Capitolo quattro

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Forte e chiaro
Capitolo quattro

Non ti rispondo, sto in studio
Ma se tu mi chiami arrivo subito

"Non dovresti girare da sola a quest'ora della notte"
Luca cambia marcia, abbassa di un dito il finestrino alla sua sinistra e con gesti abituali, si accende una sigaretta e ne espira un lungo tiro. L'abitacolo si riempie di fumo l'istante successivo.
Charlie resta impassibile, "Lo so" si trova a constatare, "Sono rimasta senza passaggio" borbotta poi, come se ci stesse ancora riflettendo.
Luca frena allo stop, si acciglia, "Ti hanno lasciata a piedi?" chiede, con fare interrogatorio. La guarda per circa due secondi e nel mentre, senza pensarci, inserisce la freccia e svolta a sinistra.
Chi è il coglione che la lascerebbe camminare da sola all'una di notte per Salerno?
Charlie non ricambia lo sguardo e non risponde subito, le sue dita prendono a disordinarsi la lunga treccia fino a disfarla completamente e a lasciar liberi i capelli biondi. Un profumo di buono inonda l'auto.
Luca la osserva con la coda dell'occhio mordersi un labbro, con fare nervoso.
Questa attesa lo infastidisce. Charlie sembra più pensierosa del solito, come se qualcosa la stesse veramente turbando, lui comincia a spazientirsi.
Quindi "Stai bene?" le domanda.
"Mi dispiace — esclama lei, di colpo, senza alzare troppo il tono della voce — Mi dispiace per.. Sono stata una stronza con te, esattamente non so nemmeno perché. Sei stato più gentile tu che tutte le persone che frequento abitualmente" dice quasi ridacchiando, ferita dalle sue stesse parole.
"Ho pensato avessi intenzioni strane perché è questo che fanno le persone, agiscono in un modo per raggiungere un fine. Non sono una che ascolta i pettegolezzi – Si gratta una guancia, a disagio – Quindi se ti ho dato questa impressione, ti chiedo scusa".
Charlie termina il suo discorso e Luca non sa proprio cosa dire. Dunque non risponde e cala così un silenzio imbarazzante che si interrompe solamente con il rumore del finestrino, dal quale lui getta noncurante la Marlboro.
Luca accosta la macchina e Charlie si guarda spontaneamente intorno, per poi capire di essere arrivata a destinazione. Sospira, si slaccia la cintura di sicurezza e appoggia la mano sulla maniglia della portiera. "Mi dispiace" ripete ancora, intenta ad uscire da quello spazio ridotto che sta cominciando ad essere troppo piccolo anche per Luca. Ma comunque, "Va bene" dice lui, inumidendosi appena le labbra, "Non è successo niente" mormora, visibilmente in difficoltà.
Vorrebbe aggiungere altro ma non è mai stato un tipo bravo con le parole. Quindi lascia che rimangano sospese nell'aria e, silenziosamente, aspetta che lei se ne vada.
Tuttavia, qualcosa sembra farle cambiare idea poiché Charlie si blocca sul posto e per la prima volta da quando è salita sulla sua auto, lo guarda negli occhi. Studia l'espressione che ha sul volto, senza decifrarla veramente.
La sua mano abbandona la maniglia della portiera e il suo busto si protrae in avanti, involontariamente, Luca fa' lo stesso. In un istante, senza capire come, si trovano più vicino che mai.
Luca percepisce il suo profumo dolce e il suo respiro irregolare sulla pelle, una scarica di eccitazione gli fa vibrare le ginocchia e la schiena.
"Frena, ragazzina" soffia, in un respiro. "Cosa stai facendo?" le chiede, curioso.
Charlie sorride appena e si avvicina ancora, per quanto sia possibile.
Adesso che le loro labbra si stanno sfiorando, lei chiude gli occhi di rimando e Luca sospira, cercando di controllarsi.
"Ti farai del male" le sussurra.
Nonostante questo, senza pensarci, le sue dita si infilano tra i suoi capelli. Sono morbidi al tatto, proprio come aveva immaginato, i pollici di Luca prendono a giocare con alcune ciocche, disegnando cerchi immaginari.
"Non mi importa" gli sente dire.
E a Luca basta davvero solo questo per annullare qualsiasi distanza e dare vita ad un bacio. La sua lingua intercetta quella di Charlie per la prima volta, bisognosa di conoscerla, quasi fosse una necessità.
Le sue mani viaggiano sul suo collo poi sulle sue spalle fino a raggiungere la sua vita sottile nella quale attua una leggera pressione. In un gesto, Charlie supera il cambio e il freno a mano e si trova a cavalcioni su di lui, che la tiene stretta.
Succede tutto in un secondo.
All'improvviso, in un istante, cambia qualcosa.
Luca ha una sensazione strana.
E non sa che cosa sia.

Quando Charlie rientra a casa, la suoneria del suo cellulare la riconduce alla normalità.
Non potrai scapparmi per sempre.
È firmato da Samuel.

Tutto questo è solo l'inizio.

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