CAPITOLO 2

446 16 2
                                    

"Ally, Ally!"

Sento qualcuno pronunciare il mio nome con insistenza, ma sono ancora completamente immersa nel sonno per poter capire cosa stia succedendo.

"Ally! Andiamo, svegliati! Sono quasi le otto , faremo tardi a lezione!"

Niente, i miei occhi non vogliono saperne di aprirsi. Prendo la coperta e me la porto fin sopra la testa, poi mi stringo forte al cuscino, in modo da oscurare la luce che mi sta infastidendo. Ad un tratto qualcosa, o probabilmente qualcuno, mi spinge giù dal divano sul quale ho passato la notte facendomi ritrovare con il viso a terra.

"Cosa? Meggy, sei impazzita per caso?"

"Ah finalmente! Sono quasi le otto mia cara, se arriveremo di nuovo tardi a scuola Mr.Johnson si arrabbierà di nuovo, così saremo rovinate per la fine del semestre."

Senza neanche rispondere a Meggy, mi alzo di scatto. Il solo pensiero di Mr.Johnson che ci obbliga a subire la sua solita ramanzina ha su di me lo stesso effetto di un secchio d'acqua gelata, riesce a svegliarmi in un baleno.

"Ti aspetto in cucina, mia cara dormigliona, muoviti!", mi urla la mia amica mentre mi precipito di corsa verso il bagno.

Mi lavo in meno di cinque minuti, poi corro in camera, prendo le prime cose che trovo nell'armadio e inizio a vestirmi alla velocità della luce. Mi infilo un paio di jeans a vita bassa, una camicetta a righe bianche e infine indosso le mie adorate Converse. Poi, velocemente, mi posiziono davanti allo specchio. Lego i capelli in una coda alta e metto un filo di mascara.

Afferro lo zaino come farebbe un attore in un film d'azione e corro in cucina.

Meg è lì che mi aspetta impaziente. Non appena mi vede prende le chiavi, apre la porta e una volta fuori casa mi ordina di salire in macchina. Adoro la Mini di Meg, è rossa e mi ricorda in un certo senso una piccola coccinella.

"Okay, ora vedi di non correre troppo, sono ancora giovane e vorrei arrivare illesa a scuola, se non ti dispiace" le dico scherzosamente, consapevole del fatto che sfreccerà come un fulmine per le strade di Londra che portano al Collage.

"Fai poco la spiritosa tesoro, non è di certo colpa mia se andiamo di fretta" mi ammonisce con tono amichevole.

"E va bene, scusami. Ma ero davvero stanca ieri, ecco perché ho dormito più del solito."

"Me ne sono accorta, dato che durante il film che avremmo dovuto vedere insieme russavi così forte che avrebbero potuto sentirti anche dall'altra parte della città" afferma con un sorrisetto divertito.

"Meggy Brown, io non russo!"

"No, hai ragione, probabilmente erano i tuoi amati unicorni ad emettere quei suoni rumorosi."

"Per l'ennesima volta Meggy, lascia in pace i miei amici colorati e pensa a guidare!"

Nel giro di venti minuti arriviamo al Collage. I corridoi sono quasi del tutto vuoti. Oh no, la lezione deve essere già cominciata. Io e Meg ci scambiamo istintivamente un'occhiata e nei nostri occhi si intravede preoccupazione. Ci sbrighiamo a raggiungere la classe e non esitiamo a bussare. Entriamo. Mr.Johnson ci fissa in modo così agghiacciante da creare un'atmosfera gelida intorno a noi. Mi sembra di essere circondata da enormi blocchi di ghiaccio. Oh, riesco ad intravedere un pinguino che mi dice "Stavolta siete fritte".

"Buongiorno Mrs.Collins, Mrs.Brown"

"Buongiorno professore", risponde Meggy pacatamente.

"Ci scusi per il ritardo, non accadrà più."

"Oh, ne sono certo. Prego, prendete pure posto, stavo giusto introducendo i programmi di stage estivo ai vostri compagni"

Il tono della sua voce è tranquillo, troppo tranquillo. Io e Meggy ci guardiamo confuse e ci dirigiamo verso i banchi.

Teach me to love again // Harry Styles fanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora