Akuma

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Nota dell'autore: la mia prima fanfic di una certa lunghezza, non siate troppo cattivi ma segnalatemi eventuali errori, sicuramente me ne sono sfuggiti

Attenzione. La storia è ambientata dopo la Stagione 3 e si basa sugli avvenimenti degli ultimi episodi, quindi CONTIENE SPOILER.



Tikki ha finalmente raggiunto villa Agreste, si sta affacciando alle grandi finestre della stanza di Adrien, proprio mentre  un lampo di luce verde illumina la stanza e un atterrito Adrien viene magicamente sostituito da Chat Noir. Con un balzo l'eroe mascherato raggiunge la finestra, a pochi metri dalla Kwami della Coccinella sull'orlo del panico "Chat Noir! Presto.... Ho bisogno del tuo aiuto!".

Il ragazzo mascherato, colto di sorpresa rischia di mancare  l'orlo dell'apertura "Tikki! Cosa fai qui? Potrebbero vederti!" Un balzo e Chat Noir è oltre il muro di cinta, seguito dalla Kwami della Coccinella. Nascosto dietro un comignolo, il ragazzo alza una mano, palmo in su, dove la piccola creatura rossa si posa subito. "Ma dov'è Ladybug? Cosa sta succedendo? E' opera di Papillon, vero?" chiede lui, sbalordito e ancora spaventato.  Tikki, avviandosi in volo nella direzione da cui era arrivata "Non c'è tempo, Chat Noir. E'.... non importa dov'è Ladybug adesso. Vieni con me, ti spiegherò strada facendo" 


Per le strade si sta scatenando un putiferio: sembra che tutti i parigini improvvisamente stiano cercando qualcuno che è sparito. La notizia si sparge velocemente, grazie all'immancabile diretta di Nadia Chamak ed è ormai chiaro che c'è lo zampino di Papillon.

Alya viene quasi travolta da alcuni passanti presi dal panico mentre esce dalle scale poco affollate della Metro vicino casa. Scuote la testa di ricci rossi appoggiandosi al corrimano e borbottando.

La nube grigia non ha lasciato tracce nel cielo e Alya non capisce cosa abbia causato quell'ondata di panico, ma l'esperienza dei mesi precedenti le dice che dev'essere colpa di Papillon. Prende l'immancabile cellulare e apre la rubrica per chiamare Marinette "lo sapevo" borbotta Alya ascoltando la voce allegra di Marinette dire "Sono Marinette! Adesso non posso rispondere, lasciate un messaggio!".
"come al solito avrà dimenticato il cellulare da qualche parte".
La rossa continua a camminare aumentando l'andatura,  alzando il telefono per chiamare Nino per e assicurarsi che stia bene. Nessuna risposta al quindicesimo squillo. "Uff, nemmeno lui! Sempre con quelle cuffie... spero" borbotta a mezza voce. 

Nemmeno il  tempo ad infilare il cellulare nella tasca posteriore dei jeans che quello vibra: Un allerta akuma! Nelle immagini del telegiornale, la casa della sua amica Marinette avvolta dalla nebbia e l'inconfondibile sagoma nera di Chat Noir che cerca, con una serie di capriole, di non farsi colpire da dei raggi viola scagliati da una figura grigia. L'aspirante giornalista si passa le mani nella chioma fulva, si sistema gli occhiali e si precipita verso casa di Marinette,  cercando con lo sguardo sui tetti la sagoma di Ladybug e scordandosi totalmente di chiamare Nino. mentre inizia a correre verso la zona di Notre-Dame.


Chat Noir e Tikki sono ormai in vista di Notre-Dame, quando Adrien si ferma improvvisamente "Avanti, su" esordisce secco, gli occhi verdi puntati su Tikki mentre atterrano su un tetto "Spiegami: cosa ci fai qui, dov'è Ladybug, come mai non c'è e cosa sta succedendo" alzando un dito guantato ad ogni domanda "No, non avrà mica rinunciato? No, non può averlo fatto senza avermi detto niente." l'eroe porta una mano dietro la nuca e si guarda attorno spaesato, eTikki lo guarda, non meno preoccupata "Chat Noir, no... non ha rinunciato, calmati!"

Lui, sempre fissandola "Tikki, per favore" con troppa enfasi sul per favore, "dimmi dove è ladybug o mi ritrasformo qui e ora" scandisce, allungando una mano verso di lei e poi fermandola a mezz'aria. La piccola kwami è visibilmente nervosa "Chat, ti prego, fidati di me. Lei sta" Tikki si guarda attorno "sta bene ma.. ma ora non può trasformarsi, e...senti, solo tu puoi salvare Parigi, adesso! Ti spiegherà tutto Ladybug!" la creaturina abbassa gli occhi.

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