DEXTER E LA FUGA DAL "VINCOLO NARRATIVO".

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Arriviamo a Dexter Morgan. Perché piace?

Per quale motivo allora una serie che ha protagonista un personaggio che nel corso di otto stagioni uccide circa 130 persone, piace?

Già dalla sua creazione il personaggio di Dexter è stato pensato per esercitare una certa empatia nel pubblico. L'attore scelto per questo ruolo è Michael C. Hall già famoso per aver interpretato il simpatico e pacato David Fisher in Six Feet Under. Dunque, tramite una lettura intertestuale, lo spettatore è posto nei riguardi del personaggio con un atteggiamento amichevole.

Ma più dell'intertestualità a giocare un ruolo fondamentale in questa serie è l'allineamento marcato con il personaggio. Gli spettatori sono molto allineati con Dexter grazie all'espediente della voce narrante e all'uso di flashback e soggettive. La voce fuori campo consente a Dexter di giustificare ripetutamente le sue azioni, a "vendere" le sue motivazioni. Da spettatori siamo sin da subito portati all'interno della routine quotidiana di Dexter, partendo dalla sigla che ci mostra il suo risveglio mattutino. Anche se con stile macabro, quest'ultima mostra i primi gesti di Dexter al mattino, la colazione, la vestizione e la sua uscita di casa. Certo, quando cucina il bacon sembra quasi volesse mangiare carne umana e il gesto di tagliare le uova è violento e sinistro, ma il tutto è condito da una musica quasi allegra, restituendoci quella dualità tipica del personaggio di Dexter. Agente della scientifica di giorno e spietato assassino di notte.

Chi è Dexter?

Come fa dunque lo spettatore ad accettare questo lato di Dexter che tanto ama?

Innanzitutto dobbiamo esporre la trama della serie per capire appieno la figura e le motivazioni che spingono Dexter a comportarsi così.

Nella soleggiata Miami, l'agente della scientifica Dexter Morgan, con il corpo di polizia, di cui fa parte anche sua sorella Debra, risolve omicidi condannando alla giustizia criminali e assassini. Dal momento che non sempre il sistema giudiziario si mostra funzionale ed etico, Dexter, di notte si trasforma in un feroce, ma calcolatore, assassino condannando a morte questi criminali. Attraverso flashback veniamo a conoscenza che da bambino Dexter ha assistito al brutale omicidio della madre che lo ha reso un sociopatico. Successivamente fu adottato dall'agente di polizia Harry Morgan, che lo ha trovato sulla scena del crimine. Harry riconoscendo in lui una vena violenta instillò nel ragazzo un codice etico, che Dexter chiamerà "codice Harry" al fine di indirizzare la sua ossessione omicida verso criminali sfuggiti alla legge. Dexter non sarà in grado di amare come le persone normali, ma attraverso questo codice saprà distinguere il buono dal malvagio, a vivere una vita quasi normale e instaurare rapporti di amicizia e affetto. In particolare con Rita, la sua futura moglie e Debra sua sorella, alla quale è particolarmente legato.

Nelle prime due stagioni frequenti sono i flashback sull'infanzia di Dexter, in particolare quelli in cui Harry istruisce il giovane protagonista alla sua "missione". Questi flashback creano un'ambiguità su chi possa essere il vero mostro. Se Dexter che compie l'omicidio o Harry, il poliziotto con un evidente desiderio di vendetta. Ma uno spettatore che assiste settimanalmente alla trasmissione degli episodi e che segue le vicende del protagonista sin dalle suo origini, potrà domandarsi se è giusto definire Dexter e suo padre dei mostri, dal momento che vittime, se così si possono chiamare, sono tutti i criminali, maggiormente uomini, che uccidono innocenti, stuprano donne e fanno del male ai bambini? Il tutto in una società dove la legge non sempre ci protegge. Possiamo anche azzardare a dire che l'allineamento con il personaggio di Dexter avviene in un contesto intertestuale, dove lo spettatore scontento del sistema giudiziario, vede in questo personaggio la rivalsa di una giustizia che ha fallito. E che dunque mostri, non sono Dexter o Harry, ma le prede che egli cattura se non lo stesso sistema per il quale entrambi lavorano.

L'occhio dello spettatoreWhere stories live. Discover now