20 gennaio 2013

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Caro diario,
lo zio si è accorto che fumo, mi ha chiuso a chiave in camera e se l'è presa con Tommaso; lui sa che così facendo mi distrugge psicologicamente.
La vita in questa casa è un cazzo di inferno e continuo a sentire quell'impulso merdoso di farmi del male.
Possibile che un graffio sul polso mi abbia fatto stare meglio? Non me ne capacito.
So soltanto che se quell'uomo continua a comportarsi così Tommaso non ce la farà più.
Io non mi sento più umano, sono sempre più spento.
Penso di stare attraversando una lenta morte psicologica, attraverso tappe dolorose fisicamente e mentalmente.
Voglio sparire.
-Ren.

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