Capitolo 1

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Pov's me

Era un Lunedì mattina e io ero in aeroporto ad aspettare di salire sull'aereo per poi partire per Parigi. Stavo partendo perché la prof di francese voleva che andassi a visitare i luoghi più famosi di Parigi e imparassi meglio la lingua, diciamo una sorta di potenziamento.
Arrivata a Parigi scesi dall'aereo, andai fuori dall'aereoporto e chiamai un taxi...

Me -vous pouvez m'emmener à l'hôtel près de la Tour Eiffel?- (traduzione: può portarmi all'hotel vicino alla Torre Eiffel)
Taxista -oh oui mademoiselle-.

Arrivata all'hotel presi le valige e alla reception chiesi le chiavi per la mia camera. Con l'ascensore arrivai fino al piano in cui si trovava la mia camera, era la camera 135 e quando finalmente la trovai iniziai a sistemare le valige, tutto a un tratto vibra il telefono e andai a controllare cosa fosse, notifica"Gianmarco Zagato ha appena pubblicato un video", appena vidi la notifica decisi di mollare per qualche minuto le valige e di guardare il video.
Finito il video mi alzai dal letto e finii di sistemare le ultime cose... mancavano solo due cose da sistemare finalmente ovvero le cose più importanti, i libri di Gian, avevo già sistemato alcune felpe e T-shirt Baciones che avevo e adesso mancavano solo i libri posizionati sul comodino di fianco al letto. Finito di sistemare tutto decisi di farmi un bagno e andare a fare un giro, magari anche visitare qualche luogo di Parigi. Finalmente ero pronta per uscire, come outfit avevo deciso di mettere un jeans nero con la felpa Baciones bianca e delle convers bianche, uscì dall'hotel e iniziai a camminare, dopo qualche minuto arrivai alla Torre Eiffel e mi girai senza guardare dove camminassi e iniziai a guardare la Torre stupita da tale splendore, ad un tratto colpì una persona e ci ritrovammo entrambi per terra...

Io -oddio scusami non volevo, se si è rotto qualcosa me lo dica che la ripago-
Gian - nono stai tranquilla non si è rotto nulla-

Sentendo quella voce pensai subito a lui, il mio idolo, la persona più importante della mia vita per cui morirei pur di salvarlo. Decisi allora di alzare lo sguardo e finalmente vidi lui, Gianmarco che mi porgeva la mano per aiutarmi ad alzarmi, io allora presi la sua mano e mi tirai su, iniziai a raccogliere alcune delle cose che gli erano cadute e lui mi diede una mano...

Io -oddio Gian scusami, scusami tanto non stavo guardando dove mettevo i piedi e ti ho fatto cadere-
Gian -no scusami tu anche io ero distratto, sai la bellezza di Parigi è unica-
Per errore ci sfioriamo la mano e entrambi alzammo gli occhi e ci guardammo l'uno con l'altro, rimasi incantata dai quei suoi occhi castani-verdi, erano così belli.
Dopo essermi ripresa dal suo sguardo meraviglioso finimmo di raccogliere le ultime due cose e io gli diedi quelli che avevo preso...

Gian -allora come ti chiami visto che il mio nome lo sai già- disse mettendosi a ridere, stavolta mi ero persa nel suo sorriso ma ne uscì subito rispondendogli...
Io -mi chiamo Azzurra e ovviamente so il tuo nome perché ti seguo su YouTube da quando hai fatto il video della Charlie-Charlie challenge-
Gian -uuh quindi da tanto, e dimmi, sei qui da sola?-
Io -in realtà ci sarebbe la mia bff solo che ancora non le ho chiesto dove sta quindi per adesso ci sei solo tu a tenermi compagnia
Gian - ah capisco-
Nel frattempo a Gian squillò il cellulare e lui rispose,
Gian -scusatemi sto arrivando, due minuti e sono li-
Staccò la chiamata salutando a quanto pare Gian era in ritardo come al solito.
Gian -adesso devo andare se ti va possiamo fare una foto-
Io -sii ne sarei felicissima-
Facciamo la foto e Gian mi consegna il telefono con su un foglio di carta poi mi saluta con un abbraccio e va via, io guardo il foglio di carta con su scritto un numero di telefono e la frase quando vuoi chiamami.
Restai sbalordita da tutto ciò e decisi di tornare  in hotel a schiarirmi le idee.

Il mio fidanzato è un mezzo demoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora