Ripetimelo 2

Dario Matassa

/I CONTENUTI POTREBBERO NON ESSERE GRADITI DA UN PUBBLICO DI MINORI O DI HOMOFOBICI/

Appena entrati lo faccio accomodare in salotto ma probabilmente per la troppa ansia, continua a girovagare per casa.

Ad un certo punto l' acqua del rubinetto si apre.
"Tonno?"
"Sì?"
"Che succede?"
"Niente."
"Sicuro?"
"Non proprio."

Mi avvio verso il bagno ma lo mi ferma all' entrata.
É bagnato  fradicio.
Ma in realtà non è una brutta cosa.
Mi avvicino a lui piano, piano.
"Non è che per caso in questi ultimi mesi hai fatto un po' di palestra?" Dico.
"Sì, si nota coì tanto?"
"Sì.......ma è una cosa piacevole, intendo da vedere, poi...."
"Poi?"
"Poi, mi piacerebbe anche, sai...."
Sto cercando di fargli arrivare al punto ma non so se ci sto riuscendo.
"Acqua."
"Acqua?"
"Acqua."
"Non sto capendo."

"Aspetta un attimo. Torno subito."
Ritorna in bagno.

Resto basito.
Non so più cosa fare.
Ormai ogni mio  passo è quasi inutile.
"Cazzo, cazzo, cazzo."
"Francesco mi sto preoccupando."
L'acqua si ferma.

Entro in bagno.
O almeno ci provo.
 Il suo corpo possente mi ferma ancora prima.
Mi mette la mano sugli occhi.
"Cosa?"
Dico sorridendo.
Mi porta verso il salotto.
"Cosa stai cercando di fare scusa?"
"Qualcosa  che volevo fare da tanto."
  "Cioè?"
Con una mano continua a coprirmi il viso mentre strofina piano piano l'altra mano  fino alla mia cintura.
La toglie.
Le sue mani sono fredde, il che mi piace per motivi a me sconosciuti.
Mi provoca eccitazione.
La sua mano finisce per arrivare alle mie mutande.
L'eccitazione che provo in questo momento è indescrivibile.
Provo anch'io a fare qualcosa ma mi ferma e mi sbatte al muro.
"Adesso comando io, capito?"
Non mi sarei mai immaginato che avrebbe presso il controllo.
"Capito?"
Mi sbatte al muro.
Di nuovo ma questa volta più forte.
Mi toglie le mani dal  viso e mi ordina di svestirmi.
Appena lo faccio me lo ritrovo dietro, nudo.
Con il suo cazzo all'aria.