Derek si svegliò di soprassalto, con il sudore che gli colava dalla fronte e gli occhi rossi e lacrimosi. ''Che è sucesso? D-dove sono?!'' si chiese, per poi ricordarsi che si trovava nel tendone di Foxy. ''Foxy!'' urlò, ricordando lo spasmo che l'animatronico rosso aveva avuto. Lo aveva immaginato, o era reale? No. Non era reale. La volpe robotica neanche era accesa. Derek si fece scappare un sospiro si sollievo, per poi portare alla sua mente una domanda, ''Perché sono sudato? Perché mi viene da piangere? Perché mi fa male la testa?'' ma alle sue domande rispose solo il vuoto: non ricordava niente a parte il fatto che il robot si era mosso. Sospirò, e si mise al telefono. ''Sono le 12:27, cacchio, sono svenuto per 3 ore. Che record.'' Si accorse di una chiamata persa , e gli si gelò il sangue quando scoprì di chi era: sua madre. ''Oh merda, Che le dico?!''. Quindi richiamò.
-''Pronto?''
-''Ciao mamma.''
-''AH, ECCO, FINALMENTE RISPONDI! DOVE SEI?!''
-''Ehmm....a casa di James?''
-''NON DIRMI CAZZATE! SUA MADRE MI HA DETTO CHE NON SEI MAI ANDATO A CASA LORO!''
Derek non sapeva che dire. ''SAPEVO CHE NON POTEVO FIDARMI DI QUEL DEFICENTE!'' pensò, cercando una scusa.
-''ALLORA?''
-''Ok, è vero, non ci sono mai andato. Sono andato ad un motel fuori città per stare un po' da solo.''
-'' Ti crederò solo quando mi manderai una foto.''
''Sono fottuto. Sono decisamente fottuto. Che le mando?'' si chiese Derek in panico. Poi si accorse di un angolo illuminato, con un tavolo abbastanza grazioso e dei tovaglioli ancora intatti.
-''Ecco, chiudo la telefonata e te la mando subito.''
Sentì un sospiro esasperato dall'altra parte del telefono.
-''Va bene, ma mandamela o ti puoi scordare la Play fino a Natale.''
-''Ma sono appena iniziate le vacanze d'esta-''
-''Appunto.''
Chiuse il telefono, si posizionò vicino al tavolino e si scattò una foto. Poi la mandò alla madre. Attese per un quarto d'ora perché la madre scrivesse e poi buttò fuori tutta l'aria dai polmoni: aveva risposto di divertirsi e gli aveva detto che la prossima volta doveva avvisarla, con tanto di faccina sorridente. Le scrisse grazie e spense il telefono. ''Per un pelo.'' pensò ad alta voce. In quel momento sentì un rumore di qualcosa che cadeva. Proveniva dalla cucina.
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welcome to the HELL
HorrorDerek, un ragazzo quindicenne ribelle ed estremista, perde una scommessa contro il suo amico James, che lo obbliga a passare 5 giorni e notti al Freddy Fazbear's Pizza, vecchio locale chiuso dall' 87. Come finirà questa esperienza?