KATY

14 2 0
                                    

Inizio a correre dritta di fronte a me tirando pugni all'aria. Diamine non vedo niente forse è meglio che mi fermi, mi tolgo i capelli, oramai bagnati, dal viso. Mi strofino un po' gli occhi e finalmente vedo la faccia del cretino che presumo abbia messo in atto lo stupido scherzo.

Io - ma sei pazzo! Cosa hai fatto?!?! -

Urlo e nel frattempo è arrivata anche Katy

Jake - mi diverto un po' a stuzzicarti. A e comunque quello è succo d'arancia ti conviene lavarti i capelli se non vuoi tagliarteli. -

No ti prego i capelli no... Il succo d'arancia li fa increspare tutti, me li devo lavare subito altrimenti me lo dovrò tagliare cone in terza elementare con la coca cola. Lo ricordo come se fosse ieri, eravamo all'uscita della scuola, quando mi sento scorrere un liquido in testa e lungo tutta la schiena. Era coca, i miei capelli si incresparono e dovetti tagliarli... Non uscivo di casa, se non per andare a scuola.

Io - Katy, ci vediamo domani a scuola -

Katy ci rimane un po' male e resta a fissarmi a bocca aperta mentre vado via, so che Jake fa tutto ciò perché vuole che io mi arrabbi, così lui si diverte. Però se non sto al suo gioco e lo ingnoro del tutto, ci perderà gusto e mi lascerà in pace.
Salgo su lmio motorino e vado a casa... Non voglio farmi vedere da i miei genitori mi farebbero troppe domande e non ho voglia di rispondere.

                    *********

Salgo silenziosamente le scale e quando la missione sta per essere compiuta, Hardin, quel rompiscatole di mio fratello mi afferra il polso.

Hardin - perché sei bagnata? -

Ci mancava solo la sua stupida preoccupazione... Lo amo quando si preoccupa per me però potrebbe evitare di essere la mia tata isterica

Io - mi sono scontrata con una signora che beveva un succo e mi è finto addosso tutto qui ora però mi devo dare la doccia. Ciao -

Chiudo subito la porta e lo lascio a bocca aperta... Probabilmente non sa cosa dire, come al solito del resto. Lui è sempre stato il contrario di me io ho sempre la risposta pronta e lui no, io sono molto estroversa e lui è timido, l'unica cosa che abbiamo in comune è il fatto che non ci facciamo mettere i piedi in testa da nessuno. Entro nel bagno lo chiudo a chiave ed entro nella mia vasca da bagno. Io mi ritengo molto fortunata, perché i miei genitori fanno dei lavori che ci permettono di avere molti soldi, però per questo non ho molti amici veri... Di solito mi usano solo per venire alle feste di mio fratello di tutti i weekend, oppure mi chiedono dei favori. Ora però è meglio che mi sbrighi devo fare i compiti.

             **********************


Bene ho finito tutto, ora posso appisolarmi per circa due ore prima che arrivi l'ora di cena. Spero di non fare più incubi su quello stupido ragazzo...

Dove sono? È tutto nero... È strano pero mi sembra di aver già vissuto questa scena. Cosa? Cosa è quel bagliore lontano? Meglio che vada da quella parte qui non si vede niente. Ma oramai sto camminando da ore e il bagliore è sempre li non riesco a raggiungerlo, allora decido di correre ma più lo faccio più il bagliore è lontano... No... No... Ti prego perché tutto a me. Mi sembra una scena horror,ad un certo punto però sento un urlo lontano e poi una fitta alla gamba mi fa accasciare a terra sbattendo la testa.

Appena mi sveglio mi accorgo che era solo un altro incubo, però stava non so trattava di Jake,altrimenti avrei visto anche lui ma lui non c'era... Che lui fosse quel bagliore? No ma cosa mi passa per la testa! Lui mi odia e io odio lui non è possibile lui non potrà mai essere la mia luce.
In tutto ciò mi sono accorta di essere di nuovo a terra però stavolta ho sbattuto il gionocchio e stranamente tutta la gamba mi fa male. Ma com'è possibile che capiti tutto e me?
La mia vita è uno schifo, ma io continuerò a ringraziare per essere nata dato che ho amici, (anche se non sono tutti veri) ho una famiglia e soprattutto ho tutto ciò che mi serve e mi stringe il cuore sapere che ci sono persone che non hanno nulla di tutto ciò. Però adesso è meglio che io mi concentri sulla mia gamba, provo a muoverla e mi fa male. Penso che non si sia rotto niente, dopo tutto il letto è alto solo dieci centimetri. Dopodiché metto una mano su letto e una sul comodino di fianco e provo ad alzarmi,fino a sedermi sul mio letto. Con fatica raggiungo la porta rischiando di cadere un bel po' di volte,appena arrivo alla porta sento un urlo... Simile a quello del mio incubo, però stavolta era reale ed era la voce di mia madre. Dimenticandomi del tutto della gamba, mi precipito sulle scale che sono ad un metro dalla porta della mia camera, ma appena arrivo sulle scale un dolore lancinante prende possesso di me, e cado dalle scale. Un dolore ancora più forte mi prende alla testa e poi buio.

     

          **********************

Sono in una stanza bianca e mi sento indolenzita. Sento che non posso muovere né il braccio né la gamba, appena alzo la testa per controllare se è tutto ok sento un dolore alla testa.. Ora ricordo, stupida come sono, ho corso dimenticandomi che mi faceva male la gamba e poi sono caduta dalle scale. Si penso sia andata così. Inizio a muovere lentamente la testa e scorgo mia madre e mio padre fuori dalla stanza dove sono io attraverso un vetro. Provo a farmi notare e fortunatamente ci riesco, loro entrano in camera e mi abbracciano, facendomi anche un po' male ma non così tanto... Aspetta ma Haridin dov'è?

Io - mamma -

Dico con voce roca

Mamma - tesoro se ora non fossi in queste condizioni te ne direi di tutti i colori -

Cazzo che fastidio quando fa così, va sempre a conclusione affrettare e non lascia spiegare come è andata sul serio... Però glielo spiegherò dopo ora voglio sapere dove si trova mio fratello.

Io - dove si trova Hardin? -

Mamma - lui sta arrivando... Prima che tu cadessi dalle scale ho trovato uno scarafaggio e ho urlato. -

Io - perché me lo dici? -

Mamma - perché sei corsa giù dalle scale dopo che ho strillato e quindi pensavo fosse per quello -

Ora ricordo... Si sono scesa prorpio per questo

Io -  mamma io penso che tu sia troppo fifona -

Ad un certo punto entra una dottoressa che dice a i miei genitori di uscire dato che ho altri ospiti e non devo essere affaticata troppo.
Da un lato la trovo una cavolata, ma dall'altro lato sono contenta che i miei escano, altrimenti mamma mi avrebbe fatto tantissime domande, come suo solito... Chissà chi sono i miei ospiti.
Guardo verso la porta e vedo Katy entrare. Il mio viso si illumina, ma la mia felicità scompare nell'esatto momento in cui vedo chi c'è con lei.
Cosa ci fa Jake qui? Lui mi odia non sarebbe dovuto venire,beh almeno non mi odia del tutto no?
Ma cosa vado a pensare lui mi odia e basta, sarà venuto solo perché lo avranno costretto i genitori oppure Katy lo ha costretto ad accompagnarla, dato che lui ha il motorino e lei no... Chissà quando deciderà di prendere la patente.

Katy - Johann ma cosa hai
            combinato?

Io - sono caduta dalle scale

Jake - la solita sfigata -

Katy - Jake devi smetterla lei non ti ha fatto assolutamente niente, e tu continui a tormentarla e darle fastidio, anche se è in queste condizioni. Sei senza cuore e sai che altro? Secondo me è solo colpa tua, se non l'avessi bagnata non sarebbe stata costretta a tornare a casa e non sarebbe successo tutto questo!!!  -

Le sue parole mi lasciano sconvolta, come può dire che è colpa di suo fratello? Lui non poteva saperlo... Ci odiamo a vicenda però in questo caso devo difenderlo.

Io - Katy non è colpa sua lui non poteva sapere che sarei caduta... Non avrebbe dovuto farmi lo scherzo però lui non lo poteva sapere -

Jake - allora non sei così tanto stupida-


Io - nonostante io ti abbia difeso tu mi offendi per la millesima volta... Sai che ti dico? Ti mi fai schifo. E detto questo puoi andartene affanculo a casa tua perché io qui non ti voglio. -

Lui mi guarda allibito e senza dire una parola va via. Katy mi guarda e poi dice

Katy - sei stata grande sono d'accordo con te ora però devo andare ti verrò a trovare domani. Ciao -

   

             ******************

È passato un mese da quel brutto incidente e da allora Jake non mi ha più dato fastidio. Il mio braccio è guarito, si era solo slogato. Per fortuna sulla testa c'era solo un bernoccolo e poi c'è la gamba, beh quella si è rotta e ora cammino con le stampelle, anche a scuola.
Mi hanno riempito di domande quando sono andata a scuola con le stampelle, io ovviamente non ho risposto a nessuno dato che le domande mi scocciano, ho spiegato bene la situazione solo alla mia famiglia e alla mia amica Katy.

PER UN BICCHIERE DI BIRRA (versione originale) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora