Armin

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Io e non so più chi andiamo al mare con la mia macchina (immaginaria) e la parcheggiamo lontana dal mare. Ad un certo punto dobbiamo tornare a prederla ma ce la dimantichiamo e andiamo direttamente al parcheggio, dove arriva mia mamma che mi porta alla macchina e mi dice di seguirla. Ad un bivio mi ricordo che è un sogno e vado dove mi pare. Passo per una strada trafficata da motociclisti e trasformo la mia macchina in una moto (ovviamente trasparente). Mentre passo delle persone ridono di me e io le mando a fare in culo senza ritegno. Una voce urla una profezia secondo la quale non potevo tornare a casa se non leccavo un cadavere. Passo vicino a Armin e me ne vado. Ora il sogno si divide in me che vado a casa ignorando la voce e Armin che pensa ad uccidersi per farsi leccare da me (che bleh ok). La sua vita era sotto forma di una matitona gigante che lui comincia a tagliare e a farci una libellula di legno. La sua ragazza ( CHE NON ERO IO QUINDI NON VA BENE MALEDIZIONE) gli dice che è una fichetta cretina ma lui continua  a fare stupidaggini. Flashback  siamo in una scuola dove i diritti umani sono un sogno lontano e il prof contunua a insultarci e a bacchettarci( letteralmente). Armin è il suo preferito da picchiare e insultare e a un certo punto decide di andarsene dalla scuola. Storia parallela che non c'
entra una sedia anche Michela doveva fare parte di questa scuola ma era impegnata e aveva lasciato il suo posto a Shizuka di Doraemon( ? ) . Fine flashback  Armin pensò che io stessi andando verso casa per raggiungerlo prima dato che nella sua forma da gigante è molto più veloce della mia moto invisibile. Eee... no alla fine non lo lecco, mi sveglio e basta

La morale, bimbini, è che se mi toccate Armin io vi impalo con i metodi tradizionali dei nostri avi Romani. Bye

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