Capitolo terzo✨

77 3 2
                                    

Non so esattamente da quanto tempo siamo qui su, so solo che la scuola è finita da un po'. Il cellulare dice che sono le 17:40, e il sole che sta tramontando lo dimostra. <<È tardi>> dico. Aiden mi guarda e dice <<Si>>.
<<Senti, oggi non ho la macchina, la mia amica se n'è andata e devo tornare a casa a piedi, possibilmente prima che faccia del tutto buio. Grazie per avermi portata qui, ma devo proprio andare.>>. <<Ti accompagno io a casa, ma aspetta solo 10 minuti.>>
Devo dire che la sua proposta non mi dispiace affatto. L'incidente di oggi mi ha distrutta, e non credo di poter camminare per 10 km prima che scenda la notte, perciò acconsento. A dirla tutta all'inizio la vista da qui su non mi piaceva molto, niente di speciale, ma ora che vedo il tramonto tutto cambia.
10 minuti dopo siamo pronti per andare, ma Aiden mi ferma e mi porge il suo giubbotto di pelle nera. <<La temperatura è scesa, metti questo>>. Lo ringrazio e me lo metto. All'istante un'ondata del suo odore mi investe. Sa di pelle e di qualcos'altro, ma non riesco a capire cosa. <<Grazie>> dico, e sorrido, rendendomi conto che ho ben due dei suoi vestiti addosso.

~~~

La sua macchina è una decappottabile nera opaca, bellissima secondo me. Mi apre lo sportello e mi fa salire, subito dopo sale anche lui. <<Come mai sei così gentile con me? Non ci conosciamo nemmeno>>. Lui mi guarda con quei suoi occhi di un azzurro ghiaccio, completamente diversi dai miei, seppur entrambi siano azzurri. <<Non lo so. Forse perché siamo amici>> vorrei ribattere, ma non saprei cosa dire, così chiudo la bocca e sprofondo nel sedile. Gli do l'indirizzo e partiamo.

~~~~

20 minuti dopo siamo davanti a casa mia, una villetta stile coloniale alta due piani, più la soffitta. Aiden spegne il motore, ma non scende per aprirmi la portiera. <<Be', grazie. A domani allora>> lui mi fa un cenno, e neanche due secondi dopo aver chiuso la portiera sfreccia via, lasciandomi lì, difronte all'ingresso, con la sua giacca di pelle addosso e il pensiero di quanto sia strano il suo comportamento. Non riesco a capire se sia un ragazzo sensibile o scontroso. Be', bello lo è di sicuro. Mi giro ed entro in casa.

~~

Non smetto di pensare ad Aiden, eppure lo conosco solo da qualche ora. Quel suo atteggiamento e i suoi occhi però non escono dalla mia testa. Sarà meglio iniziare a cucinare però.
Mh, la scelta è difficile. Una carota o un limone? Scelgo la pizza che ordinerò. Domani dovrò andare a fare la spesa, quindi è meglio uscire con la mia macchina.
Controllo il cellulare e mi spuntano 14 chiamate perse da Laura. La richiamo e le dico solo che non mi sono sentita bene e che sono tornata a casa. È meglio così, non voglio che inizi a farsi strane idee su Aiden e me.
Riattacco dopo circa 15 minuti, ordino la pizza, che arriva poco dopo e accendo la TV. Orgoglio è pregiudizio e appena iniziato, quindi vedo quello.
Una vibrazione improvvisa mi riscuote dal sonno. Sono le 6:30 di mattina e ho ancora il contenitore vuoto della pizza accanto. Devo essermi addormentata mentre guardavo il film! Salgo in fretta e furia e vado verso il bagno per farmi una doccia. Mezz'ora dopo sono già vestita, ma devo ancora fare colazione. Che disastro!
7:20 è scritto sul display dell'IPhone. Forse ce la faccio. Esco di casa e mi ritrovo davanti una sorpresa inaspettata: Aiden in macchina. Vado verso di lui, con il suo giubbotto in mano e gli faccio cenno di abbassare il finestrino. <<Vuoi un passaggio?>> mi chiede. Dovrei passare a fare la spesa e fare altre cento cose ma accetto, salgo in macchina e partiamo

A Beautiful ImperfectionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora