Mani intrecciate

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"Ma io gli interesso?"
Era questo quello che mi chiedevo ogni volta che mi passava per la mente (sempre).
Forse si,forse no.

Era un lunedì,non andai a scuola a causa della febbre,mi affacciai al balcone per vedere se Jack era all'angolo,ma non riuscivo ben a vedere.Vedevo solo due figure che parlavano da lontano.
Il giorno successivo andai a scuola e nell'ora di educazione fisica c'era Christian,un ragazzo che abita nei paraggi di casa mia,amico anche di Jack;che mi disse che il giorno prima Jack gli aveva chiesto se a me interessava lui. Christian non conoscendo nemmeno risposta gli rispose di si,che io volevo stare con Jack.
Non ne conosco il motivo ma spruzzavo felicità da tutti i pori.Finalmente lo sapeva,ne era venuto a conoscenza.
Il pomeriggio tornata a casa non feci altro che accendere il computer,andare su Facebook e contattare Jack.
Mi domandó alcune cose e poi disse:"ma è vero che ti vuoi mettere con me?"
Avevo il cuore a 3000 non facevo altro che tremare e non sapevo cosa rispondergli.
E con grande fatica gli risposi:"si é vero,anche se so che per te non è lo stesso"
Mi rispose male,era freddo,acido e mi disse che era fidanzato,cosa che io non sapevo. Iniziai già ad arrendermi,a capire che era finita,senza mai iniziare.
Il giorno dopo mi contatta e mi dice che si è lasciato con la ragazza...
Ma HAHAH-.-
Che coincidenza...mi disse che più in là ci sarebbe stato un posto per me nel suo cuore,e che forse ci saremmo messi insieme ...
Io gli credevo,per me lui era tutto.
Con il passare del tempo venne di nuovo a giocare con mio cugino,scesi giù e mi sedetti sul muretto.
C'eravamo io,lui e quel distrattone di mio cugino Frank,che pensava solo a giocare a pallone.Jack si avvicinó a me e si sedette al mio fianco,mi prese la mano e mi disse:"Mary vuoi smetterla di giocare con il cellulare"?
Ero completamente imbarazzata,vedevo nero,lui non mi lasciava la mano,il cuore batteva,un nodo alla gola,non riuscivo a liberarmi dall'ansia e dalle farfalle nello stomaco.
"Vi prego datemi l'insetticida!!!" mi urlavo dentro.
"No,non la smetto,mi scoccio perciò lo sto usando"
Mi stringeva sempre di più quella mano sinistra☺️...
Arrivó suo fratello Thomas che ci vide mano nella mano e inizió a prendersela con Jack a dire che io ero piccola perché avevo 12 anni e lui ne aveva 15.
Ma sai cosa c'importa dell'età ?Mi ripetevo dentro,dopo le continue volte ripetuta quella stessa frase.
Jack mi diceva:"Non pensarlo,è geloso,a lui nessuno lo vuole..."
Thomas voleva dire a tutti che io e Jack stavamo insieme,ero davvero nei guai stavolta.Se sarebbe arrivato all'orecchio di mia mamma ero fritta.
Per fortuna non successe nulla di molto sconvolgente.

Dolore,forse rimorso❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora