4- Pietà.

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-N-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHH- GNAAAAH-

<<T-TODOROKI-KUN... B-BASTA... >> Ancora un'altro giorno di tortura, ancora un'altro giorno di turno, e ancora un'altro giorno di malessere. Da quel accaduto, non li parlai minimamente, facevo finta di non ascoltare. Ma ogni volta che dovevo essere presente alle torture immemorabili e inimmaginabili, sentivo per bene la sua sofferenza e il suo dolore attraverso quelle urla. Sentivo le sue lacrime scendere lungo il suo viso, facendo peggiorare la situazione. <<IIIGHK... T-TI PREGO... B-BASTA A AAH... F-FALLI S-SMETTERE T-T-TODOROKI-KUN>> mi guardava con occhi addolorati e lucidi. E ogni volta, al vederlo così, sentivo un vuoto dentro di me.

Questa. È la mia tortura.

<<Va bene così, è bastato per oggi. Raccogliete tutto.>> ordinò la solita guardia, e mentre gli altri sistemavano venne da me <<Mi dispiace per il ritardo Agente Todoroki, ma dovevo allungare la cosa. Voglio vedere fino a quanto...>> si guardò le spalle, dove due guardie tenevano stretto il prigioniero, anche nelle sue condizioni di non poter muovere un dito. <<Riesce a resistere... Non credo molto, o canta, o... Beh... La sua ora arriverà prima del previsto.>> ritornò a guardare me. Lo guardai con Freddezza, cercando di non far uscire il mio disgusto e la mia acidità verso di esso.

<<Caporale...>> Chiese un giovane soldato <<Abbiamo finito>>

Una volta che se ne andarono, che la porta venne chiusa, che i loro passi si fossero allontanati, guardai verso la gabbia del leone indifeso, steso per terra, singhiozzando e piangendo.

<<Oi...>> mi avvicinai alle sbarre
<<L-l-lasciami in pace... Igh...>>
Mi Abbassai alla sua altezza anche se ero consapevole che non mi avrebbe visto.
<<P-PERCHÉ N-NON LI FAI SMETTERE!? PER-PERCHÉ M-MI F-F-FANNO Q-QUESTO!? IGGHHH... PERCHÉ... PERCHÉ MI FAI SOFFRIRE COSÌ TANTO...!?>> scoppiò in un pianto forte, non ne voleva sapere niente di alzarsi ne di guardarmi.

Mi faceva male il cuore al vederlo così. Non posso lasciarlo così, è più forte di me.

<<Midoriya... Io non posso fermarli, non sono nessuno rispetto al loro grado per farlo. >>

<<ALLORA RI-RIBELLATI.>> Alzò la testa da terra e mi guardò con tante emozioni negative mischiate che manco riuscivo a definirne una precisa <<ANCHE C-CON QUELLA MERDA DI SCUDO DI FERRO CHE HAI>> si strisciò fino alle sbarre con le braccia tremanti <<VE-VEDO PERFETTAMENTE QUELLO CHE SENTI.>>

Io Rimasi in silenzio, guardandolo neutrale e calmo come sempre. Mentre lui... SEMBRAVA... arrabbiato...!?
<<SMETTILA D-DI G-GUARDARMI CON QUELLA F-FACCIA DI CAZZO.>> sui suoi occhi si formarono altre lacrime e abbassò lo sguardo, affondando tra le braccia.

Io non sapevo come comportarmi... Dentro di me non Capivo cosa stesse succedendo.

Se obbedisco agli ordini, non avrò alcun problema... Però... Mi sentirei sporco di questo reato... Un falso...
Se ascolto me stesso... Sarei giusto... Anche se fuori le regole... E potrei anche essere licenziato... E mio padre...

Strinsi i pugni. Mi alzai e presi dalla borsa un mazzo di carte e gliele tirai. Lui si fermò per un attimo, alzò piano la testa e mi guardò confuso e basito.

<<Scusa, mi sono dimenticato di portare la scacchiera. Ma credo che una partita a scala 40 possa anche essere un bel passatempo>> cercai di essere gentile, ma il mio tono autoritario e la mia espressione apatica non lo furono affatto.

Mi guardò male, con freddezza, e ritornò alle sue braccia.
<<... Beh... Ci ho provato a farti stare meglio.>> feci le spallucce e mi Abbassai per riprendere le carte, ma lui le prese e le tirò con sé.

<<Fare una partita a carte non vuol dire consolare una persona >> Il suo tono era pieno di disgusto e delusione.

Alzai un sopracciglio guardandolo confuso.
Sospirò impaziente, prese un bel respiro e mi lanciò le carte. <<Tieniti le tue carte del cazzo. E-e-e lasciami in pace.>> anche se in viso era serio, gli occhi divennero di nuovo lucidi. Affondò di nuovo tra le sue braccia.

Io non riuscivo a capire perché fosse così arrabbiato con me.

<<Hey. Si può sapere cosa ti prende!? Scusa se non posso risparmiarti delle tue pene.>>

<<NON- è... Q-Questo... >> con voce spezzata ricominciò a piangere.

Ormai con i nervi al massimo, presi le chiavi, aprii la porta della gabbia, entrai con il bastone e mi avvicinai a lui. <<e allora smettila di piangere. Non sopporto dover sentire i tuoi singhiozzi.>> già mi basta sentirli durante la tua tortura. Appena pensai a questa frase Sentii di nuovo quel buco allo stomaco.

<<E-E ALLORA V-VATTEN... >> alzò lo sguardo, era sorpreso dal vedermi senza delle strisce verticali. Rimase così, singhiozzando e piangendo ancora, e poi si buttò su di me, stringendomi forte e piangendo sulla mia divisa.

Avevo il bastone alzato pronto a colpirlo, ma appena i nostri corpi si incontrarono, rimasi paralizzato, il battitò cardiaco era impazzito e non riuscivo a rimanere in piedi da quanto tremavo.
Piangeva stretto a me, piangeva senza smettere di singhiozzare.
Non sapevo cosa fare... Il bastone tremava al ritmo della mia mano, le pupille erano dilatatissime e sentivo il sudore scendere lungo il mio viso.

D'istinto,lasciai cadere il bastone. Risuonò minaccioso contro il pavimento, tanto che fece sultare il cespuglio verde. Abbassai lo sguardo e Delugì tremando sempre di più, il buco nello stomaco mi dava un senso di nausea e mi girava la testa, il mio cuore andò ancora più veloce del normale.

<<N-non c-chiuderti in te stesso...>> mi accarezzò dolcemente il busto, senza smettere di piangere.

Non so come, non so quando, ma Abbassai le braccia e le allacciai attorno al suo corpicino. Cosa sto facendo!? Perché lo faccio!? Mi avrà già ingannato!?

Tutto attorno a noi scomparì, non capii più nulla. So solo, che mi trovavo in quel momento ad abbracciarlo, ed a consolarlo.

Spazio Autrice.
Un briciolo di respiro, beh, ecco a voi il 4 capitolo, vediamo cosa mi invento per il prossimo capitolo, anche se una vaga idea c'è.

Comunque, vi volevo chiedere, visto che mi secco a creare una raccolta di pills che sono al cento per cento che non finirò mai, che ne dite se alla fine di ogni capitolo nello spazio autrice scrivo le cazzate che mi vengono fuori? Sarebbe bello non credete?

Fatemi sapere qui. Commentate e ditemi il vostro parare su questa idea.

Bene, ho finito di dire quello che dovevo dire, al prossimo capitolo quando avrò un briciolo di respiro!

~Criminal Love~ {TodoDeku Ff} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora