Ho smesso di raccontare agli altri le mie cose quando ho capito di avere davanti dei muri e non delle persone. Quando mi sono reso conto che nessuno in realtà mi stava ascoltando, quando come risposta trovavo solo "mi dispiace", quando dopo racconti interi in cambio ricevevo solo disinteresse e subito gli altri cambiavano discorso. Ho smesso di parlare di me, perché quelle non erano solo parole scritte o dette a voce. Era superare la paura e rivivevere emozioni, quelle sono storie cucite sulla mia pelle, sono pezzi di me che ancora sanguinano, cicatrici che fanno male. Non erano solo parole.
So che le lacrime sono trasparenti e forse non si vedono, ma si sentono e trascinano dolori devastanti che lacerano dentro. Eppure fanno tutti finta di niente e si voltano indifferenti dall'altra parte, vanno oltre. Invece vorrei che qualcuno si fermasse qua, in questa voragine di sofferenza per ascoltarmi davvero.
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yourself
PoetryScrivo alcuni testi del mio diario, personalmente hanno un significato ma spero di far riuscire a trovare dei significati anche vostri personali