Capitolo I

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Questa storia forse è datata 2016, concluderla è stata una sorpresa, soprattutto per me.
Diecimila parole di fluff, venti pagine di cucciolaggine.
Tutta dedicata a Pampu e a ScoSt1124, che la ricordavano ogni tanto, a differenza mia, e che l'hanno aspettata tanto. Vi voglio bene.

(Questa nota autrice, così come questa storia, sono state pubblicate un anno e mezzo fa su un altro sito. Dedico ancora una volta questa storia alle due persone citate sopra Acata_ e Pampu qui. Grazie, sempre e comunque, in ogni situazione e in ogni momento.)


Stiles si guarda intorno. Stiles si guarda intorno da almeno dieci minuti senza riuscire a capire cosa stia succedendo, quindi fa la prima cosa che gli viene in mente, nonostante la probabile pericolosità del gesto: si abbassa, si inginocchia sul marciapiede, allunga la mano destra e, quasi inconsciamente, parla con una voce melensa e squillante.

"E tu chi sei, eh? Chi sei, bel cagnone?"

Stiles sa che, in realtà, quello non è propriamente un cane, o almeno è un incrocio riuscito benissimo con un lupo, perché i tratti dell'animale selvatico dominano, decisamente. Per fortuna non sembra essere adulto, anzi, Stiles è quasi convinto che sia un cucciolo, ma la cosa comunque non lo tranquillizza. I lupi in California non ci sono, quindi o quello si è perso e da qualche parte c'è una mamma lupo arrabbiata, o, essendo quella Beacon Hills, quello non è un normale lupo.

Mentre affonda le dita nel morbido pelo nero, Stiles si chiede perché lui debba essere sempre coinvolto in stranezze come quella. Ormai non può nemmeno uscire in una mattina d'estate per fare la spesa, che deve essere seguito da un cucciolo di lupo scodinzolante e che non ne vuole proprio sapere di allontanarsi? Che poi lui nemmeno se ne era accorto di essere seguito, era stata la signora Bell a fermarlo e a dirgli "Ehi, figliolo, il tuo cane non riesce a starti dietro, rallenta". Non aveva nemmeno fatto in tempo a spiegarle che lui un cane non ce l'aveva, che lei si era allontanata e lui si era girato nella direzione che la donna aveva indicato. Sul marciapiede, con la lingua penzoloni per la corsa, stava avanzando un piccolo batuffolo di pelo nero, che tentava anche di non inciampare nelle proprie zampe. Stiles si era bloccato, il cucciolo l'aveva raggiunto, si era seduto ai suoi piedi, spazzando con la coda muovendola freneticamente, guardandolo dal basso con grandi occhi blu. Stiles aveva anche provato ad allontanarsi e a fare finta di niente, ma l'animale ogni volta si era alzato e l'aveva seguito, fermandosi al suo fianco.

Ed ora Stiles si trova ancora nel bel mezzo del marciapiede, mentre il cucciolo ha iniziato a fare le fusa quasi fosse un gatto, chiedendosi ancora cosa ci sia di sbagliato nella sua vita, quando una voce che grida il suo nome lo fa alzare e voltare verso l'inizio della strada.

"STILINSKI, FERMO!"

Derek Hale, un Derek Hale di corsa, lo raggiunge e si ferma per riprendere fiato, piegandosi con le mani sulle ginocchia. Stiles lo guarda interrogativo, poi la sua attenzione viene catturata dal lupo che è in una posizione chiaramente di attacco, che ringhia, ma che di spaventoso non ha proprio nulla.

"Derek?" tenta Stiles, abbassandosi verso l'uomo che ha iniziato a guardare male il lupo.

"Dove l'hai trovato?" chiede, invece il mannaro.

"Beh" risponde il figlio dello sceriffo titubante, "credo sia stato lui a trovare me, non mi lascia andare" spiega, indicando il cucciolo che ha ripreso a scodinzolare.

Derek sbuffa, infastidito, poi si abbassa verso l'animale, lo afferra con entrambe le mani prendendolo in braccio e comincia ad allontanarsi.

"EHI!" lo richiama Stiles, facendolo girare e facendogli notare quanto sia contrariata quella palla di pelo che gli mordicchia le braccia.

Sweet-Sourwolf | SterekWhere stories live. Discover now