Per qualche momento restò totalmente immobile incapace di reagire o di realizzare quello che era appena successo ma le mani di lui a contatto con la sua schiena la fecero completamente rinvenire catapultandola in un vortice di emozioni più grandi del suo metro e sessanta d'altezza.
Senza pensarci oltre fece scivolare le mani dietro al collo di lui premendo leggermente per approfondire il bacio.
Non era certa quasi di nulla nella sua vita ma lì, in quel momento, era certa che si appartenessero.
I loro corpi erano perfettamente incollati come due pezzi di un unico puzzle e nulla importava, ne il freddo, ne le persone che da un momento all'altro avrebbero potuto vederli.
Era un bacio che sapeva di vodka ma anche quella scompariva totalmente annebbiata dalle miriadi di scintille che emanavano.'C'è un hotel infondo la strada'
Si staccarono quel tanto che bastava per guardarsi negli occhi.
Non poteva credere che proprio Alberto avesse pronunciato quelle parole e sorrise compiaciuta ignorando la vocina nella sua testa che continuava ad urlarle quanto fosse pessimo quello che stavano per fare.
Era l'alcool a parlare per loro? A dirgli cosa fare?
Sicuramente quello aiutava ma entrambi sapevano bene cosa stessero per fare e non era nulla che entrambi non volessero.
Si ritrovarono a correre mano nella mano come due bambini che inseguono un aquilone e si ritrovarono senza fiato davanti all'ingresso.
Prima di entrare si lanciarono un'occhiata furtiva chiedendosi tacitamente se volessero continuare ed entrambi spinserò in avanti la porta girevole.
Appena entrarono furono investiti da un'ondata di caldo in netto contrasto con il freddo di prima ma perfettamente concordante con quello che provavano.
Si ritrovarono in una hall enorme e lussuosa e per poco non scoppiò a ridere.
Erano completamente fuori posto in quella stanza ma allo stesso tempo non c'era posto migliore dove potessero essere.
Infondo non importava molto il dove se lui era lì.
Si girò a guardare il suo profilo intento a parlare con la receptionist e ad ogni parola che pronunciava il cuore saltava un battito.Stai davvero facendo la cosa giusta?
La voce proveniva dalla sua coscienza ma si sentiva come se tutti in quella stanza stessero pensando la stessa cosa.
Prima di quel momento non pensava che due sentimenti cosí distanti tra loro, l'amore e il senso di colpa, potessero coesistere nello stesso momento e invece ora era lì, li sentiva entrambi come macigni e non sapeva quale far vincere.'Andiamo?'
Si accorse solo in quel momento che Alberto si era girato verso di lei, con la chiave della camera in mano, e aveva di nuovo intrecciato le loro mani.
Deglutì a vuoto e sorrise conducendolo verso l'ascensore.
Non aspettarono nemmeno che le porte si chiudessero alle loro spalle prima di riprendere a baciarsi.
Ogni carezza, ogni contatto, era come una boccata d'aria fresca dopo esser rimasti per lungo tempo in una piccola stanza.
Le loro mani rimanevano intrecciate, incapaci di staccarsi l'una dall'altra, come se staccandole potesse crollare tutto il mondo.
Solo quando le porte si stavano per richiudere si resero conto di essere arrivati al loro piano e fecero uno scatto in avanti per evitare che le porte si richiudessero.
Fu lui a fare il balzo in avanti per mettere la mano davanti al sensore dell'ascensore ed essendo ancora intrecciati tra loro Tish, che non aveva i riflessi così pronti, si era trovata catapultata in avanti senza che i suoi piedi avessero il tempo di capire cosa stesse succedendo e si aggrappo alla prima cosa che si era trovata davanti: Alberto.
Si ritrovò schiacciata contro la parete di fronte senza sapere nemmeno lei come e con lui davanti che la fissava divertito.'Non provare nemmeno a fare una battuta sul fatto di cadere ai tuoi piedi perchè..'
Senza rendersene conto stava per dire
"Perchè ti lascio"
Ma poi si zittì cercando un'alternativa che non desse inizio a sensi di colpa o discussioni.'Perchè davvero potrei ucciderti'
Sperò di risultare il più convincente possibile nel falso tono divertito che aveva messo su cercando di non farsi divorare dalla tristezza.
Aveva desiderato Alberto per così tanto tempo, le era mancato così tanto e aveva immaginato quel momento ancora e ancora ma era davvero così che voleva accadesse?
Sentì qualcosa di umido sul collo e riaprì gli occhi, rendendosi conto solo in quel momento dj averli chiusi, e si ritrovò davanti i capelli scuri di lui chino a darle un bacio sul collo.
Fu inondata dal suo profumo, lo stesso che aveva sempre, e tutte le decisioni razionali che avrebbe dovuto prendere scomparvero totalmente rimpiazzate da un cieco, ma appagante, egoismo.
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E poi ti penti
FanfictionTish e Alberto non si vedono da 5 anni, entrambi hanno le proprie vite ed entrambi pensano di essersi dimenticati l'uno dell'altro.. ma sarà davvero così?