𝑫𝑶𝑼𝑩𝑳𝑬 𝑲𝑵𝑶𝑻 | hwang hyunjin • reader

2I. Cambio di personalità

Avete una minima idea di come si presenta il paradiso?

Be' io una mezza idea me l'era anche fatta, a grandi linee, molto grandi.

Le calde e carnose labbra di Hyunjin continuavano a muoversi indisturbate sulle mie regalandomi brividi mai provati prima... ed io ero follemente presa da quel ragazzo, non potevo raccontarmi bugie.

Dopo pochi secondi che però sembrarono durare un'eternità fummo costretti a terminare quel bacio così passionale e voglioso, almeno da parte mia, che eravamo riusciti a creare.

"Va bene. Mi avete stancato tu e la tua amichetta, ci si vede" così dicendo l'uomo ci lasciò soli riprendendo la via da cui era venuto barcollando e improvvisamente tutta la tensione accumulata sparì.

Io, ancora in stato di shock e con il respiro affannato a causa del lungo contatto, mi voltai a guardare Hyunjin. Lui, invece, non tolse gli occhi da dosso a quel tipo "Stai bene?" disse poi non guardandomi.

Se sto bene? Sono arrivata alle stelle in pochi secondi.

"Si" abbassai la testa sentendo un forte bisogno di sfiorare con le dita le mie labbra ma mi trattenni.

"Bene. Cosa ci facevi qui a quest'ora? Non ti ricordi che è pericoloso?" si girò poi a guardarmi arrabbiato.

"Devo andare da Lisa..." feci per dileguarmi e lui sembrò pensarci un po' su.

"Va bene, ti accompagno" mi comunicò e il mio cuore prese a battere più veloce, stavo iniziando a surriscaldarmi.

"Non dev-"

"Smettila di parlare e indicami dove dobbiamo andare" mi zittì e fui costretta ad accettare la sua proposta.

È davvero appena arrossito? Ci tiene così tanto ad accompagnarmi?

Per tutto il tragitto nessuno dei due aprì bocca ma alla fine fu meglio così, per evitare ulteriori situazioni imbarazzanti.

Lui mi ha baciata prima, baciata in bocca, con la lingua signori!

Non feci altro che fantasticare e sorridere come una scema per tutto il tempo finché non raggiungemmo il cancelletto di Lisa, a quel punto Hyunjin mi fece riprendere "È questo?" indicò il palazzo della mia amica.

Annuii.

"Non è tanto lontano da casa mia" parlò ad alta voce e le mie orecchie si drizzarono.

Davvero? Ma allora vivi davvero qui vicino!

"Puoi andare" lo congedai sentendomi in colpa per il troppo fastidio che gli avevo arrecato in una sola sera ma lui non sembrava essere d'accordo.

"Non ci penso proprio. Vai a fare ciò che dovevi fare, io ti aspetto qui per portarti a casa" mi impose.

"Perché vuoi aiutarmi?" chiesi allora, nutrivo un certo briciolo di speranza nei suoi confronti in quel momento, dopotutto ci eravamo baciati una seconda volta da quando ci conoscevamo.

"Per quanto ne so potresti trovarti ancora in occasioni spiacevoli da sola, ormai ci incontriamo solo così noi due..." roteò gli occhi.

"A proposito, grazie per prima..." dissi con un filo d'imbarazzo ripensando al bacio.

"Di nulla. Ora sbrigati, non sei l'unica a voler tornare a casa..." si lamentò e le mie speranze si frantumarono in mille pezzettini, ancora.

"Si, scusa" abbassai la testa e mi infilai nel palazzo della mia amica.

"Ce ne hai messo di tempo!" mi urlò contro Lisa una volta aperta la porta di casa sua.

"Tu non puoi capire cosa mi è successo sta sera" le dissi secca e lei spalancò gli occhi preoccupata.