per poco non le viene un colpo e inizia a piangere.
"ci assomigli così tanto cara sei uguale a tuo padre Josh" e mi strinse fortissimo,mi sentivo al sicuro nel suo abbraccio.
"Elisabeth, per cortesia non è così che si accolgono gli ospiti" dice una voce maschile affiancata da una donna.
"O mio dio, aspetta un attimo tu sei Maya, ci assomigli tantissimo a Josh, sei bellissima ci faceva vedere le tue foto ma dal vivo è tutta un altra cosa".

Dopo un ora di chiacchiere Luke mi porta nel posto speciale la stanza dove stava sempre papà. Dentro ci trovo nostre foto, regali, libri (ha sempre avuto la passione per la lettura sin da quand'era piccolo) e infine in un cassetto trovo una busta con scritto:

                  Per mia figlia Maya,

       "Figlia mia se sei arrivata fin qui
       significa che ormai sai che non
      venivo a San Francisco con dei
      colleghi ma da solo per lavorare
      a un progetto segreto che prima
      o poi scoprirai. In questa stanza
      troverai ciò che ti serve, ti voglio
      un mondo di bene tuo papà".

Eccomi tornata dopo non so quanto tempo due mesi un mese? Vabbè comunque sono ritornata più carica che mai e oggi tra l'altro sono felicissima perché ho saputo una cosa bellissima.
Si è risolto tutto a casa e continuerò a scrivere non so quanti capitoli al mese visto che è iniziata la scuola e sono molto impegnata ma il più possibile.
E niente spero che il capitolo vi piaccia fatemelo sapere. Un bacione ila❤️

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