Sono le otto e io sto rimettendo in ordine il mio ufficio.
La mia prima giornata di lavoro è trascorsa meravigliosamente. Gli impiegati dell'agenzia sono delle persone deliziose, molto gentili e disponibili. Alcuni però, sono davvero dei gran rompiscatole. Si divertono a far squillare il telefono sulla mia scrivania fingendo di essere dei clienti, a inviare mail insensate con ridicole battutine, a mandare per via fax buffi disegni e a lasciare "misteriosi" bigliettini anonimi tra le varie scartoffie che devo esaminare. Ovviamente, ogni riferimento a Mr.Sorridosempre è puramente casuale.
Comunque, come primo giorno ,devo dire che non è andata male. Il ruolo di segretaria che mi hanno assegnato non è troppo complicato se mi lasciano svolgerlo indisturbata e in tranquillità, cosa che mi sembra abbastanza difficile data la presenza di Harry. I suoi continui dispetti ,però, non mi infastidiscono. Era da tanto tempo che non ridevo così con qualcuno, era da tanto che non mi divertivo in questo modo."Ally, pensa a lavorare, sei qui per lo stage, non devi distrarti!"
La mia vocina interiore mi rimprovera per aver assecondato gli atteggiamenti infantili del ricciolino, invece di essermi concentrata del tutto sul lavoro. Probabilmente ha ragione.
"Lo so, hai ragione. Ma non è stata colpa mia, lui mi infastidiva di continuo!"
Rispondo alla vocina cercando di giustificarmi
"Hey, stai parlando male di me ai fantasmi?"
Harry è dietro di me che mi fissa, sta cercando di capire cosa stia facendo. Accidenti, l'ennesima figuraccia. Mi ha appena sorpreso a parlare da sola e per di più stavo parlando di lui.
"Mr.Styles, non le hanno insegnato a bussare? Non può spuntare qui all'improvviso", gli dico cercando di mascherare la mia vergogna.
"Mi scusi, Mrs.Collins, ha ragione. Comunque, non ha risposto alla mia domanda. Stava sparlando di me con gli spiritelli che dimorano in questa agenzia?"
Mentre dice un'altra delle sue sciocchezze gesticola goffamente imitando un fantasma. È esilarante.
"Certo, Mr.Styles. Ho appena stretto amicizia con il simpatico Casper, stavamo parlando di quante sciocchezze lei riesca a dire nel giro di pochi minuti.
La mia risposta suona come una presa in giro, in effetti lo è. Sto al suo gioco.
"Mrs.Collins , io non sto scherzando. Deve sapere che la Blue Rivers in realtà è stata costruita su un vecchio cimitero abbandonato e ogni notte degli orrendi spettri si aggirano nell'intero edificio"
Ha una gran bella fantasia, pari al suo senso dell'umorismo.
"Mr.Styles, non crede di aver giocato abbastanza per oggi? Insomma, non si è ancora stancato dopo tutti i suoi scherzi?"
"E va bene Ally. La smetto, per adesso"
La sua risposta mi strappa l'ennesimo sorriso.
"Allora, la tua amica non viene a prenderti oggi?"
Cambia finalmente discorso e mi chiede di Meg.
"No, finiva prima il suo turno ed è già a casa. Torno con la metropolitana", rispondo.
"Cosa? Beh, allora ti accompagno io. La metro non è un mezzo molto sicuro di sera"
"Grazie Harry, ma non preoccuparti, ci sono abituata. Prendo la metro quasi ogni sera per tornare dal mio lavoro al Music Space"
"Ora lavori qui e oggi non avrai bisogno di prenderla, perché ti accompagnerò io". Mi lancia uno dei suoi sorrisi smaglianti e poi prende le chiavi della macchina dalla sua tasca.
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Teach me to love again // Harry Styles fanfiction
FanfictionAlison è una giovane studentessa di lingue alla Goldmiths University. Ha avuto una vita difficile sin da piccola e le numerose difficoltà che ha incontrato l'hanno portata a chiudersi in se stessa. Non vuole più amare, o forse , non riesce ad amare...