Ain't from no heaven,
yeah, you heard me right<Possibile che non ci sia uno straccio di jeans decente in questo armadio?!> la voce di Taehyung arrivò fino al piano sottostante, dove i ragazzi stavano complottando di farlo uscire in pigiama. All'ennesimo lamento Hoseok non resistette più. Salí fino al piano di sopra e piombò nella stanza del grigio, senza che potesse dire niente. Si fermò davanti al suo armadio e afferrò una dolcevita nera, dei pantaloni larghi di jeans e degli slip a righe blu e bianche. Glieli buttò addosso senza alcuna delicatezza.
<G-grazie.> il ragazzo non ebbe nemmeno il tempo di dire una parola che Hoseok, come entrò uscì, senza dirre niente, come un robot dopo aver compiuto una missione. In effetti la situazione poteva essere definita una situazione estrema, e serviva l'aiuto indiscutibile di Hoseok.
<A che punto sta?> gli domandò Jimin disperato, mentre era accasciato sul divano con le gambe su Yibo, un'espressione sofferente stampata in faccia, in cerca di qualche parola di conforto che avrebbe potuto rianimarlo.
<Ho scelto le robe per lui, dobbiamo solamente aspettare che si vesta. Almeno il pericolo maggiore è scampato.>sospirò raggiungendo i due sul divano.
<Dove mi posso sedere?> domandò il moro guardando male Jimin, che aveva occupato la maggior parte di quel divano. Con un sopiro, il ragazzo dai capelli rosa spostò le gambe, concedendo ad Hoseok di sedersi. Si buttò letteralmente sul divano con una voglia di continuare a respirare pari a zero.
Tutti e tre sospirarono nello stesso momento.<Taehyung si lamenta tanto di me e poi è anche peggio.> sbuffò, è vero che Taehyung a volte era lento, ma Jimin era comunque ingiustificabile.
<Jiminie, su questo devo dare ragione a Tae. I tuoi ritardi sono incolmabili nemmeno se ci mettessimo d'impegno io e Taehyung e sommassimo i nostri ritardi.> disse, rivolgendogli uno sguardo veloce con la coda dell'occhio per vedere la sua reazione.
<Non è vero... Ho le mie motivazioni.> borbottò incrociando le braccia sul davanti.
<Deve uscire qualcun altro con voi?> Yibo s'introdusse nella conversazione.
<No.> rispose Hoseok scuotendo la testa contemporaneamente. Yibo avvolse un braccio attorno alle sue spalle, massaggiandogli il collo da dietro, Hoseok si lasciò trasportare da quel tocco; il tutto sotto lo sguardo attento di Jimin.
<Bhe, allora c'incontreremo stasera.>gli sorrise.
<Non vieni con noi?> domandò voltandosi verso di lui.
<No, vado con i miei amici.>
<Ah...> disse come dispiaciuto.
<Tanto ci vedremo lo stesso tutti quan-> non terminò la frase che si sentí Taehyung mentre scendeva di fretta le scale.
<Sono pronto!> esclamò con un sorriso soddisfatto sulle labbra.
<Yibo! Tu non ti sei ancora vestito? E poi mettete fretta a me voi due!> li sgridò. Yibo si alzò dal divano e raggiunse il fratello.
<Tae, non esco con voi oggi, ma vi raggiungo con i miei amici. Smettila di lamentarti e fai il bravo. Abbi un minimo di responsabilità almeno finché non arrivo io.> gli disse, mentre gli aggiustava i capelli, scompigliandoli. Gli ricadevano morbidi e mossi sul viso. Sembravano zucchero filato, ma non avrebbero mai potuto battere il colore rosa pastello dei capelli di Jimin.
<La smetti di trattarmi come un bambino? Non ho più quattordici anni!>si lamentò come un bambino.
<Dicevi la stessa cosa anche quando ne avevi quattordici. E poi tu sarai sempre il mio adorabile fratellino che è cresciuto troppo in fretta!> disse tirandogli le guance come le zie invadenti dei film. Jimin e Hoseok sogghignarono. Taehyung, una volta che riuscì a liberarsi da quella umiliazione che stava subendo senza scrupolo, gli fece la linguaccia e gli posò un bacio sulla guancia.
<Ci vediamo dopo Yibo.> lo salutò raggiungendo i suoi amici che stavano all'ingresso, mentre aspettavano quella testa bacata.
<Ti sei messo in tiro stasera?> domandò Jimin, squadrandolo da capo a piedi.
<Sono i vestiti che mi ha dato Hoseok, perciò...> si giustificò.
<Contando anche gli slip a righe blu e bianche?> ridacchiò Hoseok prendendolo in giro. Taehyung spalancò gli occhi, preso alla sprovvista, gli diede uno schiaffetto sulla spalla che percepí a malapena.
<Zitto idiota!> gridò quasi, completamente rosso in viso. Jimin stava morendo dal ridere.
<Ti ha scelto anche le mutande? E tu le hai indossate veramente?! > domandò il ragazzo dai capelli rosa, continuando a piegarsi in due dalle risate.
<Ragazzi! Smettetela!>sbuffò infastidito. Non lo ascoltarono.
<Va bene, continuate a ridere! Io intanto ho il mio bellissimo culetto fasciato dalle mie magnifiche mutande a righe blu e bianche!> alzò un pò il tono di voce quando lo disse, e dei ragazzi che passavano da lì in quel momento lo sentirono, guardandolo male. Si vergognò improvvisamente, notando i loro sguardi straniti. Hoseok e Jimin continuarono a sbellicarsi.
<Che hanno da guardare?> farfugliò con il broncio. Dopo qualche secondo si unì anche lui alle risate contagiose dei due.
Un ora dopo c'erano Hoseok e Jimin che si stavano sfogando in pista. Taehyung quella sera aveva già dato, ed era abbastanza. Perciò se ne stava semplicemente seduto. Fu in quel momento, mentre armeggiava con quella dannata moneta, che incontrò quel ragazzo misterioso. Il suo cuore si fermò quando lo vide, sin dall'inizio quel ragazzo gli incuteva timore in qualche modo, nonostante l'aurea carismatica che lo circondava.
Quella fatidica frase gli arrivò alle orecchie come niente, mentre sentiva il corpo del corvino così vicino al suo, ed il suo odore così buono.
<Ne sei sicuro, angelo?>
Buonasera. Spero che vi possa piacere, penso che dedicherò tanto a questa storia. Aspettatevi di tutto , riguardo alla trama, ahahaah. Non faccio spoiler😂
Notteeeeee
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Don't Call Me Angel. KOOKV [ITA]
VampireIl corvino si avvicinò al suo orecchio. Le sue labbra toccarono a malapena il lobo di Taehyung. 04/10/2019 #191 in vampire- 05/10 /2019 #99 in vampire- 10/10/2019 #64 in vampire- 16/10 /2019 #180 in bts- 16/10/2019 #78 in vkook- 16/10/2019 #76 in t...