Capitolo 1

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Questa storia inizia tanti, troppi anni fa.
Però prima di raccontare ciò che succede adesso, ho la necessità di descrivere ciò che c'è da sempre.

Tutto è iniziato quando ancora eravamo due bambini, frequentavamo entrambi le scuole medie di quello che è il mio/nostro paesino sulla costa ligure.
Lui un anno più grande di me; io follemente innamorata.
Lui, il tipico ragazzino sfigato, con il viso ancora da bambino, sglabro e rotondo. I capelli color grano scuro e due grandi occhi castano chiaro, sul limite del verde militare.
Io, la tipica ragazzina sfigata, la facile preda delle "fighette" della scuola, con qualche chilo di troppo, e gli occhi verdi troppo spenti per quell'età. Portavo ancora i capelli corti, tagliati a caschetto sotto il mento, rossi come il fuoco, e posso affermare che il colore è rimasto lo stesso anche dopo una decina d'anni. Il mio viso era rotondo, pieno di lentiggini e di insicurezze.
Ci siamo conosciuti grazie alla sorella di lui, E..
E. è più piccola di me di quasi un anno, scoperta grazie allo sport che pratico tutt'ora, la pallavolo. Lei, la ragazza che, nonostante i 2734,6 km di distanza che ci separano, è una delle persone più importanti della mia vita.
Ritornando a Lui...
Ciò che faceva sorridere e a tratti ridere, era il mio atteggiamento completamente involontario nei confronti di questo ragazzotto impacciato.
Proprio come descritto nei film, la mia cotta comprendeva il battito accelerato al massimo e un rossore incontrollato in viso quando incontravo questo mistico soggetto per strada, nel vicolo principale del paese o quando dovevo vedermi per un gelato con sua sorella.
Questo amore folle è durato ben 4 anni, tutti i tre anni passati alle medie e anche il primo anno di liceo.
Mi ricordo perfettamente quando lo incrociavo la mattina in stazione, al passaggio da un binario all'altro, lui che si dirigeva di fretta al secondo binario per G. e io rimanevo pietrificata sul primo per S..
Ciò che mi succedeva era sempre uguale, da anni; non riuscivo a parlare, mi mangiavo le parole mentre il mio cuore impazziva e le mie guance diventavano rosse come frutti maturi.
Sempre così, io non mi accorgevo di ciò che mi stava succedendo, mi raccontavano tutto nei più minuziosi dettagli i miei amici di una vita, che assistevano giorno dopo giorno, anno dopo anno (oramai senza fare una piega) a quella scena, sempre uguale, sempre bella e imbarazzante al contempo.
Lui che da ragazzo tonto e timido non si accorgeva di quanto io fossi presa, e io che non riuscivo a capire che cosa mi stesse succedendo.
Il suo atteggiamento da pesce lesso è continuato nel tempo, è migliorato, ma è sempre tanto, tanto timido... E non posso affermare il fatto che sia diventato furbo, anzi.
Io sono cambiata, sono cresciuta, sono migliorata nel comportamento che prima era incontrollabile e ora è fantasticamente a posto, o almeno ci provo.
Ma basta con gli spoiler, continuiamo con il passato...
Finalmente un giorno intorno a Natale del mio primo anno di liceo, mi accorsi che l'infatuazione dei suoi confronti era magicamente scomparsa.
Mi recai, invitata dalla mia amica, a casa loro per passare un pomeriggio a guardare un film, ricordo ancora il titolo "The Host", film fantascientifico con colonna sonora top di uno dei miei gruppi preferiti, gli Imagine Dragons.
Lì mi accorsi che lui, la persona che fino a qualche tempo prima mi rendeva impotente nei confronti del mio stesso fisico, non mi faceva più lo stesso effetto.
Durante quel pomeriggio sono riuscita a parlargli, a scherzare e rimanere del mio bianco pallido lentigginoso senza alcun problema.
Mi ero convinta che "mi fosse passata", questo è ciò che il mio fisico mi faceva credere, ciò che andavo a raccontare in giro, ai miei amici e a coloro che smisero di esserlo con il tempo.
Ma mi sbagliavo. E ora lo so. Dopo anni lo so.

Between us, seas and mountains. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora