𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 𝒅𝒖𝒆.

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I raggi solari invadono la mia cara, quindi mi sgranchisco un po' le ossa, sposto la coperta e decido di alzarmi. Guardo l'orario e noto che sono solo le 7:35 del mattino, così essendo l'unica già sveglia, scendo giù e preparo la colazione.

Finisco di preparare i pancake e li metto sul tavolo, insieme a un barattolo di nutella, del succo all'ace e il caffè.

Nel frattempo mio zio ed Alex, sono appena scesi in cucina.

-Mmh, che odorino.- parla mio zio, mentre si siede su uno sgabello.

-Potrei abituarmi a te che ogni giorno ci prepari la colazione.- dice Alex sbadigliando, mentre gli rivolgo un semplice sorriso affettuoso.

Scendono anche Cami, Cody e Rafael e poi ci sediamo tutti attorno al tavolo a fare colazione in tranquillità, tra risate e annedoti dell'infanzia di Cody e Alex.

****

Rifletto a quanto sono stata forte, pur essendo molto piccola quando ho perso i miei genitori.

Da lì in poi, ho cominciato ad apprezzare la vita e tutto quello che ci dona, soprattutto le cose che sembrano più insignificanti; come quando la mattina mi alzavo e trovavo la colazione già pronta, che nonna mi aveva preparato con tanto amore, senza mai chiedere nulla in cambio, solo per il semplice scopo di farmi stare bene e cominciare la giornata nel migliore dei modi.

Dopo un dolore tanto grande, sembra sempre tutto uguale.

Provi di tutto pur di riaccendere il fuoco che ardeva prepotentemente in te, ma nulla ha più lo stesso effetto, difficilmente qualcosa ti emoziona. E' tutto così uguale, così insignificante, il tuo cuore non sente più nulla.

Sono una persona istintiva, mi affido solo a lui, al mio istinto.

Non cambio per nessuno, non mi adeguo a niente che non mi vada bene, mi ostino a vincere sempre, perché odio da morire perdere. Mi ribello a tutto ciò che trovo ingiusto, ho un carattere cosi' strano che ogni qualvolta rischio di perdere tutto e tutti piuttosto che reprimere i miei istinti. Una come me, o la ami fin da subito, oppure la odi, perché chi non si trova con me dall'inizio, di sicuro non si troverà bene col passare del tempo.

Tutti questi pensieri affollano la mia mente mentre il getto d'acqua calda della doccia mi rilassa.

Dopo una buona mezz'ora in doccia, esco e mi asciugo.

Decido di indossare una gonna a jeans a vita alta bianca aderente, con un top rosso che lascia libera solo una piccola striscia di pancia e delle decoltè rosse lucide, un giubbottino sempre a jeans bianco.

Metto solo un po' di mascara e un rossetto rosso fuoco, lascio i capelli mossi al naturale e scendo giù dagli altri.

-Tu vestita così non vai da nessuna parte.- parla Rafael in modo geloso.

-Condivido con mio cugino, sei troppo scoperta, cambiati.- Alex asseconda Rafael, mentre cody annuisce d'accordo con loro.

-Non è vero tesoro, stai benissimo. Sei molto bella e femminile.- mi difende lo zio.

-Che zio meraviglioso che hai, tesoro. Lui si che è un tipo molto giovanile, che ne capiscono quei trogloditi dei tuoi cugini e di tuo fratello.- dice Cami guardandoli male.

-Forza, andiamo, prima che uccido questa stupida della tua migliore amica.- afferma Alex.

Tengo Camila per un braccio, perché conoscendola so per certo che lo raggiungerebbe e gli mollerebbe uno schiaffo, e per quanto mi sarebbe piaciuto vedere una scena del genere, evito perché voglio uscire.

Dannatamente complicato 🌙Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora