Midoriya, come ogni giorno dall'ultima volta che era sceso sulla terra, osservava dalle nuvole la bellezza delle montagne e del paesaggio terrestri. Tuttavia, queste non erano le uniche cose che lo esortavano a volgere il suo sguardo al pianeta di Dio, c'era una cosa ben più importante, bella, magnifica anzi, che catturava la sua attenzione: un ragazzo. Ebbene sì, Izuku Midoriya si era invaghito. Si era invaghito del ragazzo che sempre, fin dal primo momento in cui il mortale vide la luce, l'angelo aveva protetto.
Si chiamava 'Angelo Custode' la carica che Dio gli aveva affidato circa tremila anni prima, il giorno che il ragazzo fece la sua prima comparsa in paradiso.
Angelo Custode... un vero onore per qualsiasi normale angelo, dato che questa carica era riservata ai più degni, ai più responsabili e ai più empatici.
Davvero un onore, per gli angeli.Izuku osservava il suo protetto studiare dall'alto. Era davvero intelligente, un'altra cosa che gli piaceva di lui, e per un attimo pensò alla sua situazione: lui era un angelo, ed era omosessuale. Due cose assolutamente non compatibili, se si fosse seguito cosa dichiarava la dottrina giù, sulla Terra. Gli scappò una risatina divertita, pensando a quando le persone sul pianeta si erano messe in testa tali informazioni, scrivendo poesie e libri sul loro mondo... Quella era assolutamente una visione orribile dell'aldilà.
Dio era buono. Dio aveva creato una comunità di morti, dando loro una nuova vita, e amava tutti ugualmente; omosessuali e eterosessuali, neri e bianchi, golosi e sportivi, Monoteisti o politeisti... Tutti, o quasi. Per forza di cose, egli aveva dovuto creare anche l'opposto del mondo della gioia: L'inferno. Ma non era un posto di distruzione, di fiamme ardenti e di mosti come la maggior parte delle persone terrene lo immaginavano.
L'inferno era semplicemente un luogo dove persone non pentite delle brutte azioni fatte in vita albergavano; e inoltre era il posto dove chi disonorava Dio era costretto a stare.
In quel posto non c'era molta allegria, è vero... C'era odio, antipatia e distanza fra le persone; non che fosse un male per loro, anzi, erano quelle stesse persone a voler stare sole.
Quando un demone, abitante dell'inferno, avesse voluto una nuova "vita", avrebbe capito, e la presenza di Dio lo avrebbe illuminato, mostrando ad egli la retta via, la felicità, le amicizie e il valore di una famiglia. E questo, ora che aveva capito, era degno del paradiso, diventando in quel posto a mano a mano una persona migliore.Una calda voce paterna risvegliò il giovane quindicenne - che poi quindicenne non era - dai propri pensieri:《Izuku, che cosa succede?》si fece avanti la voce dell'Onnipresente Dio.
《Nulla, Padre.》dichiarò Izuku, ancora incantato a guardare la Terra.
《Pensi ancora a lui, non riesci a togliertelo dalla testa, Izuku.》Disse il Signore in un'affermazione.《Sai che questo è un male, vero?》
《Mi dispiace, Padre.》 volse lo sguardo al cielo, Izuku《Non ce la faccio proprio...》
L'invisibile Onnipresenza sospirò, sconfitta. Izuku non avrebbe dovuto essere innamorato di chi doveva proteggere.
Katsuki Bakugo aveva ora la stessa età di quando Izuku morì.
Si poteva dire che erano coetanei, anche se non era esattamente così, avendo Izuku vissuto molto più a lungo, dopo la morte.
Fatto stava che Izuku aveva sempre la testa fra le nuvole, in senso figurato oltre che letterale, nonostante sapesse che ciò che stava facendo sulla Terra avrebbe potuto avere ripercussioni molto importanti suoi due mondi.Una sera di qualche anno prima, Izuku fu chiamato da Dio per compiere il suo dovere di Angelo Custode e scendere sulla Terra, Katsuki Bakugo aveva bisogno di lui.
Come ogni volta, felice di svolgere il proprio lavoro, Izuku raggiunse entusiasta il mondo terreno, precipitandosi velocemente dal ragazzo sotto sua responsabilità.
Troppo velocemente, infatti la sua invisibilità non servì a nulla quando urtò violentemente contro il tavolo su cui erano state accuratamente sistemate delle padelle poco prima lavate dalla madre del ragazzino dodicenne, ora uscita.
Katsuki, non essendo stupido, si insospettì, armandosi della prima cosa trovata in camera sua: la sua piccola sedia.
Izuku aveva fatto un bel pasticcio quel giorno, gli angeli non avrebbero dovuto né farsi vedere né farsi sentire dai propri protetti, ma Izuku infranse quella regola, rispondendo al quesito del biondo che, guardandosi intorno, minacciava di lanciare una sedia addosso all'apparente nulla nella cucina.
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Heaven
FanfictionOneshot sull'anime Boku no Hero Academia. ~~~ Può un angelo innamorarsi di un umano? ~~~ Shonen-ai, BoyxBoy, Gay Non leggere se il genere non piace e se si è fedeli e fortemente credenti in qualsiasi religione. [Katsudeku] _________________________...