Siamo noi quei ragazzi semplici
andiamo in giro con gli occhi fradici
sulla pelle capolavori grafici
cicatrici nascondono dolori autentici
vestiti sintetici e pianti isterici
cento contatti telefonici ma zero amici
gli unici con cui parliamo sono i medici
sorrisi patetici e sangue dalle narici
in tasca barbiturici e antidolorifici
riempiamo questi calici di alcolici
affoghiamoci i ricordi infelici
i pensieri sono mitragliatrici
colpiscono i cervelli paranoici
ci dicono “credici”
così chiediamo a Dio “rendici
invincibili, proteggici dai nemici”
ma siamo noi i carnefici
artefici della nostra sofferenza
facciamo molteplici stragi
non terroristici, solo attacchi psicotici
puntiamo le forbici allo specchio
vediamo nel riflesso eventi drammatici
noi
sopravvissuti eroici alla morte
un po’ lunatici corriamo in bici
la nostra casa sono gli edifici psichiatrici
siamo persi, alberi senza radici
senza principi etici, complici con i complessi
crolliamo dai vertici
e ci schiacciamo come cimici
rapporti fisici nei bagni pubblici
selvatici, poco romantici
innamorati del demonio
torniamo da lui come elastici
dici
“riflettici, dormici su”
ma non riusciamo ad essere felici,
mettici altre gocce, sedativi magici
dormiremo, puoi scommetterci.
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yourself
PoetryScrivo alcuni testi del mio diario, personalmente hanno un significato ma spero di far riuscire a trovare dei significati anche vostri personali