Strip Club

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Jimin's p.o.v.
«Park muoviti, tra poco vai in scena!» mi urla una voce femminile all'entrata del camerino, Seulgi è sempre agitata a questo punto della serata, sarà perché è quello più produttivo, quello dove i clienti cominciano a sganciare i soldoni, e non solo per qualche cocktail.
«Sì arrivo» rispondo io mentre mi sistemo gli orecchini allo specchio contornato da varie luci. Intorno a me solo vestiti stropicciati caduti per terra, trucchi sparsi e piastre accese ancora attaccate alla presa.

Gli altri ragazzi sono già sul palco a esibirsi, io entro solitamente per ultimo dato che sono quello che fa più scalpore, Seulgi dice che sono la sua gallinella dalle uova d'oro. Entro, faccio qualche mossetta accattivante, comincio con la pole dance e lì tutti svuotano il proprio portafogli ai miei piedi e nella mia biancheria di scena, è così che vanno le cose qui.

Mi alzo dalla mia postazione il più velocemente possibile, rischiando quasi di cadere sui tacchi, ed esco dal camerino per poi sentire le urla di apprezzamento e i fischi di quei morti di cazzo per cui devo esibirmi quattro volte a settimana.

A/A
Okay allora, questa è solo una specie di introduzione, il prossimo capitolo sarà molto più lungo lo giuro!

Il ragazzo di Wall Street || JikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora