Fourteen

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Rose's p.o.v.

Il giorno in cui io e Taehyung andremo alla foresta con cui sono andata appena qualche settimana fa con mia madre, è arrivato.

Indosso un semplice paio di jeans e una felpa grigia, non volendo esagerare nell'indossare qualcosa di inadatto.

Andremo con l'auto del padre di Taehyung, che mi ha raccontato è stata la prima auto che abbia mai guidato, quando l'anno scorso ha ottenuto la patente di guida.

Zaino in spalla, e una volta salutato mia madre con un bacio sulla guancia, mi incammino verso un parco, luogo nel quale incontrerò Taehyung.

"Hey!" Mi saluta, una volta arrivata.

I raggi del sole domenicale illuminano perfettamente il suo viso, facendolo sembrare più giovane di quanto non sia.

"Sei pronto per quest'avventura?" Scherzo, una volta entrati in macchina.

"Non vedo l'ora." Dice mettendo in moto.

Durante il viaggio, il GPS smette di funzionare, e ci tocca prendere una cartina cartacea in un negozietto appena fuori Seoul.

"Adesso dove vado?" Dice una volta arrivati ad un bivio.

Guardo la cartina, e gli indico di girare a sinistra.

Arriviamo, dopo qualche problema nell'interpretazione della mappa, alla foresta, e parcheggiamo nell'apposito spazio.

"Wow, è tutto così calmo qui." Dice Taehyung una volta addentrati nella foresta.

"Ti piace?"

"Scherzi? Lo adoro!" Mi sorride.

Ci sediamo ai piedi di un albero, dove decido di scattare delle foto ad uno scoiattolo a pochi metri da noi, facendo attenzione a non spaventare l'animale.

Taehyung, nel frattempo sta disegnando qualcosa su un block notes che ha portato con se.

Purtroppo, un mio leggero colpo di tosse fa scappare via lo scoiattolo e non posso più fotografarlo.

Mi siedo accanto al ragazzo, esaminando le foto che sono riuscita a scattare, e notando come solamente una sia stata fatta in modo quasi impeccabile.

"Tieni." Dice Taehyung strappando la pagina e porgendomela.

Noto come abbia disegnato uno scoiattolo in un modo impeccabile.

"Grazie." Dico riponendo il disegno nello zaino, facendo attenzione a non rovinarlo.

Poggia la testa al tronco dell'albero, e chiude gli occhi, beandosi di quell'aria tranquilla.

Copio il suo gesto, facendo attenzione ai rumori naturali che mi circondano.

Apprezzando ogni minimo dettaglio della natura: il fruscio delle foglie, il cinguettio degli animali e il chiasso in lontananza delle persone nell'area pic nic.

All'improvviso, sento Taehyung lanciarmi delle foglie, ed apro gli occhi di scatto.

Iniziamo a giocare a lanciarci le foglie secche a vicenda, ridendo come bambini.

Taehyung, poi, inizia a solleticarmi i lati del ventre, mio punto più sensibile.

Distesa a terra, circondata da foglie e Taehyung sosprastante che non smette di solleticarmi.

"Basta!" Dico fra una risata e un'altra.

D'un tratto si ferma, a pochi centimetri dal mio viso, occhi incatenati nei miei.

È un momento che sembra durare un intero secolo, che dura fin quando Taehyung non si tira su, porgendo una mano e alzando anche me.

"Scusami." Mi sorride timidamente mentre si gratta nervosamente la nuca.

"Non fa niente." Gli sorrido di rimando, mentre tolgo delle foglie dai miei capelli.

I tiepidi raggi del sole, illuminano pallidamente la scena, mentre delle nuvole fanno capolino nel cielo mattutino.

Camminiamo lungo un sentiero che porta nel cuore della foresta.

"Guarda, un colibrì!" Dico puntando un ramo di una quercia a pochi passi da noi.

Taehyung guarda nella direzione da me indicata. "È così piccolo."

Sorrido, mentre tento di fotografarlo facendo meno rumore possibile.

Tra risate, sorrisi e abbracci, la giornata passa in men che non si dica. Con lui il tempo vola, e questo è il motivo per cui mi sto innamorando di lui.

My masterpiece {Kim Taehyung}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora