INGLOURIOUS BASTEARDS IL FILM CHE MOSTRA IL "VOLTO DELLA VENDETTA EBRAICA"

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Parte prima

Nel 2009 Quentin Tarantino esordisce con una nuova opera cinematografica che scatenerà, come la maggior parte delle suo opere, l'interesse del pubblico. Il film in questione è "Inglourious Basteards" uscito in Italia con il nome "Bastardi Senza Gloria". Il titolo è un chiaro omaggio al regista Enzo G. Castellari, in riferimento al film "Quel maledetto treno blindato" del 1997, che in originale era "Inglorius Bastards".Ma non è l'unica citazione presente dato che, come Tarantino è solito fare, il film è caratterizzato da riferimenti cinematografici. Non possiamo dunque non introdurre il concetto di intertestualità quando parliamo di questo regista. Intertestualità è un termine coniato da Julia Kristeva nel 1966 e segnala il rapporto che si stabilisce tra un testo e un altro, precedente o contemporaneo, o come in questo caso tra il film di Tarantino e quelli di grandi registi precedenti. Se in un film quale Kill Bill, Uma Thurman indossa un costume giallo che è in tutto e per tutto identico a quello di Bruce Lee ne "L'ultimo combattimento di Chen" in "Bastardi Senza Gloria" il grado di intenzionalità non è così esplicito. Non si può dunque parlare di prestito nella scena in cui Landa beve un bicchiere di latte offertogli da LaPedite che ricorda Alex di Arancia Meccanica (A Clockwork Orange), in quanto Tarantino non ci informa che la scena è un chiaro omaggio a Kubrick, ma un cinefilo che conosce entrambe le opere potrebbe benissimo accorgersi del parallelismo tra la figura di Landa e Alex. Entrambi sono i cattivi della storia che tendono a manipolare gli altri ma che verranno poi manipolati. Non possiamo dunque escludere un grado di allusione.

Il film

In pieno stile tarantiniano il lungometraggio è ricco di violenza, da qui lo "storpiamento" del titolo in piena sintonia con la trama. Il regista deforma allo stesso modo anche la storia. Essa è un racconto ucronico, una rivisitazione della storia degli anni quaranta del novecento che racconta le vicende dello sterminio degli ebrei da parte dei tedeschi. Diviso in capitoli, la trama in quattro episodi narra la storia dei protagonisti divisi tra eroi e cattivi. Durante il primo anno dell'occupazione tedesca in Francia, i tedeschi approfondiscono le loro ricerche delle famiglie ebree scampate allo sterminio, il colonnello delle SS, Hans Landa, fa visita ad un contadino nella sua dimora minacciandolo di smascherare la posizione della famiglia nascosta in quella casa, se non gli avesse rivelato alcune notizie. Ottenute le informazioni ordina l'omicidio degli ebrei, ma a quella strage riesce però a sfuggire la giovane Shoshanna. Quest'ultima si trasferirà a Parigi con il falso nome di Emanuelle Mimieux dove diventerà proprietaria di una sala cinematografica che sarà poi teatro della sua vendetta. A questo piano si somma quello organizzato dai "bastardi", un gruppo di soldati ebrei- americani capitanati dal tenente Aldo Raine, chiamati così per il loro modo brutale di uccidere i tedeschi. Il loro scopo è di giungere in Europa per attuare la loro vendetta. Una volta atterrati in Francia si incontreranno con l'attrice tedesca Bridget Von Hammersmark, che in realtà è una spia degli alleati impegnata in un'operazione che mira ad eliminare il leader del Terzo Reich. Quest'operazione non avrà successo è Bridget sarà smascherata dal colonnello Hans Landa che la ucciderà in maniera brutale. Nel frattempo a Parigi Shohanna viene notata dal soldato tedesco Friederich Zoller, eroe di guerra noto per aver uccido da solo 300 soldati. Costui darà inizio ad una corte sfrenata a Shoshanna a tal punto da decidere che la prima proiezione del film a lui dedicato avverrà proprio nella sala da lei gestita. Da qui prende atto il piano della ragazza aiutata, dal suo amato Marcel. Alla prima parteciperanno anche i bastardi sotto copertura che saranno però smascherati dal colonnello Landa. Questo incontro però consentirà al tenente Raine di mettersi in accordi con Landa per la conclusione della guerra.

Come data di inizio del film è segnata il 1941 ma prima di essere definita appare la dicitura "capitolo 1" seguito subito dalla frase "C'era una volta, nella Francia occupata dai nazisti...". L'idea di rappresentare la storia come un racconto, quasi una fiaba, sminuisce il marcatore temporale e si registra dunque, sin dal principio, la sua volontà di ribaltare la storia, di non definirla quasi a distruggerla. "Tarantino rejects the grand historical narrative of WWII through creating a fantastical alternative history which takes place outside of traditional narratives of the Second World War"

Il ribaltamento storico è suggerito in modosubliminale sin dall'inizio del film, attraverso il comportamento del colonnelloLanda, ma solo dopo aver completato la visione ci arriva il suggerimento. È lascena in cui fa visita al contadino francese LaPedite nel tentativo dismascherarlo.Landa è a conoscenza che egli nasconde degli ebrei in casa quandogli suggerisce di indicargli il loro nascondiglio. Questa costrizione da partedi Landa nella prima scena, sichiuderà nell'ultima con un ribaltamento, in quanto sarà lo stesso colonnello a tradire la patria pur di mettersi in salvo e ricavarne benefici.


"Tarantino rifiuta la grande narrativa storica della Seconda Guerra Mondiale creando una storia fantastica alternativa che si svolge al di fuori della narrativa tradizionale" cit. Cornad Liebel, The Fuhrer's face: Inglourious Basterds and Quentin Tarantino's confrontation with nazis, Hitler and fascist aesthetics in Hollywood cinema. Pag.1.

Robert Von Dassanowsky, Quentin Tarantino's Inglourious Basterds, A Manipulation of Metacinema. Pag. 3


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