I raggi del sole penetravano dalla finestra puntando irremovibili sul volto del castano, costringendolo già a borbottare e lamentarsi senza ancora aver avuto il tempo di potersi svegliare. Schiuse le palpebre rigirandosi fra le lenzuola mentre allungava il braccio verso il lato opposto del letto. Nel tastare la superficie vuota, Caleb scattò come una molla cominciando a guardarsi intorno nervosamente. Non poteva essere successo ancora.
Il flusso di pensieri negativi che si erano da poco impadroniti della sua mente ancora stanca e assopita dal sonno, si interruppe sentendo la voce calda e roca del compagno che aveva appena chiuso la porta della stanza, entrando nella visuale di Caleb con un vassoio tra le mani.
"Ti sei svegliato finalmente. Non volevo disturbarti ma stavo davvero rischiando di fare tardi, quindi, ho fatto portare la colazione in camera, anche per te. Io ho appena finito di mangiare, spero non ti dispiaccia se ti lascio questo" mormorò poggiando il vassoio - contenente una tazzina di caffè fumante accompagnata da un croissant e alcune bustine di zucchero - sul comodino al suo fianco.
"E vado a farmi una doccia veloce. L'assenza di David mi sta facendo impazzire, senza di lui devo portare i ragazzi in campo e tenerli d'occhio per tutta la durata del nostro soggiorno qui in Russia" continuò osservando il volto ancora assonnato dell'altro ragazzo che stava cercando - senza molto successo - di capire tutto quello che il rasta stava dicendo, era decisamente un orario snervante per svegliarsi, questo rompeva completamente la sua solita routine, totalmente diversa da quella del biondo e non migliorava sicuramente il suo umore mattutino.Jude si era nel frattempo spogliato, restando in boxer e camminando a passo spedito verso il bagno; si bloccò quasi davanti alla porta voltandosi verso Caleb che si era avvicinato al vassoio e ne osservava vago il contenuto.
"Mi sono personalmente accertato che il croissant fosse alla crema, come è sempre piaciuto a te" subito dopo varcò la soglia della porta richiudendola alle sue spalle."No Axel, te lo puoi scordare. Non lascerò che uno dei tuoi insulsi piani rovini Njord." l'argenteo strillava dall'altro capo del telefono mentre il suo interlocutore sospirava affranto.
"Te l'ho detto Shawn, non ho altra scelta. Cinquedea non vuole sentire ragioni. Vuole Njord nella cerchia degli imperiali. L'unico modo per aiutarlo è fare come ti ho detto, ti prego, devi fidarti di me""Non sai dire altro? Lo sai che mi fido di te, più di chiunque altro, ma bada bene a quello che sto per dirti. Se succederà qualcosa a Njord che comprometterà la sua persona o la sua carriera calcistica, ti riterrò unico e diretto responsabile." il tono di Shawn si era abbassato, risuonava quasi come una supplica più che una minaccia ma Axel, che aveva avuto modo di assistere in prima persona al drastico cambiamento di Shawn Froste, era perfettamente consapevole che se avesse tradito la sua fiducia, ancora, non glielo avrebbe mai perdonato.
E' vero che possedeva un animo puro, da sempre una docilità fuori dal comune e gentilezza senza limiti ma il tempo lo aveva portato ad indurire alcuni dei suoi tratti caratteriali che lo rendevano così unico nel suo genere e Axel sapeva di aver avuto un ruolo decisivo in questo processo.
"Hai la mia parola, ti prometto che starà bene." riattaccò la telefonata senza lasciare al compagno il tempo di un saluto; si mordicchiò il labbro inferiore passandosi le dita fra i biondi capelli dalle punte azzurre morbidi e setosi, incastrando alcune ciocche dietro le orecchie. Si avvicinò alla finestra, osservando i primi raggi del sole dar vita al freddo paesaggio della scorsa notte; la sua mente non poteva fare a meno di riesumare la scena che tanto lo faceva stare sovrappensiero.
Non riusciva a scacciare via l'immagine delle loro labbra unite. Non riusciva a capire cosa lo infastidisse così tanto. Insomma pensava di essere riuscito, finalmente, a trovare la sua stabilità con Shawn. Se lo amava? Era chiaro che sì. Sentiva continuamente l'immancabile desiderio di averlo al suo fianco, fin da quando erano ragazzi, era sempre stato l'unico in grado di affievolire o quantomeno domare la fiamma ardente dentro di sé; ma Jude per lui era tutto un altro discorso, da sempre.
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Demons || Fudou x Kidou
Fanfic"[...] La verità è che ti sei insinuato nella mia vita, dentro di me, in una maniera tale da tenermi incatenato a questo assurdo sentimento che provavo, provo, nei tuoi confronti. Anche quando sei sparito. Quando ci siamo addormentati insieme, dopo...