Capitolo 17: We are...

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Capitolo 17: We are...

Il giorno dopo Nikolai tornò alla base senza preavviso, trovandosi nel salotto Ares con un braccio intorno alle spalle di Lisette e i due molto vicini. Per fortuna dei due non era arrivato due ore prima quando i due erano nel letto o nella doccia.

-Che sta succedendo? –chiese con il suo solito vocione Nikolai facendo saltare Ares dal divano a terra cosa che fece alzare all'uomo un sopracciglio.

C'era da dire che Nikolai era un uomo spaventoso a prescindere dalla sua protezione, era un soldato esperto, aveva più sangue sulle sue mani che il 90% degli eroi di guerra ancora in vita, era privo di paura nella lotta, un armadio di muscoli vivente che era in grado di combattere anche senza l'utilizzo di armi o di parti del corpo. Come potevano dimenticare il periodo che era stato legato e aveva ammazzato dodici soldati a suon di calci, beccandosi tre proiettili in petto e rimanendo vivo in qualche modo...era un mostro che poteva ucciderti con una mano...e no non era un modo di dire, aveva rotto un teschio a mani nude per rabbia un paio di volte in guerra...

Era una macchina da guerra.

Una macchina da guerra protetto da una dea così tanto che poteva affrontare gli dei e probabilmente spaccare loro più che qualche ossa.

Una macchina da guerra che aveva molto a cuore la propria famiglia, specie la piccola Lisette che era per lui sia figlia che nipote, dipendeva da che umore era.

E ora quella bambina era tra le braccia di un uomo...

L'istinto di sopravvivenza di Ares iniziò a farsi sentire molto velocemente.

-Allora?

Lisette lo abbracciò- sei tornato. Successo qualcosa?

-Solo dei ribelli- disse lui- che sono nel regno dei morti ora

Ares si tirò su dal pavimento, incerto su come comportarsi

-Lisette...- iniziò Nikolai

-Io e Ares stiamo insieme- disse lei tranquilla- ho recuperato una minuscola parte dei miei ricordi

Lui si bloccò un paio di secondi e si sedette sul divano- che ricordi?

-Ero una dea esterna dalle normali cerchie divine- disse Lisette- non ricordo molto, so che ero la dea degli eroi principalmente ma non ero solo quello probabilmente. Io ho aiutato Ares quando era piccolo

-Sei più vecchia di lui? –chiese stupito Nikolai

Lei annuì- di parecchio pare.

Nikolai annuì- e...

-E la relazione è cresciuta nel corso del tempo finché...

-Eravamo sul punto di sposarci- disse Ares trovando il coraggio di parlare- almeno dai miei ricordi ora posso dire che volevo sposarla

-Ma non l'hai fatto- disse Nikolai

-Ci siamo separati a causa dell'interferenza esterna. Io sono stato con il mio cerchio divino, lei è rimasta con i mortali –disse Ares

Nikolai annuì- e tu non la ricordavi

Lui scosse la testa e si sfiorò il polso- ho tenuto ciò che lei mi ha dato, sapevo che mi mancava qualcuno ma non sapevo chi o cosa.

-E hai avuto figli da altre nel mentre- disse Nikolai

-Non è colpa sua- disse Lisette

-Lo è –disse Ares- non avrei dovuto...

Nikolai gli posò una mano sulle spalle- non ricordavi, è normale. E poi non hai relazioni con quelle donne...no?

-No- assicurò Ares- non ho avuto altro che figli da loro

Nikolai annuì- bene...forse stare con lui ti aiuterà a ricordare altro

-Lo spero- disse Lisette contenta

-E tu vedi di fare una proposta decente- disse Nikolai alzandosi da divano- e se la vedo piangere ti trascinerò personalmente giù dall'Olimpo o dove cazzo vivete dentro il regno di Ade. Chiaro?

-Cristallino –disse Ares

Nikolai annuì allontanandosi per farsi una doccia.

Lisette sorrise- andata bene no?

Ares annuì- per fortuna...

The Fate of a GoddessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora