Ok, non è ok Voglio stare calmo Ma no, no, non ho spazio qua, yeh Eh, ehi no fake, non ho fake tra gli amici, yah A volte mi chiedo: "Ma tu come fai?"
Yeah, ehi, yeh A volte mi chiedo: "Ma tu come fai?" Ehi Come fai?
Ehi bro', sto preso male A quanto pare, non importa a te, yeh Stavo sempre in camera a aspettare che arrivava lei, yah Ho lasciato stare per non fare il finto preso a bene E uscivo solo a bere Ma fuck bitch Non sei una bitch? Molla la bitch Mollami please Non stare qui con me sennò Finisce male, yeh, ehi No male Tipo che non sto più tra le persone Posso urlare Ma tanto nessuno mi sente Yeh
Posso urlare Ma tanto nessuno mi sente
Eh-ehi ok, non è ok Voglio stare calmo Ma no, no, non ho spazio qua, yeh Eh, ehi no fake, non ho fake tra gli amici, yah A volte mi chiedo: "Ma tu come fai?" Yeah, ehi, yeh A volte mi chiedo: "Ma tu come fai?" Ehi
Come fai?
❌💜😈😇💜❌
-"A SMANDRUPPATA!"- cado a terra. Fatico ad alzarmi a causa del pesante zaino sulle spalle. Dalla risata e dalla forza capisco chi è stato a spingermi. Davide. Quel coglione... però devo dire che in questo periodo si è un po' assestato. E potrebbe iniziare a...piacermi? NO! Impossibile! Non può piacermi quello svitato. Però è carino... NO! NO! NO!... NICOLE, NO!
-"Dai, seriamente... come fai a stare così sola?"- qualcuno mi prende per il braccio, intento ad aiutarmi. Con la visuale appannata, trovo difficoltà nel capire chi fosse. Mi asciugo gli occhi e vedo Davide... Perché prima mi fa cadere e poi mi aiuta ad alzarmi? Mi scanso da lui, alzandomi e sistemandomi da sola.
-"Non ho bisogno di aiuto... non da te."-
-"Dai Nic.. non essere così scontrosa. Per una volta che faccio il gentile, dovresti approfittarne."- mi dice urlando, dato che ormai sono girata e lontana da lui, facendosi sentire da tutto il corridoio. Mi giro lentamente e gli sussurro un "vaffanculo" per poi rigirarmi e uscire da scuola.
Torno a casa e non mangio, come gli altri 24 giorni prima di questo. Salgo il camera e mi guardo allo specchio...
-"Sono proprio magra..."- penso, scoppiando in un mare di lacrime. Piano piano cado, sedendomi in ginocchio. Cerco disperatamente qualcosa su cui aggrapparmi per rialzarmi, stringo più forte possibile il bracciolo della poltrona vicino a me, provando a rimettermi su... ma qualcosa sembra lasciarmi giù. E così... sono arrivata al limite. Non ho nemmeno più forze per alzarmi, quei ragazzi mi hanno distrutta. Oppure sono io ad aver distrutto me?...
Dopo vari tentativi e sforzi, riesco ad alzarmi, e con l'affanno mi poggio sulla poltrona, cercando in tutti i modi di respirare regolarmente. Mi squilla il telefono, ed essendo sopra il letto, mi tocca sforzarmi di nuovo per andare a prenderlo. Sta volta, riesco ad alzarmi senza eccessiva difficoltà. Prendo il telefono e mi siedo sul letto, dato che non riesco a stare in piedi.
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
